Teologo (sec. 12º), della cui vita non si hanno notizie (egli stesso volle coprire il suo nome col silenzio); monaco a Ratisbona, poi a Canterbury (ove subì l'influenza delle idee di Anselmo d'Aosta); [...] non ha rapporti con Autun al quale alcuni hanno voluto riferire l'Augustodunensis che accompagna il suo nome (Honorius Augustodunensis). Numerosi i suoi scritti, per lo più di compilazione, sugli argomenti ...
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Ecclesiastico (n. probabilmente a Monemvasia, Peloponneso, circa 1380 - m. Roma 1463), compì gli studî a Costantinopoli, dove si fece monaco basiliano e divenne abate del monastero di Demetrio. Nel 1434 [...] fu uno dei legati greci a Basilea, dove collaborò alla preparazione del concilio per l'unione delle Chiese; fu poi nominato (1437) metropolita di Kiev e di tutta la Russia. Nel 1438, nuovamente delegato ...
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ALANO di Farfa
Tommaso Leccisotti
Originario dell'Aquitania - ma già suo nonno Teodorisino possedeva nel Reatino beni terrieri -, si fece monaco a Farfa ritirandosi poi, come "incluso", nella vicina [...] , dopo la rinunzia dell'abate Wandelperto, fu eletto dai monaci abate tra la fine del 760 e l'inizio del come suo successore Guiberto, vescovo anglosassone che egli aveva indotto a farsi monaco. Morì il 3 marzo 769.
Fonti e Bibl.: Gregorio di Catino ...
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Asceta (sec. 6º), da non confondere con il capo dei barsaniani; detto anche "il Grande"; nativo d'Egitto, visse da monaco a Gaza; tra i discepoli ebbe Giovanni detto di Serido (dal nome del monastero), [...] a cui è di solito congiunto nel ricordo e nelle edizioni delle numerose lettere. Le reliquie di B. furono portate (850 circa) a Oria (Brindisi); festa, 11 aprile (in Oriente, 6 febbraio) ...
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AIGLERIO (d'Ayglier, d'Aygler), Bernardo
Tommaso Leccisotti
Fratello di Aiglerio, arcivescovo di Napoli, nato, sembra, a Lione, fu monaco nella badia di S. Martino di Savigny, nella stessa diocesi e [...] (Speculum monachorurn e In Regularn S. Benedicti expositio); consolidò la disciplina mediante appositi statuti che i monaci riuniti in capitolo, avanti alla S. Eucaristia solennemente esposta, giurarono di osservare. Inoltre, mediante inchieste e ...
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GERALDO
Irene Scaravelli
Non conosciamo il luogo e la data della sua nascita; secondo Leone Marsicano era di origine tedesca. Fu monaco a Montecassino e venne ordinato arcivescovo di Siponto (Foggia) [...] Bisanzio, Costantino X Ducas, esso testimonia la consegna al monaco cassinese Anserico di un tratto di mare pescoso lungo la di nuovo il passaggio di un terzo della salina nelle mani dei monaci come corrispettivo di un'icona ornata d'oro e di un'altra ...
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GIGLI, Giovanni
Atis V. Antonovics
Nacque a Bruges probabilmente nel 1434, "ex honestis mercatoribus", secondo le parole di Pietro Griffi (Monaco, p. 318), da Carlo e da Camilla Cagnoli.
I Gigli erano [...] Fonti e Bibl.: I. Burchardus, Liber notarum, a cura di E. Celani, in Rer. Ital. Script., 2a ed., XXXII, 1, p. 370; M. Monaco, Il De officio collectoris in Regno Angliae di Pietro Griffi da Pisa (1469-1516), Roma 1973, pp. 214 s., 317-319 e ad indicem ...
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Nome di due santi, monaci basiliani in Calabria: 1. E. il giovane (Enna 825 circa - Tessalonica 903); due volte prigioniero dei Saraceni, monaco a Gerusalemme, poi in Calabria, fondò un monastero a Saline [...] chiamato da Leone IV il Filosofo; festa, 17 agosto. 2. E. lo speleota (Reggio di Calabria 865 circa - Melicuccà 960 circa); monaco (880), fu con un compagno, Arsenio, presso Capo d'Armi, poi nel chiostro fondato da E. il Giovane, infine in una grotta ...
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GRIMALDI, Giovanni Andrea
Filippo Crucitti
Nato verso il 1430, fu il terzogenito maschio di Nicola, signore di Antibes e Cagnes e governatore di Marsiglia, e di Cesarina Doria, dei marchesi di Oneglia.
Ebbe [...] di Nizza che il Principato non percepiva da nove anni.
Da settembre a dicembre del 1461 il G. resse il governo di Monaco, Mentone e Roccabruna in sostituzione del fratello, inviato alla corte di Parigi dal suo alleato Renato I, duca d'Angiò, conte di ...
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Titolo che in Etiopia precede il nome dei monaci. Isolato, nella forma abbreviata abun, viene usato per designare, per antonomasia, il metropolita (nel passato monaco copto designato dal patriarca copto [...] di Alessandria d’Egitto; dopo il 1948, monaco etiopico). ...
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monaco1
mònaco1 s. m. [dal lat. tardo monăchus, gr. μοναχός, der. di μόνος «solo, solitario»; i sign. del n. 2 con riferimento al colore; il sign. 3 forse perché l’elemento è solitario nel mezzo della capriata] (pl. -ci, ant. -chi). – 1. In...
monaco2
mònaco2 s. m. e f. [dal fr. monaco ‹monakò›, con riferimento al principato di Monaco]. – 1. s. m., invar. Moneta d’argento, e poi anche di rame, coniata nei sec. 17° e 18°, con impresso lo stemma del principato di Monaco. 2. s. f....