BRASS, Italico
Anna Barricelli
Nacque a Gorizia il 14 die. 1870 da Michele e da Maria Happacher. Studiò per tre anni a Monaco di Baviera sotto la guida del pittore paesista Karl Raupp. Trasferitosi [...] poi a Parigi, studiò alla scuola di A. W. Bouguerau e J. P. Laurens per quattro anni. Nel 1893 debuttava al Salon di Parigi con l'opera Chioggiotti alla briscola (a Parigi partecipò anche alle mostre della ...
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CHIARADIA, Enrico
Aldo Rizzi
Nato a Caneva (Pordenone) il 9 novembre 1851 da Simone e Antonia Cordenonsi, venne orientato dal padre verso le discipline tecniche. Studiò a Monaco, a Vienna e a Milano, [...] laureandosi in ingegneria all'università di Padova. Ma la sua vocazione era la statuaria, particolarmente in auge a Roma, dove fioriva, sulla spinta delle commissioni degli organi politici e burocratici, ...
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GORI, Lamberto Cristiano
Serenella Rolfi
Nato a Livorno nel 1730, apprese l'arte della sca-gliola, nel corso del sesto decennio, e per la durata di sette anni, presso il monaco vallombrosano Enrico [...] 36) con il titolo Relazione dell'arte di lavorare in scagliola, di Lamberto Cristiano Gori allievo di Hugford Enrico monaco vallombrosano, in cui il G., avvertendo l'esigenza di tracciare una breve storia della tecnica, dall'antichità ai suoi ultimi ...
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APPIANI, Giuseppe
Roswitha Hespe
Nato presumibilmente nel 1701 a Porto presso Milano, fu notevole affrescatore. Si recò dalla Lombardia in Germania nella prima metà del sec. XVIII, fu a Monaco e in [...] Svizzera dove lavorò con un suo parente (forse suo fratello), lo stuccatore Francesco Appiani. Nel 1732 Giuseppe A. eseguì affreschi firmati nella residenza "Zur Schipf" a Herrliberg sul lago di Zurigo. ...
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GANO di Fazio (Gano da Siena)
Valerio Ascani
Non si conosce l'anno di nascita di questo scultore senese che, a lungo confuso con tale Galgano di Giovanni, architetto e monaco certosino (Thieme - Becker), [...] è documentato a Siena come abitante nel rione di Vallepiatta e contribuente del Comune tra il 1302 e il 1317 (Bacci). Nel Catasto del 1318 sono infatti nominate le figlie, eredi del maestro scomparso, ...
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LEONARDO di Simone
Manuela Gianandrea
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo maestro vetraio, tra i più attivi e richiesti della Toscana del tardo Trecento. La prima opera documentata [...] 1389 L. fu attivo a Prato, come testimonia la corrispondenza con il mercante pratese Francesco di Marco Datini che proprio al monaco vetraio commissionò l'occhio in vetro per la chiesa di S. Francesco (Mazzei, p. 390) e anticipò, per conto dell'Opera ...
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FRANCESCO da Conegliano
Rotraut Becker
La prima notizia sicura su di lui è l'anno del suo ingresso nell'Ordine cappuccino, il 1589. Resta sconosciuto il cognome, mentre la sua provenienza si ricava [...] per il convento di Landshut, fu opera del padre Matteo Lodron da Villa Lagarina.
Nel 1617-18 F. fu di nuovo guardiano a Monaco, nel 1619-20 a Innsbruck e nel 1620-21 a Salisburgo e nell'agosto 1621 a Würzburg, dove i cappuccini erano presenti dal ...
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DELLA VEDOVA, Pietro
Maria Flora Giubilei
Nacque a Rima in Valsesia (Rima - San Giuseppe, prov. di Vercelli) nel 1831 da Pietro e Maria Giovina. Il padre, stuccatore, lo inviò nella primavera del 1845 [...] . Per il disegno di figura gli fu maestro Schwanthaler. A proprie spese riuscì ad iscriversi all'accademia di belle arti di Monaco e per circa sei mesi frequentò la scuola di scultura del Windischmann, ma poi, terminati i fondi, dovette riprendere il ...
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BARELLI, Agostino
Adriano Peroni
Nato a Bologna nel 1627 da Giovan Battista, capomastro, fu architetto, particolarmente al servizio dell'Ordine dei teatini, del quale faceva parte il fratello Pellegrino, [...] ). La sua prima opera nota è la chiesa di S. Bartolomeo a Bologna, consacrata nel 1664. L'anno prima il B. èchiamato a Monaco di Baviera per la costruzione della chiesa dei teatini, S. Gaetano (l'assunzione ufficiale del B. è del 19 ott. 1662), e vi ...
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PARRINI, Sebastiano (detto Epifanio d’Alfiano)
Alessandra Baroni
– Non sono molte le notizie su questo incisore, meglio conosciuto con il nome di Epifanio d’Alfiano dal nome del piccolo paese piemontese [...] e collaboratore di Domenico Vito di Vallombrosa (di cui si hanno notizie per gli anni 1576-1588), altro monaco esperto nell’arte del bulino, conosciuto soprattutto per la collaborazione con Scipione Ammirato (1531-1601).
Quest'ultimo, stabilitosi ...
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monaco1
mònaco1 s. m. [dal lat. tardo monăchus, gr. μοναχός, der. di μόνος «solo, solitario»; i sign. del n. 2 con riferimento al colore; il sign. 3 forse perché l’elemento è solitario nel mezzo della capriata] (pl. -ci, ant. -chi). – 1. In...
monaco2
mònaco2 s. m. e f. [dal fr. monaco ‹monakò›, con riferimento al principato di Monaco]. – 1. s. m., invar. Moneta d’argento, e poi anche di rame, coniata nei sec. 17° e 18°, con impresso lo stemma del principato di Monaco. 2. s. f....