Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] razionalismo con gli architetti P. Oud, G. Rietveld, C. van Eesteren, e le istanze del neoplasticismo con i pittori P. Mondrian, T. van Doesburg e con lo scultore G. Vantorgerloo. Un posto particolare nel campo della grafica occupa M.C. Escher. L ...
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REGGIANI, Mauro
Bianca Maria Saletti Asor Rosa
Pittore, nato a Nonantola (Modena) l'11 agosto 1897. La sua formazione si compie nell'Accademia di belle arti di Modena, e poi, dopo la parentesi del primo [...] , che da P. Cézanne e J. G. Gris giunge fino a J. Arp, ai surrealisti o al neoplasticismo di P. C. Mondrian, e che si basa su una costante ricerca del rapporto spazio-colore che si configura con sempre maggiore rigore costruttivo. Ha lungamente ...
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La storia del collezionismo in campo artistico e del mercato di opere d'arte a questo collegato è svolta nell'Enciclopedia Italiana sotto la voce arte, che dedica una specifica sezione al commercio antiquario [...] e in Europa, raccolte di arte astratta, da Der blaue Reiter a De Stijl, da P. Klee a V. Kandinskij, a P. Mondrian, e poi raccolte di opere di design, a cominciare da quelle prodotte nei laboratori Bauhaus, raccolte di fotografie, da quelle off camera ...
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arte e matematica
arte e matematica Può la bellezza parlare il linguaggio della matematica? Il rapporto fra la scienza dei numeri e la creazione artistica non appare a tutta prima evidente, ma gli intrecci [...] da Arnaldo Pomodoro ai “concetti spaziali” di Lucio Fontana. Se il quadrato è la forma prediletta da «De Stijl» (P. Mondrian, Th. Van Doesburg), dai suprematisti (K. Malevič), dal Bauhaus (J. Albers), la spirale, legata fra l’altro alla sezione aurea ...
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Storico e critico d'arte italiano (Lucca 1910 - Firenze 1987). Studiò a Pisa con M. Marangoni. Di formazione crociana, nel 1935 fondò con R. Bianchi Bandinelli la rivista Critica d'arte elaborando il suo [...] d'arte (1946), L'arte e la critica (1951), Pittura del Dugento a Firenze (1955), Diario critico (1957), Giacomo Manzù, scultore (1957), Mondrian e l'arte del XX secolo (1962), Pittori di Pompei (1963), L'arte in Italia (1968-69), Arte, fare e vedere ...
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Dodecafonia
LLuigi Rognon
di Luigi Rognon
Dodecafonia
Sommario: 1. Introduzione. 2. Modalità e tonalità. 3. Tonalità e cromatismo. 4. Connotazione del linguaggio musicale tonale e progressiva saturazione. [...] a quel processo riduttivo della ‛linea' e del ‛punto' nello spazio che ha portato un Kandinskij e un Mondrian all'‛arte astratta' in base a una razionale riconsiderazione dei mezzi strutturali della pittura. Il ‛metodo dodecafonico', cioè quella ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Novecento è stato un secolo di grande avanzamento della scienza, della vittoria della [...] e poi in ambiti culturali che fiancheggiano la politica e persino la scienza.
La teosofia influenza Kandinskij , Klee e Mondrian , d’Annunzio è iniziato alla massoneria di frangia del martismo, Picasso fonda con Satie una società per approfondire il ...
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STAËL, Nicolas de
Maurizio CALVESI
Pittore, nato il 5 gennaio 1914 a Pietroburgo, morto suicida ad Antibes il 16 marzo 1955. Fu a lungo in Belgio, in Francia, in Spagna, in Italia e negli S. U. A.
Dopo [...] il carattere sostanzialmente diverso della pittura di de Staël che, con i suoi chiari rimandi a un Braque, a un Mondrian, a un Bonnard, resta, pur nella sua schietta novità, un pittore di tradizione.
Bibl.: H. Vollmer, Künstler-Lexikon des XX ...
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MALEVIČ, Kazimir
Corrado MALTESE
Pittore e teorico, nato a Kiev l'11 febbraio 1878, morto nel 1935. Lavorò a Mosca tra il 1908-10 dipingendo alla maniera fauve finché non adottò un cubismo più rigoroso [...] la guerra 1914-18, attraverso E. Lisickij e E. Moholy-Nagy, con il movimento olandese del neoplasticismo (P. Mondrian) e con quello tedesco del Bauhaus, trasformando nelle caratteristiche di stile l'architettura, l'ammobiliamento, l'arte tipografica ...
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VASARELY, Victor
Pia Pascalino
Pittore, nato a Pecs (Ungheria) il 9 aprile 1908, esponente dell'arte optical.
Dopo aver svolto studi a Budapest, proseguì la sua formazione nell'ambito del Bauhaus ungherese [...] per l'esterno e l'interno di edifici. Vedi tav. f. t.
Bibl.: M. Imdahl, Probleme der Optical art: Delaunay-Mondrian-Vasarely, in Wallraf. Richartz Jahrbuch, XXIX (1967); F. C. Legrand, Vasarely, l'insertion de l'artiste dans le monde contemporain ...
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astrattismo
s. m. [der. di astratto]. – Tendenza all’astratto. In partic., indirizzo dell’arte moderna in cui confluiscono varie correnti sorte in Europa nei primi decennî del Novecento (soprattutto per opera di V. Kandinskij, P. Klee, H....
silent party
(silence party), loc. s.le m. inv. Serata in silenzio, che i partecipanti amano trascorrere in relax, senza parlare e senza rumori. ◆ Questa è una festa. Sabato 27 settembre nella Mondrian Suite s’inaugura il primo «silent party»...