FLORENSI
C. D'Adamo
Congregazione benedettina originatasi dai Cistercensi e fondata nel 1189 dall'abate Gioacchino da Fiore e dal monaco Ranieri, i quali, ritiratisi inizialmente a Pietralata, dopo [...] la bolla di approvazione di papa Celestino III del 25 agosto 1196 fondarono il monastero di S. Giovanni in Fiore, situato attualmente nell'omonimo comune della Sila. All'origine dei F. è la figura di Gioacchino ...
Leggi Tutto
Patriarca serbo (n. 1174 circa - m. Tirnovo 1235), primo arcivescovo di Serbia. Ultimo figlio del principe Stefano di Nemanja, nel farsi monaco sul M. Àthos (1192) lasciò il nome originario di Rastko per [...] quello di Sava. Intorno a S. si polarizzò (1208) la reazione dei Serbi, legati all'ortodossia, contro l'impero latino di Oriente. S. procedette a riorganizzare una Chiesa ortodossa serba autonoma, ottenendo ...
Leggi Tutto
Cronista bretone (n. forse in Scozia 493 o 516 - m. 570 circa). Probabilmente originario di una famiglia di nobili britanni, fattosi monaco, si trasferì in Irlanda e ivi si dedicò a un'attiva opera di [...] riforma religiosa diffondendovi il monachesimo. Si recò in pellegrinaggio a Roma e al ritorno si stabilì in solitudine nell'isola di Houat, presso la costa bretone. Trasferitosi sulla terraferma, fondò ...
Leggi Tutto
Lalibela, Gebra Maskal, santo
(o Lalibala) Imperatore d’Etiopia, della dinastia Zagwe (n. 1150 ca.-m. 1225). Secondo l’agiografia del monaco Abba Amba, il giovane e devotissimo L., di ritorno da un [...] miracoloso pellegrinaggio a Gerusalemme (1180 ca.), accettò con esitazione la corona. Sostenne con fervore la Chiesa, fondando monasteri, e consolidò i confini dell’impero. Coltivando buone relazioni con ...
Leggi Tutto
Scrittore ecclesiastico e cronista (n. 1053 - m. Nogent-sous-Coucy 1121). Autodidatta o discepolo di grammatici mediocri, a tredici anni si fece monaco a Flay e subì molto l'influenza di s. Anselmo, che [...] gli fece conoscere s. Gregorio Magno. Abate di Nogent-sous-Coucy (1104), ha lasciato una gran quantità di opere di notevole valore: De vita sua, De pignoribus sanctorum, Gesta Dei per Francos, in cui racconta ...
Leggi Tutto
BONO (Buono)
Giovanni Cherubini
Vescovo di Siena sulla fine del sec. XII, sarebbe stato in precedenza, secondo le indicazioni dell'Ughelli, monaco nel convento cisterciense di S. Galgano presso Volterra; [...] ma un passo del necrologio della cattedrale senese, segnalato dal Coleti e dal Pecci, lo vorrebbe canonico della cattedrale senese. Inoltre è probabilmente lui quel Bono che in qualità di preposto del ...
Leggi Tutto
Teologo e canonista (Liegi 1055 circa - Cluny 1132 circa); diacono, poi canonico e segretario dei vescovi Otberto e Federico a Liegi, infine (1121) monaco a Cluny, scrisse contro Berengario di Tours De [...] sacramentis corporis et sanguinis Domini, e, in difesa delle disposizioni canoniche di Gregorio VII, De misericordia et iustitia, che costituisce un'importante fonte del Decretum Gratiani ...
Leggi Tutto
Costantino e il monachesimo
Fabio Ruggiero
Lo scambio epistolare fra Costantino e Antonio
Nella Vita di Antonio, composta da Atanasio di Alessandria, si trova un breve capitolo dedicato alla relazione [...] espresso da Rutilio sul cristianesimo si veda il ricco e suggestivo volume di F. Corsaro, Studi rutiliani, Bologna 1981.
31 L’episodio dei monaci della Capraia è presentato in Rut. Nam., I 439-452.
32 Rut. Nam., I 447-452.
33 L’episodio si legge in ...
Leggi Tutto
zen Forma di buddhismo giapponese, derivata nel 12°-13° sec. dalla scuola cinese Chan. Lo z. riduce la tecnica ascetica alla sola meditazione (zen), che peraltro non deve concentrarsi su alcun oggetto, [...] spirito.
La filosofia z. connotò sensibilmente l’opera e l’attività di monaci-pittori o di artisti giapponesi, dal 15° sec. alla metà del e maestro di spada; Hakuin Ekaku (1685-1768), monaco e famoso abate, la personalità più importante dello z. ...
Leggi Tutto
Arcivescovo e martire (Vladimir-Volynskij 1580 - Vitebsk 1623), di famiglia ortodossa; a Vilna, dove faceva pratica nel commercio, aderì alla chiesa uniate, divenendo (1604) monaco basiliano. Consacrato [...] vescovo di Vitebsk (1617), passò a Polock (1618) e si diede con energia a promuovere la causa dell'unione attraverso l'istruzione del popolo e la riforma del clero, così da suscitare l'ostilità degli ortodossi, ...
Leggi Tutto
monaco1
mònaco1 s. m. [dal lat. tardo monăchus, gr. μοναχός, der. di μόνος «solo, solitario»; i sign. del n. 2 con riferimento al colore; il sign. 3 forse perché l’elemento è solitario nel mezzo della capriata] (pl. -ci, ant. -chi). – 1. In...
monaco2
mònaco2 s. m. e f. [dal fr. monaco ‹monakò›, con riferimento al principato di Monaco]. – 1. s. m., invar. Moneta d’argento, e poi anche di rame, coniata nei sec. 17° e 18°, con impresso lo stemma del principato di Monaco. 2. s. f....