LONDRA
J. Backhouse
(lat. Londinium; ingl. London; Londonia nei docc. medievali)
Città dell'Inghilterra meridionale, capitale del Regno Unito, posta a km. 90 ca. dalla costa. La città di L. venne fondata [...] 11°; St Martin-le-Grand, anch'essa con cripta; il vasto priorato cluniacense a Bermondsey, a S del fiume, voluto da re Guglielmo II il sia ai pittori di corte sia a Matthew Paris, il monaco cronista e artista di St Albans. Un esempio analogo, frutto ...
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BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] il sacro, attraverso i fasti della civiltà liturgica cluniacense. Affianca il papato in quella riforma della . Crisogono und Montecassino, AM 2, 1984, pp. 57-66; R. Grégoire, Il monaco dal X al XII secolo: uomo di civiltà e di cultura?, in R. Oursel, ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] capitolare, parlatorium, sala dei monaci, dispensarium, cucine, refettorio e ala dei conversi), divenuta nel tempo canonica a tutta l'architettura abbaziale dell'Ordine con pochissime deroghe.Rispetto al c. cluniacense, la formulazione cistercense si ...
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PIEMONTE
M.L. Gavazzoli Tomea
(Pedemontium, Pedemontis, Piemont nei docc. medievali)
Regione dell'Italia settentrionale i cui confini amministrativi odierni, che corrispondono per grandi linee a quelli [...] Carità, 1994). Il cantiere di S. Fede, probabilmente cluniacense, segna in realtà il recupero di un autonomo statuto 1986, pp. 5-19; C. Bertelli, Miniatura e pittura. Dal monaco al professionista, in Dall'eremo al cenobio. La civiltà monastica in ...
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CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] dittico di Probiano (Berlino, Staatsbibl.), l'Ascensione di Monaco (Monaco, Bayer. Nationalmus.) e l'avorio Trivulzio con le Pie presupposti. Allo spirito della riforma, a opera del vescovo cluniacense Gerardo, poi papa Nicola II (1058-1061), per es ...
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Altavilla
M. Falla Castelfranchi
M. Andaloro
Famiglia normanna di feudatari di Haute-ville-le-Guichard (od. dip. della Manche). Il primo A. di cui si hanno notizie è Tancredi (sec. 10°-11°); alcuni [...] è vero che il progetto reca la firma di Gregorio VII, già monaco a Cluny, e del suo alleato Roberto il Guiscardo (Ciotta, 1983 alla chiesa abbaziale di Sant'Eufemia, il coro cluniacense (Occhiato, 1978a), elemento trasmesso a un notevole gruppo ...
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BOBBIO
S. Lomartire
(lat. Bobium)
Comune in prov. di Piacenza, sulla sponda sinistra del fiume Trebbia. Nella zona sono attestati insediamenti già nel Paleolitico e nell'età del Bronzo; ne sono prova [...] del sec. 11° su esperienze di ambito cluniacense e nordico: la traduzione si concretizza in nr. 69), riportanti una raffigurazione allegorica e la consegna di una pergamena a un monaco da parte di un sovrano (Segre Montel, 1982, pp. 69-72).A partire ...
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TETTO
A. Peroni
Copertura di un edificio in quanto protezione superiore esterna dalle intemperie. Nelle forme più complesse il t. può comunemente essere inteso come autonomo elemento strutturale, equivalente [...] sec. 16°, ma forse conservando una caratteristica emergenza del monaco di ciascuna capriata al di sopra della linea di colmo sono segnalate in proposito le coperture della chiesa monastica cluniacense di San Salvatore a Capo di Ponte in Valcamonica, ...
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ALBERICO di Roma
Girolamo Arnaldi
Nato da Alberico di Spoleto e da Marozia, figlia di Teofilatto "senator Romanorum" e della senatrice Teodora, A. è generalmente menzionato come Alberico II, ma tale [...] in seguito come la caratteristica basilare della riforma cluniacense, cioè a dire la tendenza a riunire monasteri riformati come punti d'appoggio della sua costruzione politica. Il monaco Benedetto, che non fa nemmeno il nome di Oddone, attribuisce ...
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ANSELMO da Baggio, santo
Cinzio Violante
Apparteneva alla famiglia da Baggio, che aveva il capitanato della pieve di Cesano Boscone, ed era nipote di quell'Anselmo (I) che era stato vescovo di Lucca [...] il desiderio di essere sepolto nel monastero di San Benedetto di Polirone, che apparteneva all'obbedienza cluniacense, nella quale egli stesso era entrato come monaco. Ma, subito dopo la sua morte, intervenne Bonizone di Sutri, che soltanto il giorno ...
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cluniacense
cluniacènse (o cluniacése) agg. e s. m. [dal lat. mediev. cluniacensis, dal nome di Cluniacum, città della Francia centr. (l’odierna Cluny)]. – Relativo o appartenente alla congregazione di monaci benedettini istituita nel 910...