CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] più perfezionate, come quelle di Ardèvol e di Perecamps (Catalogna) o la Torre di Donna Urraca a Covarrubias (Castiglia) o, ancora, quella del monasterodi Tábara (León). La Torre di Donna Urraca presenta un apparecchio lapideo di qualità, a piccoli ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] Formenlehre, Darmstadt 1980 (19872, pp. 90-96); A. Cadei, Fossanova e Castel del Monte, in Federico II e l'arte del Duecento fine del sec. 10°-inizi 11° del katholikón del monasterodi Senofonte al monte Athos (Pazaras, 1987-1988).Ben più ...
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DOMENICANI
S. Romano
L'Ordine religioso dei Frati Predicatori (Ordo Praedicatorum) fu fondato da s. Domenico di Guzman (ca. 1175-1221) e dal suo nome deriva la denominazione di D. con cui esso è comunemente [...] fu trasformata in un monasterodi donne dedite alla vita evangelica, mentre a Tolosa, presso la chiesa di S. Romano, con l Künstle, 1926, p. 559) riferisce di un 'trionfo' di Tommaso che sarebbe esistito a Fossanova, cioè nel luogo dove morì, e ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] al c. aventiniano (Fossanova), ma differenziate forse nell'impiego di una copertura in legno. La sua semplicità costruttiva rende il c. di S. Sabina concettualmente affine al contemporaneo esemplare nel monastero benedettino dei Ss. Quattro ...
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COMUNE
P.F. Pistilli
L'uso sostantivato dell'aggettivo comune (dal lat. communis 'comune, mediocre', composto da cum e munus) indica storicamente la forma di governo tipica delle città (v.) medievali [...] di lapicidi formatisi nell'officina diFossanova impronta le fabbriche di Priverno, di Terracina (Cavalieri, 1989) e di Sezze in relazione alla contemporanea ricostruzione del vicino monasterodi Chiaravalle della Colomba.Un gruppo distinto infine è ...
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CASTEL DEL MONTE
HHubert Houben
È senz'altro il più affascinante dei castelli costruiti da Federico II. Sulla sua costruzione e sulla sua funzione le opinioni degli studiosi sono contrastanti. Il fascino [...] incorporazione al monastero cistercense di S. Maria dello Sterpeto presso Barletta e si dice espressamente che il monasterodi S. Maria 'opera di Émile Bertaux, sotto la direzione di A. Prandi, V, Rome 1978, pp. 929-951; A. Cadei, Fossanova e Castel ...
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VALVISCIOLO, Abbazia di
Ignazio Carlo GAVINI
Secondo gli ultimi studi questa abbazia, posta sui M. Lepini presso Norma, non risulta una filiale diFossanova (v.), ma un monastero sorto nel sec. VIlI [...] verso la metà del XlII dai Cavalieri dell'Ordine del Tempio. Ma la chiesa e il monastero Contiguo sono emanazioni dello stile di maestranze discendenti da Fossanova.
Nella chiesa a tre navate è escluso il transetto e il presbiterio si riduce alle ...
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Edifici religiosi
Stefania Mola
Quello dell'edilizia sacra in età federiciana è un capitolo che più di altri si presta a generare infinite e irrisolvibili discussioni, a causa dell'evidentemente scarsa [...] fastosa stagione delle chiese e dei monasteri normanni, con i quali Federico non mostrò mai di voler competere.
Se nessuna fonte elogia di una diretta committenza di Federico per un nuovo portale classicheggiante destinato all'abbazia diFossanova, ...
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ARCHITETTURA, REGNO D'ITALIA
PPio Francesco Pistilli
La committenza architettonica di diretta matrice federiciana nel Regno d'Italia non è assolutamente paragonabile a quanto fu promosso dalla Corona [...] m. nel 1254) lungo lo scosceso fronte settentrionale del monastero dei Ss. Quattro Coronati sul Celio.
Relativamente alle .
L'intervento imperiale nel cantiere diFossanova è stato circoscritto al blocco di ingresso timpanato della chiesa in base ...
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Ordine monastico originato verso la fine dell’11° sec. dal distacco dall’ordine cluniacense di una corrente rigorista. L’iniziatore fu Roberto di Molesme, che nel 1098 fondò a Citeaux (Cistercium) un nuovo [...] Bernardo di Chiaravalle che, entrato nell’abbazia nel 1112, subito avviò l’opera di diffusione in Europa. Nel 1134 i c. avevano 70 monasteri; ), in Aragona (Veruela), in Italia (Fossanova, Casamari, Chiaravalle Milanese, Chiaravalle della Colomba ...
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cistercense
cistercènse (o cisterciènse) agg. e s. m. [dal lat. mediev. cisterciensis, dal nome di Cistercium, città della Francia orient. (l’odierna Cîteaux) ove nel 1098 Roberto di Molesme fondò l’abbazia che fu il primo nucleo dell’ordine...