Ubaldo da Gubbio, santo
Franco Mancini
La citazione dantesca del beato Ubaldo - cioè di U. Baldassini da Gubbio (1080 o 1085-1160), che della sua città natale fu (dal 1129 alla morte) per obbedienza [...] . Strettissimi vincoli, infatti, mantenne il non lontano eremo diFonteAvellana (noto a D. de visu, se è vero che la tradizione secondo cui egli avrebbe soggiornato nel monastero camaldolese di Santa Croce mantiene fino a oggi inalterata la sua ...
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Catria
Adolfo Cecilia
. Monte dell'Appennino umbro-marchigiano, che si eleva sui monti circostanti con i suoi 1.702 metri di altitudine, citato in Pd XXI 109, allorché s. Pier Damiano descrive la zona [...] ove si trova il monasterodi Santa Croce diFonteAvellana: Tra ' due liti d'Italia surgon sassi, / e non molto distanti a la tua patria, / tanto che ' troni assai suonan più bassi, / e fanno un gibbo che si chiama Catria, / di sotto al quale è ...
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Storia della conoscenza. - Il nome Alpi si trova per la prima volta in Erodoto (lV, 46), che ricorda l'Alpis e il Karpis come due affluenti del Danubio; ma è probabile che lo storico greco, piuttosto che [...] m.), a base di Carpinus betulus (raro), boscaglie di nocciuolo (Corylus avellana), di betulla, ecc.
Con , anzi rappresenta l'unica fontedi reddito, date le condizioni di suoi feudatarî: e cioè, il Lucomagno era sotto la sorveglianza del monasterodi ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] la decadenza morale è forse peggiore che altrove, vede i monasteri greci di san Nilo in Calabria e all'inizio del sec. XI un rifiorire dell'ascetismo anacoretico con FonteAvellana e gli eremitaggi di San Romualdo, da uno dei quali, Camaldoli, doveva ...
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(fr. bible; sp. biblia; ted. Bibel; ingl. btble).
Sommario: Natura e carattere della Bibbia: Nome e divisione, autorità e ispirazione, p. 879; numero dei libri e canone, p. 882; ordine dei libri e carattere [...] di Bovino, di Todi, del monasterodiAvellana, di S. Cecilia e di S. Maria ad Martyres (Pantheon), ora tutti alla Vaticana, dell'archivio di provenienti, secondo me, da una fonte sola, ciò che vi è di più terso e di conforme alla Volgata, e pubblicare ...
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Si dicono i religiosi che "vivono isolati nei luoghi deserti e traggono precisamente il loro nome dal fatto che si allontanarono dagli uomini" (S. Girolamo, epistola XXII, 34).
La vita anacoretica è stata [...] prevalse sempre di più la vita cenobitica. Ma col sec. XI troviamo congregazioni di eremiti: FonteAvellana, Camaldoli, Vallombrosa grotte, o celle, talvolta in un monastero, o (specie le donne) nel muro di una chiesa; gli stiliti, detti stationarii ...
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Appartenente alla potente famiglia aristocratica degli Anici, nacque con ogni probabilità a Roma, nella prima metà del sec. V, da Felice, il presbitero che per incarico del papa Leone I Magno aveva sovrinteso [...] monasterodi Acemeti, presso Costantinopoli. Essi recavano due lettere per il papa: una di Cirillo, il priore del monastero , non abbiamo fonti sicure circa la politica di F. III ann. 553 datae, Avellana quae dicitur collectio, a cura di O. Guenther, ...
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DIONIGI il Piccolo (Dionysius Exiguus)
Hubert Mordek
Monaco della Scizia, fu un importante tramite della cultura greca nell'Occidente latino svolgendo il ruolo di dotto traduttore, canonista e computista. [...] monasterodi S.Anastasia sul Palatino, dove egli avrebbe composto le sue importanti opere. A tanta puntualità di affermazioni non corrisponde però una pari chiarezza difonti contenuto nella così detta Collectio Avellana (colophon: "Dionysius Exiguus ...
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PETRUCCI, Pier Matteo
Sabrina Stroppa
PETRUCCI, Pier Matteo. – Nacque a Jesi il 20 maggio 1636 da Giambattista Petrucci, d’antica nobiltà senese, e da Aurelia Stella.
Dopo la morte del padre intraprese [...] le sue poesie circolavano nei monasteri femminili, come attestano le opere di Maria Maddalena Martinengo (cfr ‘quietista’ di Jesi, in Ascetica cristiana e acsetica giansenista e quietista, FonteAvellana 1977, pp. 127-188; A. Sampers, Appunti di S. ...
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CAPOCCI, Raniero (Raynerius de Viterbio, Rainerius, Ranerius, Reinerius)
Norbert Kamp
Discendeva da una nobile famiglia viterbese che assunse il cognome "de Cardinale" con il nipote del C. Pandolfo (1250-1297) [...] Firenze. Nel 1237 il C. affidò ai cisterciensi di Casanova in Abruzzo il monasterodi Tremiti. L'anno precedente aveva proposto al capitolo generale di Citeaux di riformare S. Antimo e S. Croce in FonteAvellana, ma senza esito. Non è sicuro se fosse ...
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avellano1
avellano1 agg. – Del monastero camaldolese di S. Croce di Fonte Avellana (Marche), reso celebre dall’attività riformatrice di s. Pier Damiano (1007-1072).