In filosofia, termine usato per la prima volta dai pitagorici per indicare i primi elementi, matematici, dell’universo. Platone chiamò m. anche le idee, per designare il loro carattere di unità indipendenti. [...] , principio di attività e di forza appetitiva, percettiva e razionale, che si svolge chiusa in sé stessa, indipendentemente, e tuttavia in armonia, con lo sviluppo delle infinite altre m. create da Dio, ‘m. delle monadi’, all’atto della creazione. ...
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PHYTOMONADINA (dal gr. ϕυτόν "pianta" e μόνας "monade, unità")
Ordine di Flagellati stabilito dal Blochmann per certe forme per lo più provviste di clorofilla, e perciò considerate anche come alghe (Cloroficee). [...] Non di rado sono coloniali, e hanno riproduzione agama e sessuata, con produzione di anisogameti. L'ordine è suddiviso, secondo F. Doflein, nelle famiglie: Polyblepharididae Dangeard, che comprende piccoli ...
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MONADIDI (lat. scient. Monadidae Stein; dal gr. μόνας "monade")
Pasquale Pasquini
Famiglia di Flagellati dell'ordine Protomastigida, comprendente forme libere o fisse, talora coloniali (Anthophysa), [...] provviste di due flagelli di differente lunghezza dei quali può esserne attivo uno solo. Comprende varî generi: Stokesiella, Physomonas, Monas, Sterromonas, Stylobryon, ecc. (v. flagellati) ...
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monadicomonàdico [agg. (pl.m. -ci) Der. di monade] [ALG] [FAF] Algebra m.: il sistema (B,c) costituito da un'algebra di Boole B e da un'operazione c unaria su B che verifica certi assiomi, compresi [...] quelli di chiusura; è tale, per es., uno spazio topologico nel quale ogni insieme risulti contemporaneamente aperto e chiuso. ◆ [ALG] [FAF] Attributo, o predicato, m.: nella logica matematica, predicato ...
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TRICOMONADI (lat. scient. Trichomonadidae, dal gr. ϑρίξ "pelo, flagello" e "monade")
Giorgio Schreiber
Famiglia di Flagellati della sottoclasse Zoomastigina, ordine Protomonadida. Caratterizzati dalla [...] presenza di almeno tre flagelli, uno dei quali è rivolto posteriormente e forma una membrana ondulante. Blefaroplasti vicini tra loro presso il nucleo. Esiste talvolta un corpo parabasale, che forse corrisponde ...
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espressione
Termine invalso nell’uso filosofico verso la seconda metà del sec. 17° e utilizzato, inizialmente, soprattutto da Leibniz sia in campo metafisico (per indicare il carattere della «monade» [...] come e. o manifestazione di Dio), sia in campo antropologico (per designare in generale quel tipo di rapporto che lega insieme il simbolo al suo significato). In Kant il concetto di e. assume un significato ...
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Termine usato da Aristotele in contrapposto a «potenza» (δύναμις), per designare la realtà che ha raggiunto il pieno grado del suo sviluppo. Il termine fu ripreso da G. Leibniz per indicare la monade, [...] in quanto ha in sé il perfetto fine organico del suo sviluppo.
Nel campo delle scienze biologiche il termine è stato usato per definire il principio dirigente dello sviluppo di ogni organismo. In questa ...
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L’attività e l’operazione di rappresentare con figure, segni e simboli sensibili, o con processi vari, anche non materiali, oggetti o aspetti della realtà, fatti e valori astratti, e quanto viene così [...] , in filosofia, dal largo uso che ne fece G.W. Leibniz. Per Leibniz, l’attività ‘rappresentativa’ è quella della monade, in quanto riflette soggettivamente l’intero universo, con una consapevolezza che man mano si evolve dallo stadio virtuale allo ...
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Fu creduto a torto vescovo e cristiano, per avere scritto un trattato antimanicheo, valendosi forse di qualche scritto (i κεϕάλαια) di Mani. La confutazione è filosofica: luce e tenebre sono per lui la [...] monade e la diade manicheismo). ...
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Monadologia (Lehrsatze uber die Monadologie, Principia philosophiae)
Monadologia
(Lehrsätze über die Monadologie, Principia philosophiae) Opera (1720) di G. Leibniz che vi espone succintamente il proprio [...] (1721); il testo originale (Les principes de la philosophie ou la monadologie) sarà edito soltanto nel 1840. La monade (➔) è sostanza semplice, ossia senza parti, dunque non dissolubile. Essa può sorgere o dissolversi unicamente per creazione o ...
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monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...
monadico
monàdico agg. [der. di monade] (pl. m. -ci). – Relativo a una monade, a un unico individuo; in partic., in logica matematica, predicato (o attributo) m., predicato riferibile a singoli individui.