LEONE
M.G. Chiappori
Nell'iconografia il l. rappresenta un motivo zoomorfo tanto antico quanto complesso, che occupa nell'universo simbolico medievale un posto di particolare rilievo.Emblema di s. Marco [...] forma di protomi leonine. Ancora, una coppia di l. affrontati è scolpita sulla base del trono ligneo del santuario diMontevergine, del chiostro del monasterodi Santa Maria a Ripoll (prov. Gerona), come sulle porte della cattedrale di Santa Sofia a ...
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SICONOLFO, principe di Salerno
Vito Loré
SICONOLFO, principe di Salerno. – Figlio cadetto del principe beneventano Sicone, non ne conosciamo madre e data di nascita; quest’ultima è però collocabile [...] vescovo salernitano Aio il monasterodi S. Pietro di Palazzo; nell’845 diede a Rattelmundo di Ractelchisi due monti ), in Atti del III Congresso internazionale di studi sull’Alto Medioevo, Benevento-Montevergine-Salerno-Amalfi... 1956, Spoleto 1959, ...
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TARANTO
CCosimo Damiano Fonseca
La città che Federico II visitò per la prima volta il 1221 era dal punto di vista urbanistico quella racchiusa sull'isola tra Porta Napoli e Porta Lecce alla confluenza [...] e giugno 1228, durante il quale indirizzò due documenti, uno a favore dell'abbazia diMontevergine (ibid., III, pp. 63 s.) e l'altro del monastero certosino di S. Stefano e di S. Bruno del Bosco a Serra S. Bruno, in Calabria (ibid., p. 65).
Nel ...
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PANDOLFO I
Barbara Visentin
(Paldolfo, detto Capodiferro). – Principe di Capua e Benevento, figlio primogenito di Landolfo II, nacque nella prima metà del secolo X probabilmente a Capua.
È prevalentemente [...] , p. 177; Leonis Marsicani et Petri Diaconi Chronica Monasterii Casinensis, 1980, p. 188).
Nel marzo 960 partecipò Mongelli, Abbazia diMontevergine. Il regesto delle pergamene, I, Roma 1956, pp. 21-72; Le pergamene di Capua, a cura di J. Mazzoleni, ...
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MONACHISMO (fr. monachisme; sp. monacato; ted. Mönchtum; ingl. monasticism)
Umberto FRACASSINI
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Tutta la terminologia del monachismo, ricca già nel greco di sinonimi, risale a μόνος "solo". Secondo [...] vanno ricordati i monasteridi Arles, di Marsiglia e di Lérins; nell' di Pulsano fondato da S. Giovanni di Matera (morto nel 1139), mentre all'amico di lui Guglielmo di Vercelli (morto nel 1142) si deve la fondazione del santuario diMontevergine ...
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Tra Rinascimento e Controriforma: aspetti dell’identità civile e religiosa delle donne in Italia
Gabriella Zarri
Sommario: Il Rinascimento: alle radici dell’identità civile e religiosa delle donne ▭ [...] venne fondato il monasterodi Clarisse di S. Lucia di Foligno da cui si generarono quelli di Perugia, Sulmona, Urbino, Camerino e di tante altre città dell’Italia centrale. In Sicilia il monastero messinese diMontevergine divenne illustre per ...
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Devozioni e politica
Emma Fattorini
«Non osare dir nulla di falso, né tacere nulla di vero»
In pressoché totale controtendenza con l’attuale mainstream, mi sembra fondato sostenere che le devozioni [...] dalla sua entrata (1671) nel monastero della Visitazione di Paray-le-Monial in Borgogna. Diffusasi si era recato in visita al santuario diMontevergine presso Avellino). Sentiamo il racconto ingenuo di un giovane chierico:
«[…] nel primo pomeriggio ...
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VERGINIANI
GGiovanni Araldi
All'origine della storia del monachesimo verginiano si colloca la figura di Guglielmo da Vercelli. Oggetto di un annoso dibattito, condizionato dall'esigenza di presentare [...] via del ritorno in Italia, un terzo privilegio in favore diMontevergine, con il quale, anticipando una linea di condotta che sarà formalizzata successivamente, conferma al monastero tutte le donazioni e concessioni fatte da conti e altri signori ...
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DIPOLDO di Schweinspeunt (Diopuldus, Diubuldus, Diopaldus, Theobaldus, Tebuldus, Tiboldus de Suinespont, de Rocca Archis, di Acerra)
Norbert Kamp
Nacque intorno al 1160-65 da una famiglia tedesca di [...] azione o rivendicazione contro l'abate Donato diMontevergine. Costui aveva lasciato fuggire Guglielmo Francisio, un nobile tenuto rinchiuso in quel monastero, impedendo così a D. di impadronirsi del castello di Capaccio.
D. non aveva mai perso ...
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JUVARRA (Ibarra, Ivara, Luvara, Houara, Yuuara)
Giovanni Molonia
Famiglia di argentieri attivi a Messina nei secoli XVII e XVIII, discendenti dalla casata spagnola dei Guevara, che si stabilirono a Messina [...] del monasterodi S. Maria diMontevergine (1670 circa); calice, secchiello e navicella della chiesa madre di Altolia; pisside della chiesa madre di Naso; navicella e turibolo della chiesa di S. Paolino di Messina; cornice di reliquiario di Novara di ...
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