Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] èrappresentato dallo sviluppo della civiltà dei tumuli (Haguenau). La cultura dei campi di urne (11°-9° sec. a.C.) ha avuto un’ampia diffusione nella F. orientale e meridionale, e alcune necropoli, come salvò grazie alla volontà dell’alta borghesia, ...
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L’insieme di organi specializzati nelle funzioni di ricezione, conduzione ed elaborazione degli stimoli; collega le varie parti dell’organismo e ne coordina le attività, interviene nella regolazione del [...] e i fenomeni a esso inerenti al di fuori della volontà, essendo attivato da stimoli che sorgono all’interno dell’organismo e stimoli del mondo esterno agisce livello più basso èrappresentato da risposte motorie infettive generali, come per es. nelle ...
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Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] e non più di una volontà superiore, portò in primo piano l’importanza dei costumi eèrappresentato soprattutto da J. Drinkwater, W.H. Davies, L. Abercrombie, J.E. Flecker, J. Masefield, successore di Bridges come poeta laureato, e il mondo industriale ...
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Essere sovrumano, ministro di Dio presso gli uomini per annunciare e fare eseguire la sua volontà. Il termine greco ἄγγελος («messaggero») applicato a messi divini (Hermes, Iride, la Fama, talvolta in [...] sin dal 5° sec.; la sua figura è legata al Giudizio Universale e talora compare mentre pesa le anime o come psicopompo; protettore dell’esercito sia nel mondo bizantino sia in Occidente, èrappresentato in armatura, spesso in atto di sconfiggere il ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] ossia la ferma fede e la robusta volontà, l'energia del suo dire e il vigore del suo rappresentare, è certo rivelare un aspetto del suo spirito e della sua poesia, dei più notevoli, ma è anche irrigidirlo in un atteggiamento, come in certi dipinti la ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163)
L'arte e le tecniche artistiche dal dopoguerra a oggi. − La storia dell'a. e dei suoi procedimenti ideativi e tecnici nella seconda metà del Novecento, cioè dopo la terribile [...] . H. Gombrich, che media lo studio delle convenzioni rappresentativee visive con l'analisi dei comportamenti artistici (del produttore come dello spettatore dell'opera) consci e inconsci, e affronta anche dal punto di vista metodologico i temi della ...
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Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, [...] è fatta della rappresentazione della prima. Nasce così quella dialettica tra autentico e falso di cui è intessuta, per es., Las Vegas, una c. vera dove veri alberghi alludono a un mondo altro mentre frammenti di New York o Venezia si propongono come ...
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TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] del mondo. Il e danza, recitazione e canto, rappresentazione in stile verosimile erappresentazione convenzionale e poeticamente deformata della realtà, efficacia sensuale ed efficacia intellettuale dell'azione scenica. E perciò può essere vista come ...
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Benché negli autografi si denomini Iohannes Boccaccius de Certaldo civis, o più semplicemente Iohannes de Certaldo (in volgare, Giovanni di Boccaccio da Certaldo) e poi, nell'opera De montibus e in una [...] diverse vie, come deificazioni di persone reali, comerappresentazioni di fenomeni della natura, ecome allegoria d di casa Mainardi. Ma, tant'è, il piacevole volume correva ormai il mondo, era nelle mani di tutti, e non v'era resipiscenza d'autore ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] Si può infatti guardare all'immagine sia in rapporto a quanto èrappresentato, sia in quanto rappresentazione di qualcosa. Il mondo sullo schermo può essere simile a quello che ci circonda, ma è comunque un mondo a sé. Al contempo la presenza di un ...
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volonta
volontà (ant. volontade e volontate) s. f. [lat. voluntas -atis, dal tema vol- delle forme volo, volui di velle; v. volere2]. – 1. La facoltà e la capacità di volere, di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...