Gli sviluppi della repubblica dell'Austria tedesca verso uno stato autoritario su fondamenti conservatori-clericali (èra Dollfuss e Schuschnigg) parvero, in qualche momento, aprire sia pur deboli possibilità [...] circoli monarchici (alta aristocrazia, alcuni elementi dell'alto clero, capi militari della defunta monarchia austro- di quel paese ha tolto ogni attualità alla questione di una restaurazione asburgica. I membri della casa d'A., il cui ramo più ...
Leggi Tutto
CLEMENTE XIV, papa
Mario Rosa
Giovan Vincenzo Antonio Ganganelli nacque il 31 ott. 1705 a Sant'Arcangelo di Romagna (Forlì) nella legazione di Romagna da Lorenzo e da Angela Serafina Macci (o Mazzi) [...] per le nozze di Ferdinando I con Maria Amalia d'Asburgo, senza sollevare la questione del monitorio, e verso Venezia, positivi risultati raggiunti e alla ritrovata concordia con la monarchia lusitana.
Lo scoglio più serio era certamente il problema ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dal post-Rinascimento al Risorgimento
Sergio Bertelli
Una nuova idea di Italia
Nell’Italia della metà del 16° sec. il pathos che aveva sorretto l’impegno ‘politico’ di Niccolò Machiavelli e di Francesco [...] versare il primo contributo per la discesa di Massimiliano d’Asburgo a incoronarsi a Roma, Machiavelli li indicava a Chiusa corpo a parte, separato e independente, che riconosceva altro monarca e legislatore, anzi, emulo delle leggi e del diritto ...
Leggi Tutto
Pio II
Marco Pellegrini
Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d'Orcia, primogenito dei diciotto figli di Silvio Piccolomini e Vittoria Forteguerri. Uno dei principali [...] a Mattia Corvino, incurante delle concorrenti pretese della casa d'Asburgo a quella Corona. In realtà, l'atteggiamento di P In questa situazione di crescente scollamento tra le grandi monarchie europee e la Sede apostolica in merito all'iniziativa ...
Leggi Tutto
Leone X
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dicembre 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Fin dalla prima età, ebbe quali maestri alcuni dei più illustri [...] ogni possibilità d'intesa fra L. e i grandi monarchi europei sopravvenne nell'estate del 1518 la questione della di Carlo V: ancor prima di conoscere l'esito della competizione tra l'Asburgo e il Valois, L. sapeva bene che "chi sarà di questi due ...
Leggi Tutto
Pio V, santo
Simona Feci
Antonio Ghislieri nacque a Bosco (oggi Bosco Marengo, Alessandria), diocesi di Tortona, nel Ducato di Milano, il 17 gennaio 1504 da Paolo e Domenica Augeria. La famiglia, presente [...] in ogni caso, un'irriducibile distanza tra il papa e il monarca circa il modo di riguardare i Fiammighi e gli strumenti da allora l'opposizione dell'Impero e della Spagna. Ma per gli Asburgo era fonte di dissidio con P. la formulazione stessa della ...
Leggi Tutto
CARLO ALBERTO, re di Sardegna
Giuseppe Talamo
Nato a Torino il 2 ott. 1798 da Carlo Emanuele, principe di Carignano, e da Maria Cristina Albertina, principessa di Sassonia Curlandia, venne tenuto a [...] 60). C. A. non aveva alcun dubbio che il successo della monarchia orleanista avrebbe segnato per tutta l'Europa l'inizio di un periodo , fino ad allora quasi identificata con quella asburgica, accentuò questo carattere "ideologico" rompendo i rapporti ...
Leggi Tutto
FERDINANDO I di Borbone, re delle Due Sicilie (già IV re di Napoli e III re di Sicilia)
Silvio De Maio
Nacque a Napoli il 12 genn. 1751, terzo figlio maschio di Carlo di Borbone re di Napoli e di Sicilia [...] compiendo un viaggio ed un lungo soggiorno nella capitale asburgica che dovevano sancire la grande solidarietà tra le due corti Indicem. Di ben inferiore fattura invece G. Garofalo, La monarchia borbonica a Napoli, Roma 1963, passim e V. Gleijeses, ...
Leggi Tutto
CARLO di Borbone, re di Napoli e di Sicilia
Raffaele Ajello
Primogenito di Filippo V di Spagna e di Elisabetta Farnese, nacque a Madrid il 20 gennaio dell'anno 1716. Il diritto, anche se molto incerto, [...] elessero il candidato sostenuto dalla Francia, il rifiuto asburgico di riconoscerlo come re decise l'intervento dei di pace, dedicato ad opere di pace. Dall'interno la monarchia, ormai consolidata, non temeva scosse, ma non sapeva darne, inserita ...
Leggi Tutto
MANIN, Daniele
Michele Gottardi
Nacque a Venezia il 13 maggio 1804, terzogenito di Pietro di Ludovico e Anna Maria Bellotto.
Il nonno paterno, di origine veronese e di religione ebraica, si chiamava [...] poveri, sempre cogliendo l'occasione di criticare la politica asburgica, al punto che al termine del congresso la polizia si dichiarava questione secondaria l'alternativa tra repubblica e monarchia.
Dopo aver respinto la propaganda murattiana, il M ...
Leggi Tutto
mitteleuropeo
mitteleuropèo agg. e s. m. (f. -a)[adattam. del ted. mitteleuropäisch, a sua volta der. di Mitteleuropa, comp. di mittel «medio, di mezzo» e Europa]. – Che si riferisce alla Mitteleuropa; abitante della Mitteleuropa, denominazione...
austro-ungarico
àustro-ungàrico (o austroungàrico) agg. (pl. m. -ci). – Della monarchia asburgica costituita (1867-1918) dall’Impero d’Austria e dal Regno d’Ungheria: l’impero a.; la politica a.; il periodo della dominazione austro-ungarica.