Filosofo (Roma 480 circa - Pavia 526 o, secondo la tradizione, 524), della nobile famiglia degli Anici. Presto s'occupò di studî, meritando nel 505 le lodi di Cassiodoro. Giovanissimo, fu questore e patrizio, [...] in termini di partecipazione: Dio come forma essendi, distinzione tra creatore (esse, uno e bene) e creatura (id quod est, molteplice), ecc. n Larghissima, come si è accennato, l'influenza di B. nel Medioevo, che lo venerò quale santo martire: sia ...
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Anatomia
In biologia e in anatomia, materia organica e organo che presentano aspetto omogeneo e limiti ben definiti. S. bianca e s. grigia Le due componenti fondamentali del sistema nervoso centrale, così [...] Con il criticismo kantiano la s. diventa una delle categorie trascendentali dell’intelletto che concorre all’unificazione del molteplice sensibile in un’esperienza possibile, e viene ad assumere così il valore di una funzione soggettiva del conoscere ...
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Branca della filosofia che, tradizionalmente, mira a individuare la natura ultima e assoluta della realtà al di là delle sue determinazioni relative, oggetto delle scienze particolari.
Origine e impiego [...] realtà empirica è tuttavia opera della scuola eleatica che, con Parmenide, contrappone il puro e unico ente alla varietà molteplice e transeunte delle cose sensibili. D’allora in poi il problema metafisico finisce per identificarsi con il problema ...
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Filosofo (Figline Valdarno 1433 - Careggi 1499). Autore di un ampio lavoro di traduzione e di commento dell'opera di Platone, di Plotino e degli scritti ermetici, fece conoscere alla cultura europea un [...] della bellezza: la bellezza diviene manifestazione di Dio nel mondo, l'amore il nesso dell'universo, e il rapporto uno-molteplice si scandisce secondo i temi della bellezza, dell'amore, della dilettazione (di qui una gamma vastissima di motivi svolti ...
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LAGALLA, Giulio Cesare
Cesare Preti
Ultimo di tre figli, nacque nel 1571 a Padula, nel Salernitano, da Roberto, alto funzionario della burocrazia vicereale, e Vittoria Rosa. Ancora bambino, perdette [...] tomistica sulla questione dell'anima umana, secondo le quali l'anima intellettiva è forma informans del corpo ed è molteplice, accetta quelle di Alessandro di Afrodisia a proposito dell'animazione dei cieli, ritenendo che non abbiano l'intelligenza ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] invece adottati nel Periphyseon; la divisione presiedeva alla discesa dall'unità alla molteplicità e la resoluzione al ritorno del molteplice all'uno. Si è detto che le quattro vie della dialettica erano ritrovate da Giovanni Scoto nelle sue fonti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Pico della Mirandola
Nicoletta Tirinnanzi
Tesa in un breve arco di tempo, la vicenda di Pico sembra innervata sullo scarto tra l’originaria esaltazione della libertà umana e la tensione religiosa [...] diritto di rivendicare ciò che è suo o di rispondere a un’offesa o da altri motivi (p. 441).
I destini molteplici discendono dal segreto pulsare delle passioni, secondo un movimento che non assume mai termini fissi: nella lettura di Pico, guerra e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La magia naturale
Vittoria Perrone Compagni
Definizione di magia naturale
Con Giordano Bruno (1548-1600), o poco dopo, sembra chiudersi per sempre la grande stagione della magia naturale, «contemplazion [...] come una descrizione, dal punto di vista del discorso umano, del rapporto tra essere assoluto ed essere contratto, tra Uno e molteplice, tra il principio dell’essere e i suoi ‘volti’ («quel tutto che si vede di differenza negli corpi, […] non è altro ...
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Il neoplatonismo
Sviluppi filosofici nel pensiero pagano fra III e IV secolo
Elena Gritti
La vita di Costantino coincide con il momento in cui la filosofia greca, dominata dal neoplatonismo, conosce [...] fra alternative dicotomiche oppure in relazione agli elementi da cui si potrebbe ricavare lo σκοπός. Questo deve essere: unico e non molteplice, per analogia sia con l’unico Principio del reale sia con il Bene quale unico fine a cui mira ogni essere ...
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Secolarizzazione
Langdon Gilkey
di Langdon Gilkey
Secolarizzazione
sommario: 1. Introduzione. 2. Genesi, natura e sviluppo dello ‛spirito secolare'. 3. La crisi: contraddizioni nella cultura secolare, [...] la relazione tra l'una e l'altro. Nel naturalismo l'universo circostante è mera ‛natura', fertile e infinitamente molteplice ma cieca e priva di finalità, ‛natura' che possiamo rappresentarci unicamente in chiave scientifica. Di conseguenza mentre la ...
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molteplice
moltéplice (letter. moltìplice, ant. multìplice) agg. [dal lat. multĭplex -plĭcis, comp. di multus «molto» e tema di plicare «piegare»]. – Che si compone di più parti o elementi, non necessariamente uguali (contrapp. a semplice...
semplice1
sémplice1 (ant. sìmplice) agg. [lat. sĭmplex sĭmplĭcis, comp. della radice *sem- «uno, uno solo» (cfr. semel) e di una radice *plek- presente in plectĕre «allacciare», plicare «piegare» (cfr. duplice, triplice, ... molteplice)]....