Intelligenza
Domenico Parisi
Introduzione
Il contributo che la scienza, e in particolare le scienze sociali, ha dato alla comprensione del fenomeno dell'intelligenza è difficile da valutare e, in un [...] sui test di intelligenza riguarda la natura stessa dell'intelligenza, almeno per quanto concerne il suo carattere unitario o molteplice. I test di intelligenza sono strumenti di misura molto sofisticati dal punto di vista statistico. Un aspetto dell ...
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Sommario di pedagogia come scienza filosofica
Davide Spanio
Pedagogia come filosofia
Il Sommario di pedagogia come scienza filosofica (d’ora in poi Sommario), pubblicato in due volumi, tra il 1913 e [...] come all’apparire del vero, dovevano anch’essi tradursi nella trama ideale in cui era l’Io a palesarsi, unificando il molteplice nel concetto di sé («conceptus sui»). Non vi era insomma concetto che, ritraendo il vero, non fosse il «concetto che lo ...
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CASELLA, Alfredo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Torino il 25 luglio 1883 da Carlo e Maria Bordino. Negli anni trascorsi nella città natale (fino al 1896) non frequentò, neanche saltuariamente, scuole o [...] e per quanto di meglio (e non solo di nuovo) veniva prodotto da ogni scuola e da ogni ambiente.
Per questa sua molteplice e "vulcanica" attività (come la definì Malipiero) gli vennero conferite, in un lungo arco di tempo, numerose onorificenze: il 12 ...
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Costantino nella storiografia francese del Novecento: Marrou e Pietri
Jean-Marie Salamito
Maestro e discepolo
Henri-Irénée Marrou fu incontestabilmente uno dei maggiori storici europei dello scorso [...] . La prima di queste distinzioni percorre tutto l’articolo che così oppone il dibattito storiografico ai clichés, «la realtà molteplice e complessa» a una «specie di archetipo», le «povere certezze dello storico» ai «pregiudizi della polemica»46. Le ...
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Croce, Gentile e la ‘scoperta’ di Hegel
Giovanni Bonacina
La cornice della ‘scoperta’ crociana e gentiliana di Hegel
Con il termine risurrezione, Gentile volle segnalare nel 1904 – sulla rivista allora [...] di aver dissolto, grazie al procedimento negativo della sua dialettica, le principali coppie concettuali (essenza e apparenza, molteplice e uno, fenomeno e forza ecc.) intorno alle quali i suoi predecessori si erano invano affaticati, incapaci di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Capograssi
Fulvio Tessitore
Quella di Giuseppe Capograssi è una delle forme più originali e autonome della filosofia contemporanea italiana, e non solo italiana, elaborata con desta partecipazione [...] del mondo moderno? Significa adeguare la vita del mondo alla vita di Dio, conciliare l’autonomia e il movimento, molteplice e infinito, del reale con l’immobilità eterna del panteismo. Che cosa di più grandioso che conciliare ciò che appare ...
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Istituzioni
Mariuccia Salvati
Loredana Sciolla
La parola chiave di questo volume è Istituzioni, vale a dire che in queste pagine il lemma regione è declinato a partire dal suo significato di attore [...] Mezzogiorno sono su livelli pari alle regioni portoghesi e greche, e a molte dell’Est.
La natura complessa e molteplice dell’identità nazionale, tipica peraltro dei moderni Stati-nazione, nel suo rapporto con la rivitalizzazione del regionalismo e ...
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Rosmini e Gioberti
Luciano Malusa
Una tesi di laurea che è ben più di uno scritto giovanile
Quando, come allievo della Scuola Normale, si avviò a concludere i suoi studi presso la facoltà di Filosofia [...] via accettava, attraverso il Rosmini, da Kant; fondandola su quell’unità indissolubile di identico e di diverso, di uno e molteplice, di universale e di particolare, di necessario e di contingente, nella quale è la vita e la spiegazione del pensiero ...
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DE FELICE, Renzo
Emilio Gentile
Nacque l’8 aprile 1929 a Rieti, figlio unico di Vittorio e Giuseppina Bonelli. La madre era originaria di San Marino, il padre, un funzionario delle dogane, era stato [...] sua pienezza ideale e politica, e alla fin fine storica (in un contesto degno del nome) la realtà effettuale e molteplice del fascismo anche solo italiano» (L’interpretazione del fascismo nell’Italia postfascista, in Critica marxista, 1966, n. 5-6 ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] delle cose ecclesiastiche miglior rimedio che i collegi della Compagnia" (Nadal, Epistolae, II, p. 655).
Nella sua intensa e molteplice attività, il C. si interessò anche a un ardito progetto concepito da un cittadino di Leopoli di origine fiorentina ...
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molteplice
moltéplice (letter. moltìplice, ant. multìplice) agg. [dal lat. multĭplex -plĭcis, comp. di multus «molto» e tema di plicare «piegare»]. – Che si compone di più parti o elementi, non necessariamente uguali (contrapp. a semplice...
semplice1
sémplice1 (ant. sìmplice) agg. [lat. sĭmplex sĭmplĭcis, comp. della radice *sem- «uno, uno solo» (cfr. semel) e di una radice *plek- presente in plectĕre «allacciare», plicare «piegare» (cfr. duplice, triplice, ... molteplice)]....