GUGLIELMO da Volpiano (Guglielmo di Digione), santo
Nicolangelo D'Acunto
Simona Moretti
Nacque all'inizio dell'estate del 962 nel castello di San Giulio sul lago d'Orta.
L'appellativo da Volpiano deriva [...] , oltre (e forse più) che dal suo presunto desiderio di abbracciare una forma di monachesimo indipendente dalle autorità diocesane come quello cluniacense, dovette essere dettato dalle relazioni parentali che egli aveva, per parte materna, con Ottone ...
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GUGLIELMO da Vercelli, santo
Giancarlo Andenna
Non si conoscono né la data né il luogo di nascita, né la famiglia da cui G. ebbe origine; tuttavia, poiché le fonti medievali lo designano sempre con [...] s. G. da V. di fronte a quella cluniacense, in Spiritualità cluniacense.Atti del II Convegno del Centro di studi sulla pp. 683-688; F. Panarelli, Dal Gargano alla Toscana: il monachesimo riformato latino dei Pulsanesi (secoli XII-XIV), Roma 1997, pp. ...
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GIOVANNI di Salerno
Carlo Albarello
Monaco vissuto nel sec. X, G. fu discepolo di Oddone, secondo abate di Cluny, del quale scrisse la Vita su richiesta di una comunità monastica di Salerno, poco dopo [...] poi in 939 (Arnaldi, p. 21).
Prima del soggiorno cluniacense, la formazione di G. avvenne a Roma sotto la guida Evo e Archivio Muratoriano, LXXI (1959), pp. 19-37; G. Penco, Storia del monachesimo in Italia, II, Roma 1968, pp. 38, 62; M.L. Fini, L ...
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GIOVANNI da Parma, santo
Luigi Canetti
Nulla di certo sappiamo sulle origini familiari e la data di nascita di questo personaggio, fiorito a Parma nella seconda metà del X secolo, di origine probabilmente [...] G., un testo-programma ispirato forse alle consuetudini cluniacensi, nel quale non va ravvisata una vera e e monasteri in Italia centro-settentrionale (1049-1085), in Il monachesimo e la riforma ecclesiastica (1049-1122), Milano 1971, pp. 437 ...
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MANSONE
Valeria Beolchini
Membro della dinastia capuana in quanto consobrinus, cioè cugino per parte materna, del principe di Capua Pandolfo (I), alla morte dell'abate Aligerno, avvenuta secondo la [...] infatti differire da quella del suo predecessore e riformatore cluniacense Aligerno. Se vi è motivo di stupore quindi G. Falco, Voci cassinesi nell'Alto Medioevo, in Il monachesimo nell'Alto Medioevo e la formazione della civiltà occidentale. Atti ...
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GIOVANNI
Irene Scaravelli
Fu vescovo di Arezzo dall'868. Il nome del padre, Trasone, è noto attraverso un documento dell'877 con cui G. faceva donazione al monastero di Farfa di alcuni beni lasciatigli [...] sembra aver avuto un interesse vivo per il monachesimo. Era certamente informato delle tradizioni monastiche celtiche, per costruirvi un monastero. La fondazione di Bagno prefigura quella cluniacense: l'abbazia, sottoposta a G. per la durata della ...
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