Etica
Pietro Piovani
di Pietro Piovani
Etica
sommario: 1. Introduzione. 2. Alla ricerca dell'oggettività dei valori. 3. Mobilità, relatività, storicità. 4. Autonomia e ambiguità. 5. Logica del disordine [...] che tende a distinguere tra comportamenti ritenuti conformi alla moralità e comportamenti ritenuti difformi dalla moralità, rimane - almeno come fatto - una connotazione che designa una volontà di distinzione propria dell'uomo. Quale che sia il suo ...
Leggi Tutto
VOLONTÀ (fr. volonté; sp. voluntad; ted. Wille; ingl. will)
Giovanni Calò
Può intendersi in due sensi: come specifica facoltà di volizione, distinta da ogni forma inferiore di attività pratica (tendenza, [...] : la cosa in sé èvolontà, una, indivisibile, eterna, irrazionale (grundlos), sempre insoddisfatta, mentre il conoscere è un suo accidente, al quale è correlativo il mondocome fenomeno, cioè comerappresentazioneecome individualità. Ma dal più ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Capograssi
Fulvio Tessitore
Quella di Giuseppe Capograssi è una delle forme più originali e autonome della filosofia contemporanea italiana, e non solo italiana, elaborata con desta partecipazione [...] stesso comevolontàe gli altri individui nella loro volontà. Li ha trovati come fatti. Ossia nella limitazione dell’azione che è la 179). Dunque anche Kant è un rappresentante importante dell’alta tradizione del mondo moderno che può fornire ancora ...
Leggi Tutto
Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] volontà, del bene, che si rivela quindi anche come ciò che è verso il mondo delle forme ècome un carro alato guidato da un auriga e trainato da due cavalli: l'auriga ne rappresenta la parte razionale e intellettiva, quella che conosce la verità e ...
Leggi Tutto
Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] e di volontà; anche qui, come già e nelle sue configurazioni sensibili, nella forma della religione con la rappresentazione, eÈ l'arte che si realizza nel mondo orientale e che culmina nell'immagine della Sfinge, figura ambigua di animale e di uomo e ...
Leggi Tutto
Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] cui la rappresentazioneè aniconica o l’immagine si distacca da quella della figura umana, le qualità psichiche e morali e le azioni ; e) dall’ordine e dal presupposto finalismo del mondo, che rinviano a una Intelligenza e a una Volontà trascendente ...
Leggi Tutto
Filosofo tedesco (Rammenau, Lusazia sup., 1762 - Berlino 1814). Seguace della filosofia kantiana, e in particolare della sua teoria morale, intese costruire l'edificio sistematico del sapere su un principio [...] da quello della necessità, il mondo della morale, del dovere, della libertà.
Pensiero
Il punto di partenza e il tema fondamentale della meditazione fichtiana è costruire un edificio sistematico che abbia come fondamento un principio di libertà ...
Leggi Tutto
VOLTAIRE, François-Marie-Arouet, de
Lorenzo GIUSSO
Nacque a Parigi il 20 febbraio 1694. Egli ebbe in un collegio di gesuiti un'eccellente educazione umanistica, e a dodici anni già componeva versi che [...] rappresentazione dell'Irène: un delirio immenso circonda la sua persona: la sua fibra soccombe sotto il peso degli allori, e a Parigi egli muore il 30 maggio 1778.
Come al mondo, ne e da Shakespeare, malgrado l'elevatezza delle intenzioni e la volontà ...
Leggi Tutto
Nell’accezione più generica, come del resto nella coscienza comune, è il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, che è origine e centro del pensiero, del sentimento, della [...] centro motore di attività psichiche diverse, relative al pensiero riflesso e alla consapevolezza vera e propria. Nel mondo etnologico la mobilità dell’a., che si manifesta in immagini come quella dell’a. uccello, dell’a. farfalla ecc., accenna anche ...
Leggi Tutto
Coscienza
HHans Wagner
Donald O. Hebb
Carlo Loeb
di Hans Wagner, Donald O. Hebb, Carlo Loeb
COSCIENZA
Coscienza
di Hans Wagner
sommario: 1. Introduzione. 2. Le difficoltà specifiche della teoria della [...] allopsichica o derealizzazione: rappresenta una turba nell'esperire il mondo esterno, che è visto in maniera insolita, come se tutto fosse ‛lontano, staccato, irreale". È interessante osservare come queste alterazioni possano essere ...
Leggi Tutto
volonta
volontà (ant. volontade e volontate) s. f. [lat. voluntas -atis, dal tema vol- delle forme volo, volui di velle; v. volere2]. – 1. La facoltà e la capacità di volere, di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...