Cardinale, teologo e umanista (Trebisonda 1403 - Ravenna 1472), fattosi monaco basiliano nel 1423, cambiò in B. il nome battesimale di Basilio; fu al servizio di Giovanni VIII di Costantinopoli (1426) [...] e di Teodoro IIPorfirogenito; arcivescovo di Nicea nel 1437, partecipò al concilio di Ferrara-Firenze (1438-39) per l'unione della Chiesa greca con quella latina, in qualità di oratore principale dei Greci; ...
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BERARDO d'Orte
Alessandro Pratesi
Nato nel 1017, fu monaco e poi abate (primo di questo nome) dell'abbazia imperiale di Farfa, succeduto nel governo della comunità monastica a Suppone un mese dopo la [...] per molto tempo e si concluse solo dopo il 1073, dopo la morte dell'abate dei SS. Cosma e Damiano Odimondo, che era stato monaco farfense.
Verso la fine dell'estate del 1050 B. passò di nuovo le Alpi e raggiunse la corte dell'imperatore a Goslar: il ...
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Dauferio o Desiderio da Montecassino (n. 1027 - m. Montecassino 1087); di nobile famiglia beneventana, fu monaco di Cava dei Tirreni e poi di S. Sofia a Benevento, priore a Capua, abate di Montecassino [...] (dal 1058 fino alla morte); fu creato cardinale nel 1059. Preoccupato del suo monastero, fu arrendevole coi Normanni, così come con Enrico IV, a cui promise di farsi intermediario presso l'ostile Gregorio ...
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GUAIFERIO
Mariano Dell'Omo
Fonte primaria per ricerche biografiche sul monaco e letterato cassinese G. è la Historia Normannorum di Amato di Montecassino, conosciuta solo grazie a un volgarizzamento [...] è sfuggito finora nessuno di coloro che a lui si sono interessati. Durante il suo soggiorno a Salerno G. non fu monaco, nel senso più pieno della parola, cioè non appartenne ad alcuna comunità monastica benedettina e tanto meno ne fu l'abate. Oltre ...
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ALIGERNO
Tommaso Leccisotti
Napoletano di nascita, si era fatto monaco benedettino a S. Paolo di Roma, sotto l'abate Baldovino, già discepolo d'Oddone di Cluny.
La Destructio monasterii Farfensis (in [...] Benedetto e Petronace, egli può considerarsi terzo fondatore della badia, non solo perché curò il ritorno totale e definitivo dei monaci a Montecassino, ma anche perché riorganizzò l'abbazia sotto i vari aspetti, nel clima dei tempi. La sua opera fu ...
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GIOVANNI Climaco, Santo (o Scolastico, Sinaitico)
M. della Valle
Monaco, teologo e asceta, vissuto nel convento ai piedi del monte Sinai tra il 6° e il 7° secolo. Secondo la cronologia stabilita da Nau [...] 'epoca venne probabilmente creata l'immagine della scala a tutta pagina, posta di traverso al foglio, sulla quale salgono faticosamente i monaci: ai piedi di essa è effigiato G. nell'atto di esortare i suoi seguaci, in cima è il Cristo, meta ultima ...
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Prelato (Lenzfried 1816 - Spira 1876), studiò filologia e teologia a Monaco, dove fu successivamente (1841) prof. d'esegesi dell'Antico Testamento. Ordinato sacerdote nel 1839, undici anni dopo si fece [...] benedettino (1850) nell'abbazia di S. Bonifacio (Monaco), della quale fu abate. Non interruppe però la sua attività scientifica né l'insegnamento. Tra le sue opere principali si ricordano, Geschichte der biblischen Offenbarung (1850; 4a ed. 1876) e ...
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prātimokṣa Complesso delle 227 norme che regolano la vita del monaco buddhista, descritto in una sezione del Vinaya-piṭaka (➔ Trípiṭaka). ...
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Benedettino (n. forse a Tarragona 1445 circa - m. 1505 circa), monaco a Montserrat, accompagnò (1493) Colombo nella seconda spedizione, tornando però in Spagna l'anno successivo per dissensi con l'ammiraglio. [...] Fu il primo vicario apostolico delle terre americane ...
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Pronipote (n. 859 - m. Costanza 920) del vescovo Salomone I. Monaco (885), poco dopo cappellano del re Arnolfo, che lo fece abate di San Gallo (890); poi vescovo di Costanza (890-919). In qualità di cancelliere [...] (909-918) influenzò la politica del regno tedesco ...
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monaco1
mònaco1 s. m. [dal lat. tardo monăchus, gr. μοναχός, der. di μόνος «solo, solitario»; i sign. del n. 2 con riferimento al colore; il sign. 3 forse perché l’elemento è solitario nel mezzo della capriata] (pl. -ci, ant. -chi). – 1. In...
monaco2
mònaco2 s. m. e f. [dal fr. monaco ‹monakò›, con riferimento al principato di Monaco]. – 1. s. m., invar. Moneta d’argento, e poi anche di rame, coniata nei sec. 17° e 18°, con impresso lo stemma del principato di Monaco. 2. s. f....