BERNARDO Parenzano (Parentino)
Maria Maddalena Palmeggiano
Lorenzo da Parenzo, in religione Bemardo, nacque intorno al 1437.
Fu monaco agostiniano. Nella sua opera di pittore è evidente una notevole [...] molteplicità d'interessi che abbracciano il mondo mantegnesco e quello nordico, nonché gli ambienti pittorici veronese e ferrarese, lombardo e senese.
G. Fiocco (in Thieme-Becker) avanza l'ipotesi ch'eghi fosse figlio di un Giovanni Parentino ...
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MARAINI, Fosco
Domenico De Martino
Nacque a Firenze, il 15 nov. 1912, da Antonio, affermato scultore, e da Yoi Pawlowska Crosse, inglese di origine polacca, vissuta da bambina in Ungheria, scrittrice [...] .
Fin dal bilinguismo familiare, già nella prima infanzia, l'esistenza del M. fu caratterizzata da una molteplicità di abitudini, tradizioni, orizzonti culturali anche in marcato contrasto ("in famiglia le differenze prevalevano sulle somiglianze ...
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MANTELLI, Emilio
Rosalba Dinoia
Nacque a Genova il 17 febbr. 1884 da Giuseppe, fornaio. Da bambino il M. si stabilì a La Spezia con la famiglia, ma già tra il 1901 e il 1904, rinunciando all'attività [...] non un breve cenno di cronaca del 1923, che riporta: "lavorò con ansia e con febbre; studiò e rese la Senna nella molteplicità dei suoi aspetti, vendette i suoi quadri per poco a un negoziante che li rivendeva per molto. E patì fame e freddo" (Luzzi ...
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FRANCESCO di Simone da Santacroce
Sonia Bozzi
Nato a Santa Croce (oggi frazione di San Pellegrino Terme) nel Bergamasco tra il 1470 e il 1475, è il più anziano rappresentante della comunità di pittori [...] . lavorò spesso con Francesco Rizzo e quest'ultimo continuò ad ispirarsi al maestro anche nelle sue opere mature. Questa molteplicità di fattori ha determinato forti dubbi attributivi intorno alla gran parte delle opere uscite dalla prima bottega dei ...
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MAGNASCO, Stefano
Fausta Franchini Guelfi
Figlio di Lorenzo e di Pellegrina, di cui s'ignora il casato, nacque a Genova molto probabilmente nel 1635. Non è emersa finora documentazione sulle date di [...] , invece, lo studio del M. sui testi della pittura genovese dal secondo al quinto decennio del secolo.
A questa molteplicità di suggestioni elaborate negli anni della formazione, si aggiungono, probabilmente negli anni compresi fra il 1655-56 e il ...
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DE MARCHIS, Domenico, detto il Tempestino
Olivier Michel
Figlio del fiorentino Federico Marchis (o Marchi), nacque a Roma il 23 ott. 1646; per parte di madre era fratellastro di Lucia De Rossi, che [...] .
I quadri che risultano lasciati dal D. alla sua morte mostrano con evidenza la sua preferenza per i paesaggi ma anche la molteplicità dei suoi interessi: fra essi si trovano nature morte di frutti, di fiori, di strumenti musicali, ma le figure che ...
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GATTI, Girolamo
Paolo Di Paola
Nacque a Bologna nel 1662, in una famiglia di modeste condizioni (Zanotti, p. 339). In un primo momento si dedicò allo studio del violino passando, in seguito, a quello [...] di una composizione complessa nella quale, alla compostezza e solennità della Trinità, lontana nel cielo, fa da contrappunto la molteplicità dei gesti e delle pose dei santi che mediano le preghiere e le suppliche dei donatori.
Secondo Roli, al ...
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DEL ROSSO (Rossi), Giuseppe
Mario Bencivenni
Figlio dell'architetto fiorentino Zanobi e della pittrice pratese Francesca Stradetti, nacque a Roma il 16 maggio 1760. Trasferitosi con la famiglia a Firenze [...] letteraria, il D. si impegnò in alcune opere di un certo interesse, nelle quali si espresse attraverso una molteplicità di registri propri degli indirizzi più significativi dell'architettura della fine del sec. XVIII.
A Firenze nel 1792 realizzò ...
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CECCHELLI, Carlo
Pasquale Testini
Nacque in Roma il 13 ott. 1893 da Sante e da Matilde Manzione. Compiuto il corso di studi medi s'iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell'università di Roma. Chiamato [...] da V. Grassi, e nel 1932 del comitato direttivo dell'Archivio della Società romana di storia patria.
Una molteplicità d'interessi, solo apparentemente frantumati in settori di ricerca ora generali ora specifici (arte cristiana antica, arte barbarica ...
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MANTEGAZZA
Vito Zani
Famiglia di artisti milanesi prevalentemente attestati nella seconda metà del Quattrocento a Pavia e Milano. Il gruppo familiare meglio noto dai documenti è quello composto da quattro [...] al 1466 nella parziale documentazione del chiostro grande, i cui lavori continuarono almeno fino al 1472 (Bernstein).
La molteplicità di tecniche scultoree praticate nella bottega dei due fratelli è testimoniata anche dai contratti con cui, tra il ...
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molteplicita
molteplicità (non com. moltiplicità; ant. multiplicità) s. f. [dal lat. tardo multiplicĭtas -atis]. – 1. Il fatto di essere molteplice o, più spesso, di essere molteplici (cioè più d’uno e di vario genere o aspetto): m. di interessi...
-plo
[ricavato dal lat. duplus, triplus, ecc., forme equivalenti alle più com. duplex, triplex, ecc.; cfr. gr. διπλοῦς, τριπλοῦς, ecc.]. – Secondo elemento, atono, che serve a formare aggettivi moltiplicativi: triplo, quadruplo, quintuplo,...