Moneta di Gian Francesco Gonzaga, signore e primo marchese di Mantova (1407-44). Al verso riporta il tipo di un cane con la testa rivolta, collare e guinzaglio; al recto una croce biforcata e la leggenda [...] Per signum libera nos ...
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Moneta d’argento del valore di 32 soldi imperiali, coniata a Milano nel 1535-36; recava al dritto il busto dell’imperatore Carlo V e al rovescio la figura di s. Ambrogio in piedi con il pastorale e lo [...] staffile ...
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Moneta d’argento della Raška (antico principato in Serbia), contraffazione del grosso o matapane di Venezia, con la figura di s. Stefano in luogo di quella di s. Marco e di bontà molto inferiore; fu subito [...] bandita da Venezia ...
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Moneta d’oro del granducato di Toscana emessa da Cosimo III nel 1718; detta anche pezzo d’oro della rosa o livornina d’oro; è uno zecchino o doppio fiorino del valore quadruplo della rosalina, equivalente [...] a 23 lire ...
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Moneta d’argento ricordata nelle leggi degli Alamanni e dei Bavari e poi fino al 10° secolo. Con la stessa denominazione è conosciuta la piccola moneta d’argento merovingica (7°-8° sec.), sostituita (8° [...] sec.) dal denaro carolingio ...
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Moneta d’argento fatta coniare a Ferrara e Reggio dal duca Ercole I d’Este. Ha sul rovescio l’effigie di s. Prospero vescovo e patrono di Reggio, sul dritto una macina (da cui il nome) da grano. ...
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Moneta d’argento, fatta coniare nel 1803 a Firenze dalla regina reggente d’Etruria, Maria Luisa di Borbone. Ha per tipo i busti accollati di lei e del figlio Carlo Ludovico di Borbone, secondo re d’Etruria. ...
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Moneta romana d’oro. La sua massa, che nel 46 a.C. era 1/40 di libbra (8,19 g), andò progressivamente diminuendo durante l’Impero, fino a scendere sotto Costantino a 1/72 di libbra. ...
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Moneta parmense di mistura del valore di 3 quattrini o di 1 soldo della lira di Parma, così chiamato dall’effigie di s. Vitale; fu coniato al tempo dei duchi Odoardo Farnese e Ranuccio II. ...
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Moneta d’argento a basso titolo, con leggenda bilingue in caratteri latini e cufici, fatta coniare da Guglielmo II re di Sicilia, del valore di 1/4 di tercia o di 1/12 di apuliense. ...
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moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani nei pericoli; l’estensione di sign....
monetabile
monetàbile agg. [der. di monetare], non com. – Detto di metallo, che può essere monetato, che è adatto a essere ridotto in moneta: l’adozione dei metalli preziosi ... come materia m. (Boccardo).