Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il quadro dell’economia europea del XV secolo segna una fase di stagnazione dovuta [...] le monete d’argento e quelle d’oro, sempre più richieste e apprezzate. Lentamente i pezzi d’oro diventano la “moneta internazionale”, mentre quelli d’argento vanno a servire prevalentemente i mercati interni fino ad arrivare, nel corso dei due secoli ...
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Le forme dello scambio e i sistemi premonetali e monetali
Carmen Martinelli
Renata Cantilena
Lorenza-Ilia Manfredi
Maria Cristina Molinari
Daniele Castrizio
Richard Hodges
Maria Giovanna Stasolla
Fabrizio [...] monetarie e l'aumento dei prezzi nel corso del IV sec. d.C. Il primo provvedimento del 296 d.C. vide la produzione di una moneta d'oro a 1/60 di libbra, il solidus, come viene designata nell'Editto sui prezzi del 301, un nuovo nominale d'argento di 1 ...
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Monete e banche nel secolo del ducato d'oro
Ugo Tucci
Il secolo del ducato veneziano d'oro
Nel Quattrocento il ducato veneziano d'oro era la moneta dominante nel mondo mediterraneo, sostenuto vigorosamente [...] 10 novembre il consiglio dei dieci decretò finalmente un nuovo allineamento dei rapporti di scambio delle monete d'oro e d'argento con la moneta piccola. Il ducato d'oro fu portato a 7 lire e 6 soldi, il mocenigo a 24 soldi e il marcello a 12. Il ...
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CISTOFORI (Κιστοϕόροι, cistophori)
A. Stazio
Moneta d'argento d'Asia Minore, caratterizzata, e denominata, dalla cista mystica che vi è rappresentata sul dritto, col coperchio semisollevato ed un serpente [...] speciale tetradracma basato su una dracma di g 3,20 ed i suoi rapporti con i sistemi delle regioni con cui tale moneta dovette entrare in contatto.
In età romana il cistoforo fu quotato ufficialmente a tre denari, come si deduce da un esplicito passo ...
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R Moneta d'oro fondamentale nel sistema numismatico musulmano durante il Medioevo, così come il dirham (v.) lo era per l'argento. Il nome e la moneta, attraverso i popoli aramaici, erano già venuti agli [...] peso originario di gr. 4,25 d'oro fino. Più tardi si ebbero dīnār variabili secondo i tempi e i luoghi; ma la moneta ideale, quella che serviva come base di paragone, rimase il dīnār di gr. 4,25, chiamato dīnār shar‛ī (cioè sciaraitico, della sharī ...
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GRANO (plur. grana)
Giuseppe Castellani
Moneta napoletana e siciliana. L'oncia d'oro equivaleva a 30 tarì o 60 carlini da dieci grana ognuno, e quindi si divideva idealmente in 600 grana, mentre l'oncia [...] chiamati denari in Sicilia e cavalli (v.) a Napoli. Come moneta effettiva il grano si ha dal tempo di Ferdinando I d'Aragona piastre napoletane portano l'indicazione del valore in 120 grana.
Bibl.: E. Martinori, La moneta, ecc., Roma 1915, p. 187. ...
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Aumento progressivo del livello medio generale dei prezzi, o anche diminuzione progressiva del potere di acquisto (cioè del valore) della moneta. Il fenomeno può avere molteplici cause, sia reali sia monetarie, [...] del mercato del lavoro e dei beni, la teoria economica monetarista vedeva in un rigido controllo della quantità di moneta l’unico strumento valido di controllo.
L’i. importata. - Paesi che hanno un notevole grado di interdipendenza possono importare ...
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Botanica
Zona del fascio vascolare del fusto delle Gimnosperme e delle Dicotiledoni, le cui cellule meristematiche, per successive segmentazioni tangenziali, danno origine a legno internamente e a libro [...] in aumento è favorevole per la piazza che quota, sfavorevole la variazione in diminuzione.
Si dice base del c. la quantità di moneta che resta sottintesa quando si indica il corso del c., cioè la quantità fissa di valuta estera, se la piazza dà l ...
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Erudito (Firenze 1529 - ivi 1606). Dopo aver atteso con scarso successo alla mercatura, si diede a studî prevalentemente storici ed economici. Famosa, per la concisione in gara con l'originale, la sua [...] limpido e acuto compendio delle teorie monetarie dell'epoca in cui per la prima volta è espresso con chiarezza il concetto che costituisce la base della teoria quantitativa della moneta, e La coltivazione toscana delle viti, e d'alcuni arbori (1600). ...
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SESTANTE (sexstans)
Secondina Lorenzina CESANO
Moneta corrispondente al sesto di un intero, considerato costituito di 12 unità - in greco hexas - e più specificatamente al sesto della libra di 12 oncie, [...] donde il segno ??? ??? sulla omonima moneta enea antica, italica e romana. Costantemente monetata nella repubblica, ha il tipo specifico della testa di Mercurio che si accoppia alla prora di nave, nelle successive serie librali e ridotte, fuse e ...
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moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani nei pericoli; l’estensione di sign....
monetabile
monetàbile agg. [der. di monetare], non com. – Detto di metallo, che può essere monetato, che è adatto a essere ridotto in moneta: l’adozione dei metalli preziosi ... come materia m. (Boccardo).