BERNARDO di Chiaravalle, Santo
B. Baroffio
Nato nel 1090 a Fontaines-lès-Dijon, presso Digione, da famiglia della piccola nobiltà, dopo aver compiuto i suoi studi presso i Canonici regolari di Saint-Vorles [...] , raccolte in un corpus aperto dalla lettera del 1125 al cugino Roberto di Châtillon (che nel 1119 aveva lasciato il monasterodi Clairvaux per entrare a Cluny; Gastaldelli, 1986), scrisse la Vita sancti Malachiae episcopi, nella quale fa riferimento ...
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CALICE
C. Barsanti
Bicchiere di forma particolare, usato nella liturgia per la consacrazione del vino nel corso della messa. Il termine deriva dal gr. ϰύλιξ 'coppa' (Braun, 1932, p. 20) e appare già [...] offerto dal re di Francia Carlo VI al monasterodi S. Caterina sul monte Sinai, è provvisto di fatto di una coppa solo 1989; E. Taburet-Delahaye, L'orfèvrerie gothique au musée de Cluny, Paris 1989; Y. Ikonomaki-Papadopulos, Church Metalwork, in Sinai ...
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CREMONA
G. Voltini
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, presso la riva sinistra del Po.La scelta del sito destinato ad accogliere il centro urbano di C., dedotta colonia nel 218 a.C. dai Romani [...] , fondata nel sobborgo fuori porta Pertusio (1077), il monasterodi S. Giovanni Evangelista, fuori porta S. Lorenzo (1079 Puerari, Il duomo di Cremona, Milano 1971; A.C. Quintavalle, La cattedrale di Cremona, Cluny, la scuola di Lanfranco e Wiligelmo ...
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LIEGI
F. Cecchini
(franc. Liège; fiammingo Luik; Leodicus, Legia nei docc. medievali)
Città del Belgio, capoluogo della provincia omonima, posta sulle rive della Mosa alla confluenza del fiume Ourthe.La [...] , fattosi monaco a Cluny, fu l'architetto della celebre chiesa abbaziale diCluny nel 1088.Lo sviluppo culturale di L. si può sec. 16°, la chiesa di Saint-Jacques era in origine l'abbaziale del monastero benedettino fondato nel 1013 dal vescovo ...
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MODENA
P. Rossi
(lat. Mutina; Motina nei docc. medievali)
Città dell'Emilia-Romagna, capoluogo di provincia, posta su una lieve altura tra i fiumi Panaro e Secchia.M. in origine era un piccolo villaggio [...] , 2 voll., Roma 1931-1936; id., Le pergamene del monasterodi S. Eufemia di Modena, Studi e documenti della R. Deputazione di storia patria per l'Emilia e la Romagna. Sezione di Modena 1, 1937, pp. 1-52, 261-279; A. Tassoni, G. Da Bazzano, B. Morano ...
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ANTEPENDIUM
P. Lasko
Rivestimento della parte anteriore dell'altare (detto anche pallium, paramentum, tabula, velamen, vestimentum). Saranno trattate qui in particolare le opere in metallo, in legno [...] del Mus. de Cluny, datato tra il 1330 e il 1340, sia ben più tardo dell'a. di Tingelstad, entrambi derivano sec. 13°, oggi nella chiesa di Marienberg presso Helmstedt, fu originariamene eseguito per il monasterodi Heiningen sul fiume Ocker. Al centro ...
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PORTOGALLO
M. Crusafont i Sabater
(portoghese Portugal)
Stato europeo, con capitale Lisbona, situato nella parte occidentale della penisola iberica. Abitata prima della conquista romana da popolazioni [...] chiostro del monasterodi Celas presso Coimbra, nella cattedrale di Évora (v.) e nella chiesa di São João Portugal, I-IV, Porto 1967-1971; J. Mattoso, Le monachisme ibérique et Cluny. Les monastères du diocèse de Porto de l'an mille à 1200, Louvain ...
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NORMANNI
G. Zarnecki
Popolazioni (danesi, svedesi, norvegesi) che nell'Alto Medioevo abitavano l'Europa settentrionale, note anche con il nome di Vichinghi.Il termine Vichinghi, utilizzato per definire [...] , grazie alla committenza del vescovo Enrico di Blois (1129-1171), nipote di re Enrico I e fratello di re Stefano (1135-1154), educato a Cluny. Egli vi costruì una splendida domum quasi palatium (Annales monasterii de Wintonia, a. 1138; Biddle, 1986 ...
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CLUNIACENSI
F. Gandolfo
Benedettini riformati facenti capo all'abbazia borgognona diCluny (v.). Lo stretto legame mantenuto dalle varie fondazioni con la casa madre fu un fatto nuovo nella cultura [...] ecclesiastico centralizzato, direttamente soggetto alla Santa Sede. Ne era a capo l'abate diCluny, al quale spettava la nomina dei priori dei monasteri direttamente dipendenti dall'abbazia, in quanto fondati da essa o dalle sue dipendenze, secondo ...
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ANTIFONARIO
G. Mariani Canova
Il sostantivo lat. antiphonarius (maschile) o antiphonale (neutro), deriva da antiphona e designa la raccolta di antifone dell'ufficio e a volte anche - con una specificazione, [...] mentre questi, già dopo il Capitulare monasticum di Aquisgrana dell'817, seguivano l'uso secolare di un solo notturno a tre responsori. In ogni caso, i monasteri benedettini, benché affiliati a Cluny, mantenevano spesso i loro usi liturgici specifici ...
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