uno
Termine utilizzato (sia come sostantivo sia come aggettivo) in ambito logico per classificare l’elemento di un insieme o di una classe qualsiasi; in relazione alla serie dei numeri naturali, per [...] framm. 8; Eraclito, framm. 50 Diels-Kranz) la nozione di u. (ἕν) viene tematizzata sullo sfondo dell’u.-tutto, da cui il molteplice nasce e in cui si risolve. Pitagora estende invece il concetto di μονάς a un ambito che si può definire metafisico in ...
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Filosofo e mistico indiano, vissuto fra il 10º e l'11º sec. Di famiglia brahmana del Kashmir, fu il sistematore e uno dei più alti rappresentanti della scuola sivaita della Pratyabhijñā ("riconoscimento"), [...] , che non è altro che una sua emanazione; la liberazione consiste appunto nel "riconoscimento" di tale inscindibile unità del molteplice con l'io e perciò con Śiva, e quindi nel riconoscimento della assoluta libertà e autonomia (svātantrya) in virtù ...
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LITTMANN, Enno
Semitista, nato a Oldenburg il 16 settembre 1875. Professore a Princeton, poi a Strasburgo, Gottinga, Bonn, Tubinga, il L. ha largamente partecipato all'orientalismo militante, prendendo [...] parte a missioni archeologiche in Siria e in Etiopia.
La sua attività, varia e molteplice, abbraccia quasi per intero il campo degli studî semitici, con preferenza per l'etiopico (specialmente la grandiosa Die deutsche Aksum-Expedition, Lipsia 1913, ...
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materia/forma
Distinzione utilizzata in un preciso senso gnoseologico (a parte l’uso che ne ha sempre fatto la speculazione metafisica: ➔ materia) da J.H. Lambert e Tetens, e sviluppata da Kant, nel [...] sensibile) e intelletto (categorie come funzioni attive del soggetto nell’unificazione del molteplice). La coppia di concetti viene mantenuta nei successivi sviluppi della filosofia idealistica (Fichte, Hegel) pur respingendosi le implicazioni ...
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Prete genovese, nato nel 1798, morto nel 1886. Discepolo e collaboratore del padre Ottavio Assarotti (v.) gli successe nel 1829 nella direzione dell'Istituto dei sordomuti in Genova, e in tale carica rimase [...] fino alla morte. La sua lunga e molteplice attività diede all'Istituto un forte incremento didattico ed economico.
Nella sua giovinezza conobbe e praticò alcuni campioni del giansenismo ligure quali l'ab. Eustachio Degola (v.) e l'ab. Desclazi, ...
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Principe di Moldavia e storico, nato il 26 ottobre 1674, morto il 21 agosto 1723 in Russia. Figlio di Costantino C. principe di Moldavia dal 1683 al 1693, diede sin da giovane brillanti prove d'ingegno [...] molteplice e vivace, e si rivelò con gli anni tipico esempio di erudizione enciclopedica settecentesca. Studiò filosofia, matematica, musica, con varî illustri maestri stranieri, fra i quali primeggia E. Cacavela, poliglotta famoso, compositore di ...
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Scrittore tedesco (Breslavia 1823 - Lipsia 1909). Cominciò come poeta di dichiarati sentimenti liberali (Lieder der Gegenwart, 1842; Zensurflüchtlinge, 1843), passò quindi al teatro prediligendo temi storici [...] gli altri scrisse un Ulrich von Hutten, 1848, e un Maximilian Robespierre, 1849). Impegnato in seguito in una molteplice attività pubblicistica, diede alle stampe varie raccolte di liriche, drammi, commedie (fra cui ottenne molto successo Pitt und ...
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Filosofo greco (n. Licopoli, Egitto, 203-206 - m. in Campania 269-270), massimo rappresentante del neoplatonismo antico. P. è autore delle Enneadi, cioè di sei gruppi di nove scritti ciascuno, raccolti [...] le formulazioni più tarde del pensiero platonico e sviluppa l'idea della discesa graduale dal divino al mondano, dall'Uno al molteplice.
Vita
Fonte principale per la sua biografia è la Vita che di lui scrisse il suo scolaro Porfirio; altri elementi ...
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multi-
[dal lat. mŭlti-, forma compositiva dell’agg. mŭltus «molto», già usato come primo elemento compositivo di sostantivi e aggettivi]. – Confisso ancora oggi impiegato in parole di origine dotta [...] e nella formazione di termini tecnico-scientifici e di parole nuove, con il valore semantico di «molteplice», «di molti», «costituito da un gran numero», «relativo a molti». Quando il confisso è usato in combinazione con sostantivi può formare ...
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Grecista e letterato inglese, nato il 10 gennaio 1654, morto il 3 agosto 1712. Umanista più che filologo, di larghissime letture ma di non troppo acuta e precisa dottrina, pubblicò edizioni di Euripide [...] (1694), di Anacreonte (1705), di Omero (1710). Da ricordarsi inoltre, della sua molteplice e disordinata attività, una parafrasi poetica della storia biblica di Ester in greco, lingua che affermava per lui più facile del latino e dell'inglese stesso, ...
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molteplice
moltéplice (letter. moltìplice, ant. multìplice) agg. [dal lat. multĭplex -plĭcis, comp. di multus «molto» e tema di plicare «piegare»]. – Che si compone di più parti o elementi, non necessariamente uguali (contrapp. a semplice...
semplice1
sémplice1 (ant. sìmplice) agg. [lat. sĭmplex sĭmplĭcis, comp. della radice *sem- «uno, uno solo» (cfr. semel) e di una radice *plek- presente in plectĕre «allacciare», plicare «piegare» (cfr. duplice, triplice, ... molteplice)]....