L'assoluto, in senso empirico, è ciò che è per sé pensato, non in relazione ad altro, anche se in altri rapporti è condizionato o relativo; in senso gnoseologico è ciò che necessariamente è da riconoscere: [...] , fa uno spirito che chiude in sé il suo universo" (Gentile). Ma questo dommatismo della sostanza o della monade assoluta viene a urtarsi contro le conseguenze scettiche dell'empirismo inglese, che, partito dall'esperienza e quindi dalla omogeneità ...
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RELAZIONE
Guido Calogero
Filosofia. - È uno dei concetti filosofici più problematici e più ricchi di storia. In generale esso designa ogni rapporto collegante, in maniera essenziale o accidentale, due [...] entrambe. Così, quelle che il Leibniz chiama relations non esistono né come realtà pertinenti alle monadi finite né come realtà pertinenti alla monade infinita, ma solo come forma in cui quest'ultima pensa e quindi determina la coesistenza di ...
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Il Rinascimento. La rinascita del platonismo
Michael J.B. Allen
La rinascita del platonismo
Platone e il suo più noto interprete, Plotino, il fondatore del neoplatonismo, furono fra i più importanti [...] a una linea. Al di là di ogni estensione si trova invece l'Uno che assomiglia non tanto al punto, quanto alla monade priva di estensione. Così l'anima può essere rappresentata come un triangolo rettangolo e il suo habitus come la potenza, per così ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Fiorentino e Felice Tocco
Simonetta Bassi
«La maggiore felicità, a cui l’uomo possa arrivare, è di essere cittadino di uno Stato libero»: queste parole di Francesco Fiorentino descrivono perfettamente [...] risulta dai materiali inediti, un minuzioso lavoro sulle fonti e su testi come il De la causa, il De immenso e il De monade.
Il saggio, dedicato al panteismo del Nolano, si apre sull’idea di dialettica in Bruno e Fiorentino prende le mosse dal mito ...
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platonismo
La filosofia, la dottrina, il pensiero di Platone, negli sviluppi e nelle rielaborazioni che si susseguirono nel corso dell’antichità, nonché gli influssi che il pensiero platonico ha esercitato [...] della tradizione platonica erano fatti propri dalla speculazione cristiana dei primi secoli: il concetto di Dio come unità (Uno, monade) trascendente il molteplice (che da lui trae esistenza) e quindi, al di là di ogni distinzione categoriale ...
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Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] è solo trasmesso. Al meccanicismo cartesiano si contrappose il dinamismo di G. Leibniz, il quale, concependo la sostanza (monade) come pura attività, negò che la corporeità fosse sostanza, attribuendole unicamente la capacità di agire e di subire un ...
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ILLUMINISMO (ted. Aufklärung)
Federico Chabod
Con questo termine si suol designare quel movimento spirituale che s'inizia già nella prima metà del'sec. XVII, ma che giunge al suo pieno sviluppo nell'Europa [...] che importa - e ch'è possibile - non è il determinare che cosa sia Dio o nello stabilire la natura della monade, bensì il chiarire le leggi che determinano il movimento degli astri e quelle che spiegano la "filiazione" delle nostre conoscenze e ...
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MOCENIGO, Giovanni Francesco
Vittorio Mandelli
– Nacque a Venezia, il 5 luglio 1558, nel palazzo di S. Samuele, sul Canal Grande, da Marco Antonio di Pietro e da Elisabetta di Benedetto Vitturi, ultimo [...] Aquilecchia, 1982, p. 663). Alle denunce il M. allegò tre libri da lui sequestrati (De la causa, De minimo e De monade) e il manoscritto della terza parte delle lezioni zurighesi di Bruno, che il discepolo Raphaël Egly avrebbe pubblicato a Zurigo nel ...
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necessita
necessità
Carattere, qualità di ciò che è essenziale e necessario.
La necessità nel pensiero antico e medievale
Nel mondo greco la n. corrisponde al termine ἀνάγκη, adoperato inizialmente [...] di ragione, dal momento che un intelletto non finito, capace di attingere alla nozione individuale associata alla singola monade, sarebbe in grado di conoscere a priori tutti i predicati a essa inerenti. Se la concezione leibniziana viene accolta ...
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STORIA DELLA MATEMATICA
Luigi Borzacchini
STORIA DELLA MATEMATICA
Il tempo della scienza senza tempo
La matematica è la più antica e la più immutabile delle discipline. Si può dire che la matematica [...] derivata da arithmós, Δγ è il suo quadrato, Kγ è il suo cubo, ɩσ sta per il segno di uguale (ísos), μO è la monade e ↑ sta per il segno meno. Come si è detto, i numeri venivano rappresentati alfabeticamente.
Eccone un’applicazione che si trova in un ...
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monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...
monadico
monàdico agg. [der. di monade] (pl. m. -ci). – Relativo a una monade, a un unico individuo; in partic., in logica matematica, predicato (o attributo) m., predicato riferibile a singoli individui.