GALLACCINI (Gallacini), Teofilo
Fabio Cosentino
Figlio di Claudio e di Eufrasia d'Ansano Molandi, nacque a Siena il 22 sett. 1564. Fu avviato allo studio della grammatica e della retorica dai padri [...] A. Pecci, conservata a Firenze, Bibl. Moreniana, FondoPecci 14 (15); o trattati sotto forma di dialoghi, la Monade georgofila e la Monade celeste, ovvero Trattato di cosmografia (Siena, Bibl. comunale degli Intronati, ms. L.VI.31); o piccoli discorsi ...
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Farmaceutica
Composto chimico ottenuto allo stato aeriforme per distillazione secca o per azione di acidi su sali, o per distillazione semplice. S. farmaceutico è lo stesso che alcolato. Lo s. acetico [...] e ragione. G.W. Leibniz indica con s. l’anima ragionevole, e più propriamente pone l’equivalenza tra io e ‘sostanza, monade, anima, spirito’. Rilevante l’accezione del termine s. in G. Berkeley, che nega l’esistenza di una sostanza corporea come ...
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Biologia
C. del plasma germinale
Teoria biologica di M. Nussbaum e A. Weismann, secondo la quale il ‘plasma germinale’, portatore dei caratteri ereditari, contenuto nelle cellule germinali o gameti, non [...] greca, soprattutto attraverso la disputa tra Pitagorici ed Eleati. I Pitagorici concepivano il punto geometrico come una monade, un indivisibile, estremamente piccolo ma non privo di estensione. Tale ipotesi si dimostrò incompatibile con l’esistenza ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Psicologia e pneumatologia
Gary Hatfield
Psicologia e pneumatologia
La disciplina della psicologia ha assunto tale nome nel XVI sec.: il termine, [...] 'uomo e il suo corpo mediante la teoria dell''armonia prestabilita'. Al momento della Creazione, Dio metteva gli stati rappresentativi della monade che possedeva il punto di vista di uno specifico corpo umano in armonia con quelli programmati per la ...
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HERBART, Johann Friedrich
Luigi Credaro
Filosofo e pedagogista tedesco, nato a Oldenburgo il 4 maggio 1776, morto a Gottinga il 14 agosto 1841. Dai 12 ai 18 anni fu alunno della Schola latina, trasformata [...] quid non percepito, che è il reale. Il presupposto di ogni fenomeno è il reale, che H. chiama monade (G. Bruno, Leibniz). Le monadi sono semplici, senza forma e parti, mentre gli atomi sono estesi e posseggono una forma. Gli atomi sono impenetrabili ...
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MONISMO
Vito FAZIO-ALLMAYER
. Il termine (dal greco μόξος "uno") pare sia stato adoperato per la prima volta dal Wolff. Ma esso può avere un duplice valore; o indica lo stesso carattere sistematico [...] uno. Ma concependo lo spirito sostanzialisticamente è costretto a porre l'unità concreta fuori delle molte monadi nella "Monade delle monadi".
Sorto il concetto dello spirito come attività unificatrice, o meglio come atto unificatore, nella filosofia ...
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percezione
Atto cognitivo mediato dai sensi con cui si avverte la realtà di un determinato oggetto, e che implica un processo di organizzazione e interpretazione. L’insieme dei processi organici e mentali [...] che i rapporti tra le due sue diverse affezioni, o il suo stato interno, corrispondono a ciò che è percepito, solo le monadi di tipo superiore pervengono a una forma di attività rappresentativa analoga a quella della nostra coscienza. Tra p. chiare e ...
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Filosofo greco (Costantinopoli 412 - Atene 485). Ultimo fra i grandi rappresentanti del neoplatonismo e insieme della filosofia ellenica. A lui si deve una rigorosa sistemazione della filosofia di Platone, [...] , ineffabile, termine di una conoscenza intuitiva, gnostica; così come la dottrina delle enadi, monadi generate dall'Uno (enade o monade suprema) che si presentano anche come una interpretazione filosofica delle divinità del paganesimo; anche l ...
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SĀṂKHYA
Ambrogio Ballini
KHYA Uno dei sei sistemi filosofici ortodossi dell'India brahmanica (rispettivamente tre, giacché ciascuno di essi trova integrazione in un altro: v. mīmāmsā). È così denominato, [...] (vyakta), in conseguenza della vicinanza del puruṣa: rappresenta la natura nel senso più ampio. Il puruṣa, invece, è la monade pura, eterna, l'anima, lo spirito in sé, l'elemento individuale, l'io: se ne concepisce l'esistenza dalla coscienza ...
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Dionigi, santo
Manlio Simonetti
Fu eletto vescovo di Roma il 22 luglio del 259 (o, meno probabilmente, del 260), qualche tempo dopo il martirio di Sisto II avvenuto durante la persecuzione di Valeriano, [...] decenni del III secolo, identificavano il Padre e il Figlio come nomi, manifestazioni meramente esteriori di un'unica monade divina e perciò di fatto li identificavano. Impegnato contro i sabelliani della Pentapoli, Dionigi di Alessandria indirizzò a ...
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monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...
monadico
monàdico agg. [der. di monade] (pl. m. -ci). – Relativo a una monade, a un unico individuo; in partic., in logica matematica, predicato (o attributo) m., predicato riferibile a singoli individui.