CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] più perfezionate, come quelle di Ardèvol e di Perecamps (Catalogna) o la Torre di Donna Urraca a Covarrubias (Castiglia) o, ancora, quella del monasterodi Tábara (León). La Torre di Donna Urraca presenta un apparecchio lapideo di qualità, a piccoli ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] Formenlehre, Darmstadt 1980 (19872, pp. 90-96); A. Cadei, Fossanova e Castel del Monte, in Federico II e l'arte del Duecento fine del sec. 10°-inizi 11° del katholikón del monasterodi Senofonte al monte Athos (Pazaras, 1987-1988).Ben più ...
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Abruzzo
M. Andaloro
M. Righetti Tosti-Croce
(lat. Aprutium)
INQUADRAMENTO STORICO-ARTISTICO
di M. Andaloro
Cerniera fra il Mezzogiorno e le regioni centrosettentrionali d'Italia, l'A. matura nel corso [...] parte dei potenti monasteridi Farfa, Montecassino, San Vincenzo al Volturno. Tutto ciò, attivando circolazioni di uomini, idee e plastiche tributi all'architettura diFossanova e Casamari, ignorati invece dagli edifici di Casanova. Il protrarsi dei ...
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BIBLIOTECA
P. Orsatti
Trattare della b. medievale è compito non facile, sia per la mancanza di adeguata documentazione superstite architettonica e iconografica, sia per il succedersi di modelli bibliotecari [...] Fossanova, o costruire un'apposita sala, come a Clairvaux. In ogni caso si trattava pur sempre di un tipo di b. intesa non come spazio di lettura, ma come deposito di formarsi raccolte consistenti come quelle dei monasteridi S. Maria del Patir a ...
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Anagni
M.L. de Sanctis
A. Bianchi
A. Lauria
(lat. Anagnia)
INQUADRAMENTO TOPOGRAFICO E ARCHITETTURA
di M.L. de Sanctis
Città del Lazio, in prov. di Frosinone. Si erge su uno sperone tufaceo, che [...] un monastero cistercense, l'edificio mostra il susseguirsi delle numerose fasi costruttive; Carbonara (in corso di stampa) ne individua quindici, di cui abbazie diFossanova e Casamari, influenza alla quale rimandano anche gli elementi di scultura ...
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ROMA - Storia, urbanistica, architettura (secoli 12° - 14°)
M. Righetti Tosti-Croce
Secolo 12°. - L'inizio del secolo è segnato a R. dal perdurare della situazione di tensione tra papato e impero che [...] ai Cluniacensi, che si stanziarono in città nell'antico monasterodi S. Saba, lasciato da una comunità greca. L' di S. Sisto, la presenza di maestranze aggiornate nei cantieri cistercensi, in particolare quelli del Lazio meridionale, Fossanova ...
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OSPEDALE
B. D'Agosta
L'o. medievale fu inizialmente un'istituzione dalle funzioni generiche e difficilmente definibili, con una tendenza alla selezione più che alla specializzazione. Infatti, soprattutto [...] un ospizio che i monaci di Montecassino tenevano presso un loro monasterodi Salerno, al quale facevano sostenute da eleganti colonne. In Italia l'infermeria dell'abbazia cistercense diFossanova (Lazio), una delle meglio conservate, è formata da una ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Aspetti e forme dell'organizzazione del territorio
Mario Liverani
Amodio Marzocchella
Giovanni Uggeri
Giuliano Volpe
Francesca Romana Stasolla
Laurent [...] , le lavre. Queste ultime prevedevano piccole cellule abitative e lavorative disseminate nel territorio e luoghi di riunione comuni. Su questo schema vennero realizzati i monasteridi Kellia, in Egitto, le cui costruzioni tra la fine del IV e il VII ...
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cistercense
cistercènse (o cisterciènse) agg. e s. m. [dal lat. mediev. cisterciensis, dal nome di Cistercium, città della Francia orient. (l’odierna Cîteaux) ove nel 1098 Roberto di Molesme fondò l’abbazia che fu il primo nucleo dell’ordine...