ASCELINO (Azzelino; erroneamente anche Anselmo)
Luciano Petech
Monaco domenicano del sec. XIII. La sua vita è molto poco nota. Il cronista Tolomeo da Lucca lo dice lombardo. Nel marzo dell'anno 1245, [...] pochi mesi avanti il concilio di Lione, venne inviato dal pontefice Innocenzo IV ai Mongoli d'Iran, portatore d'una missiva papale che li invitava a non molestare più oltre paesi cristiani e a convertirsi. ...
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ALBERICO
Raoul Manselli
Nato nella regione di Beauvais, monaco a Cluny, fu da Pietro il Venerabile nominato sottopriore a Cluny e forse anche a St. Martin-desChamps a Parigi, secondo quanto ci attesta [...] di Vienne nel Delfinato, accusato di malcostume e simonia. Chiamato poi a Tolosa, ove avevano molti seguaci i Catari e il monaco Enrico, A. organizzò contro di loro una vera e propria missione, che scese nella Francia meridionale con s. Bernardo di ...
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BERARDO d'Orte
Alessandro Pratesi
Nato nel 1017, fu monaco e poi abate (primo di questo nome) dell'abbazia imperiale di Farfa, succeduto nel governo della comunità monastica a Suppone un mese dopo la [...] per molto tempo e si concluse solo dopo il 1073, dopo la morte dell'abate dei SS. Cosma e Damiano Odimondo, che era stato monaco farfense.
Verso la fine dell'estate del 1050 B. passò di nuovo le Alpi e raggiunse la corte dell'imperatore a Goslar: il ...
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GUAIFERIO
Mariano Dell'Omo
Fonte primaria per ricerche biografiche sul monaco e letterato cassinese G. è la Historia Normannorum di Amato di Montecassino, conosciuta solo grazie a un volgarizzamento [...] è sfuggito finora nessuno di coloro che a lui si sono interessati. Durante il suo soggiorno a Salerno G. non fu monaco, nel senso più pieno della parola, cioè non appartenne ad alcuna comunità monastica benedettina e tanto meno ne fu l'abate. Oltre ...
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ALIGERNO
Tommaso Leccisotti
Napoletano di nascita, si era fatto monaco benedettino a S. Paolo di Roma, sotto l'abate Baldovino, già discepolo d'Oddone di Cluny.
La Destructio monasterii Farfensis (in [...] Benedetto e Petronace, egli può considerarsi terzo fondatore della badia, non solo perché curò il ritorno totale e definitivo dei monaci a Montecassino, ma anche perché riorganizzò l'abbazia sotto i vari aspetti, nel clima dei tempi. La sua opera fu ...
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PIETROALDO
Paola Guglielmotti
– Le poche attestazioni sicure relative a Pietroaldo – dapprima monaco, poi abate del cenobio di S. Colombano di Bobbio, infine anche vescovo di Bobbio – sono comprese [...] 614 nell’area appenninica tra Piacenza e Genova – è ricavabile da una lettera indirizzata nella primavera del 983 da Gerberto d’Aurillac: il monaco aquitano a capo del cenobio negli anni 982-983, e dal 999 al 1003 papa con il nome di Silvestro II, si ...
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GIOVANNI Canapario (Campanario)
Carlo Albarello
Nacque presumibilmente a Roma, dove fu monaco e abate nel monastero dei Ss. Bonifacio e Alessio sull'Aventino, tra la fine del sec. X e l'inizio dell'XI.
Le [...] pp. 55 s.; K. Blume, Analecta hymnica Medii Aevi, XXXIV, Sequentiae ineditae, IV, Leipzig 1900, n. 180 pp. 144 s.; A. Monaci, Regesto dell'abbazia di S. Alessio all'Aventino, in Arch. della Soc. romana di storia patria, XXVII (1904), pp. 351-368; A ...
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DONATO da Ripacandida, santo
Francesco Mottola
Secondo la tradizione agiografica sarebbe stato monaco a Montevergine (presso Avvellino) verso la fine del sec. XII, ma mancano fonti coeve a conferma [...] Wien 1934, pp.585 s.; Vies des saints et des bienheureux, VIII, Paris 1949, pp. 302 s.; G. Mongelli, S. da R. o.s.b. monaco di Montevergine († 1198). L'approvazione del culto nel 1758, in Miscell. francescana, LXI (1961), pp. 311-54; Id., S. D. da R ...
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COSTANTINO Africano
Vera von Falkenhausen
Gli unici dati relativi alla vita di questo monaco cassinese, traduttore di molti testi di medicina arabi in latino, risalgono alla seconda metà del sec. XI, [...] normanno Roberto il Guiscardo, il quale lo avrebbe colmato di onori.
Al tempo dell'abate Desiderio si sarebbe poi fatto monaco a Montecassino donando al monastero la chiesa di S. Agata presso Aversa regalatagli dal principe Riccardo I di Capua (1057 ...
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PLACIDO di Nonantola
Maurizio Ulturale
PLACIDO di Nonantola (Placidus o Placitus Nonantulanus). – Monaco benedettino, visse tra la fine dell’XI e la prima metà del XII secolo.
Le notizie biografiche [...] ma anche l’indicazione relativa al presbiterato. Tuttavia, la nota potrebbe fare riferimento – e con maggiore probabilità – a un monaco omonimo testimoniato già da un documento nonantolano del 1188 (Natali, 1998, pp. 53 s.), dal momento che la morte ...
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monaco1
mònaco1 s. m. [dal lat. tardo monăchus, gr. μοναχός, der. di μόνος «solo, solitario»; i sign. del n. 2 con riferimento al colore; il sign. 3 forse perché l’elemento è solitario nel mezzo della capriata] (pl. -ci, ant. -chi). – 1. In...
monaco2
mònaco2 s. m. e f. [dal fr. monaco ‹monakò›, con riferimento al principato di Monaco]. – 1. s. m., invar. Moneta d’argento, e poi anche di rame, coniata nei sec. 17° e 18°, con impresso lo stemma del principato di Monaco. 2. s. f....