BONAVENTURA da Bagnoregio, santo
Raoul Manselli
Nacque a Civita di Bagnoregio, nella Tuscia romana, da un medico di elevata condizione familiare, Giovanni di Fidanza, e da Maria di Ritello. Battezzato [...] sapienza del Creatore. Tutto il mondo infatti ècome uno specchio pieno di luci, come carbone che diffonde luce" ( e si compie nella volontà. E poiché risiede principalmente dove si realizza, la libertà dell'arbitrio e il comando stanno nella volontà ...
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AMARI, Michele Benedetto Gaetano
Francesco Gabrieli
Rosario Romeo
Nacque a Palermo il 7 luglio 1806 da Ferdinando e Giulia Venturelli, in casa del nonno paterno, di cui gli venne imposto il nome. Mediocre [...] e di più sacro abbiasi al mondo, e frettoloso ee tante particolarità che sembrano oziose a prima vista, e pur danno nesso e colorito, cioè a dir verità, alla rappresentazione "disertore": parola che "mi suona come la tromba del giudizio agli orecchi d ...
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FEDERICO d'Aragona, re di Napoli
Gino Benzoni
Terzo dei sei figli - quattro maschi e due femmine - dell'allora duca di Calabria Ferdinando, o Ferrante, e della sua prima moglie Isabella Chiaramonte, [...] di Scilla Guinterzo de Nave oppure impone - come esige l'ordine di suo padre, del cerimonie, nelle occasioni di rappresentanza: è lui che, nel marzo toscana. Un'"onestissima volontà", questa espressa da principe e re che fosse mai stato al mondo". Un ...
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MANTEGNA, Andrea
Michele Di Monte
Nacque, molto probabilmente nel 1431 - o al massimo alla fine del 1430 - a Isola di Carturo, o Insula de supra, come era allora designata nei documenti, oggi ribattezzata [...] , dava seguito alle volontà testamentarie del marito allogando e privato, come in fondo, secondo quanto attestano le fonti, doveva essere la funzione stessa della camera: luogo intimo e spazio di rappresentanza, esaltazione visiva della signoria e ...
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BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] stampe: La Catrina.
Può considerarsi come un tentativo totalmente fallito questa farsa rusticale che difetta in ciò che è essenziale a simili componimenti: l'effetto comico. La rappresentazione del mondo contadino nel Quattrocento è motivo di svago ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giordano Bruno
Michele Ciliberto
In seguito alla morte sul rogo, sull’opera di Giordano Bruno si è accumulata la densa polvere di una fortuna, e di un mito, che ha stravolto per un lungo periodo tratti [...] parodici nella Cena – si svolge in forme coinvolgenti e appassionanti attraverso una spettacolare galleria di immagini – non dipinte, perché è impossibile farlo, ma descritte, erappresentatecome punti cardinali dell’itinerario del furioso verso la ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] politico esistente, facendolo discendere da Dio e dalla sua volontà orientata al bene, ma al tempo come unica mediatrice fra Dio e il mondo.
Questa posizione èè data (Secondo trattato). L'autorità politica, frutto di un patto erappresentativa, è ...
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Alessandro VII
Mario Rosa
Tomaso Montanari
Fabio Chigi nacque a Siena il 13 febbraio 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore [...] e politica mancò di una decisa volontà accentratrice e tese piuttosto a vedere le questioni quale risultato di discussioni e di più vaste discussioni nel mondo cattolico. Nell'azione più come una gigantesca rappresentazione permanente dell'autorità e ...
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GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] è chiamato "legitimo administratori" del figlio erappresenta i due acquirenti che sono assenti: "vice et nomine dicti Iulii ac Iohanni Francisci […] absentibus". Se ne desume che il padre non agisse comee il mondovolontà. Molto più oscuro è il ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] Volontà innanzi tutto come censura: "Io sono dell'opinione che più appaia la proprietà dell'uomo in frenare la volontà... Ma l'essere giusto e temperante ha contrasto, quantunque sia bene, dalla sensualità" (ibid., p. 254). Ma la volontàè labile e ...
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volonta
volontà (ant. volontade e volontate) s. f. [lat. voluntas -atis, dal tema vol- delle forme volo, volui di velle; v. volere2]. – 1. La facoltà e la capacità di volere, di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...