Diritto
Potere originario e indipendente da ogni altro potere.
S. dello Stato
Intesa come qualità giuridica esclusivamente pertinente all’imperium dello Stato, la s. è concetto moderno e che solo allo [...] teorie medievali. Subito dopo il concetto di popolo cominciò a trasformarsi; poi gli elementi elaborati da Calvino e dai monarcomachi confluirono nelle grandi crisi politiche inglesi dei sec. 16° e 17°, nelle quali il principio della s. popolare si ...
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POLITICA
Felice Battaglia
. La parola "politica" viene intesa secondo diverse accezioni. In primo luogo come arte di governo (ted. Staatskunst), quindi come scienza del governo (ted. Staatswissenschaft). [...] E. Gothein, Stato e società nell'età della Controriforma, trad. it., 2ª ed., ivi 1928. Su Lutero, Calvino, i monarcomachi, i gesuiti: J. Binder, Luthers Staatsauffassung, Erfurt 1924; E. Doumergue, Jean Calvin, voll. 7, Losanna 1899-1927; id., Calvin ...
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SALOMONI (Salomonio) DEGLI ALBERTESCHI, Mario
Lucio Biasiori
– Membro di una famiglia della nobiltà romana, nacque a Roma da Giovanni in una data difficile da precisare, ma probabilmente più vicina [...] e nel pensiero di Guglielmo di Ockham e di Marsilio da Padova, ma resa di bruciante attualità dagli scrittori cosiddetti monarcomachi, che tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo sostenevano la liceità del tirannicidio contro quei monarchi ...
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FALCHI, Antonio
Marcello Petrelli
Nacque a Sassari il 9 maggio 1879 in antica famiglia cittadina, da Giovan Battista e da Angelina Cicu.
Intrapresi gli studi universitari, si laureò nel 1901 presso [...] di Perugia lo studio storico su Le moderne dottrine teocratiche (Torino 1908), nel quale, con una minuziosa analisi critica, dai monarcomachi a Lamennais, il F. scandaglia i sistemi di pensiero in cui viene affermata la sovranità di Dio sul mondo ...
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UGONOTTI (fr. Huguenots)
Delio CANTIMORI
Nome dato ai protestanti francesi in genere, e in specie alla loro organizzazione politico-militare durante le guerre di religione in Francia.
L'origine del loro [...] i suoi piani. A Roma si cantò il Te Deum e si coniò un'apposita medaglia. Mentre la pubblicistica politica dei "Monarcomachi" calvinisti, del Hotman cioè del Du Plessis-Mornay agitava gli animi, dopo la quarta e quinta guerra fra gli ugonotti e ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] costituzionalismo liberale. A questo tipo di limitazione del potere possono ricondursi le posizioni dei monarcomachi e del pensiero giusnaturalistico. I monarcomachi sono degli scrittori calvinisti e anche cattolici che nella seconda metà del 16° sec ...
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contrattualismo
Concezione filosofico-politica secondo la quale lo Stato nasce da un contratto tra i singoli individui.
Il contratto nel pensiero antico
La prima formulazione del c. si incontra nella [...] Ginevra nel 1579 e diffusesi presto in tutta Europa). Pochi decenni dopo, un altro tra i più coerenti monarcomachi calvinisti, Althusius, nella Politica methodice digesta (1603) pone un patto all’origine sia dei piccoli gruppi (famiglia, corporazione ...
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tirannia
Il governo del tiranno, l’esercizio della tirannide. Il problema della t. appare già ampiamente sviluppato nel pensiero politico greco, e riceve da Aristotele una formulazione di importanza [...] ucciso; il «bene dei sudditi» era ora interpretato alla luce delle conseguenze della frattura creata dalla Riforma. Elementi di dottrina monarcomaca si ritrovano in cattolici (specie gesuiti e spagnoli) come J. de Mariana, L. de Molina, F. Suárez, R ...
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. Con questo nome si suol indicare quell'indirizzo del pensiero filosofico-giuridico, secondo cui si cerca nella volontà e nell'accordo tacito o espresso degl'individui il fondamento e la giustificazione [...] sorge da un patto tra principe e popolo. La stessa idea si riaffermò durante le lotte religiose del sec. XVI nei monarcomachi di parte protestante e di parte cattolica. Non si disconosce che il potere deriva da Dio, ma si distingue, sulle orme ...
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Legittimità
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Si attribuisce legittimità a un ordinamento politico quando in base ad argomenti giuridici e morali lo si ritiene degno d'essere riconosciuto all'interno [...] , nelle sue diverse varianti, una significativa illustrazione di questi processi e un'efficace giustificazione dei loro esiti. Per i monarcomachi è legittimo il potere che corrisponde, più che alla legge, alle convenzioni e ai patti, o alla legge ...
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monarcomaco
monarcòmaco s. m. e agg. [comp. del gr. μόναρχος «monarca» e -μαχος «che combatte»; termine introdotto (1600) dal teologo e giurista scozz. W. Barclay] (pl. m. -chi). – Denominazione di quegli scrittori politici, soprattutto protestanti,...