Acidi risultanti dall’unione di due o più molecole di acido con eliminazione di acqua. A seconda che le molecole che si uniscono siano fra loro uguali o diverse si distinguono isopoliacidi ed eteropoliacidi. [...] I p. trovano impiego come reattivi precipitanti in chimica analitica, nella preparazione di pigmenti, di catalizzatori, nel recupero di metalli pesanti (per es., molibdeno, tungsteno, uranio). ...
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masurio
masùrio [Lat. scient. masurium, dal nome dei laghi Masuri, nella Prussia Orientale] [CHF] Nome dato da W. Noddack e I. Tacke all'elemento chimico di numero atomico 43 che essi credettero di aver [...] in alcuni minerali; tale elemento, la cui esistenza naturale è dubbia, fu ottenuto artificialmente nel 1937 da C. Perrier ed E. Segrè bombardando molibdeno con neutroni e fu chiamato, a causa della sua origine, tecneto, nome che tuttora mantiene. ...
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legato
legato [agg. Part. pass. di legare, dal lat. ligare] [CHF] Di materiale metallico in lega con altri; per es., lamierini di ferro l. per lamierini di ferro in lega con piccole percentuali di silicio, [...] [FTC] [FSD] Acciaio l.: acciaio al quale sono stati aggiunti in quantità variabile elementi particolari (nichel, cromo, molibdeno, vanadio, tungsteno, silicio, ecc.) allo scopo di ottenere proprietà meccaniche, chimiche e fisiche, che non è possibile ...
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Reazione chimica con la quale si addizionano atomi di idrogeno a una molecola di un composto. È un caso particolare di riduzione e avviene nella quasi totalità dei casi per addizione dell’idrogeno a doppi [...] catalizzatore (a base di nichel, platino, palladio, ossidi misti di cromo e di rame, solfuri di tungsteno e di molibdeno). Le reazioni di i. si suddividono, secondo un criterio di classificazione ormai tradizionale, in tre categorie: a) Riduzione di ...
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Complesso enzimatico responsabile del processo di fissazione dell’azoto. La n. è presente nei batteri azotofissatori (Azotobacter e Clostridium), nei cianobatteri e nei batteri simbionti (Rhizobium). È [...] 220.000) è un tetramero composto da 4 catene polipeptidiche ognuna contenente un gruppo Fe4S4, uno FeS e 2 atomi di molibdeno. La componente II, chiamata Fe-proteina (peso molecolare 55.000) è un dimero formato da 2 subunità con l’unico gruppo ...
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Emissione di ioni, positivi o negativi, dalla superficie di corpi ad alta temperatura, detta anche effetto Edison. Il fenomeno fu scoperto da T.A. Edison nel 1883 e chiarito da O.W. Richardson intorno [...] ioni di impurezze emessi anche a temperature inferiori, vengono emessi ioni del metallo stesso (per es., 2300 K per il molibdeno, 2500 K per il tungsteno), a riprova dell’esistenza di un lavoro di estrazione ionica. È da osservare che l’emissione ...
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Nome (da quello dei Laghi Masuri) dato da W. Noddack e I. Tacke a un elemento chimico che essi nel 1925 credettero di individuare in alcuni minerali e al quale attribuirono il numero atomico 43. Il riconoscimento [...] non è stato, però, confermato; l’elemento di numero atomico 43, di cui è assai dubbia l’esistenza in natura, fu ottenuto da C. Perrier e da E. Segré nel 1937 per bombardamento del molibdeno con neutroni e fu chiamato, tecneto o tecnezio. ...
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tecnezio Elemento chimico di numero atomico 43, simbolo Tc: è stato il primo elemento prodotto in laboratorio con mezzi artificiali (di qui il nome). Il numero di massa del suo isotopo più facilmente ottenibile [...] quelli con numero di massa 97, 98, 99. Quest’ultimo si può ottenere in quantità relativamente grandi sia irradiando molibdeno in un reattore nucleare, sia come prodotto di fissione dell’uranio; ha un periodo di dimezzamento radioattivo di circa 2 ...
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Lega ferro-carbonio di solidificazione eutettica, con tenore in carbonio tra 1,9 e 6,5%.
Generalità
La g. è prodotta in genere per riduzione dei minerali di ferro all’altoforno, soprattutto per fabbricazione [...] la resistenza all’ossidazione a alta temperatura, mentre già l’1% esalta la tenuta a caldo sotto i 700 °C. Anche il molibdeno stabilizza Fe3C, ma meno del cromo; con nichel o con rame e nichel rallenta la formazione di perlite e fornisce getti con ...
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(o aldeide formica) Il primo termine delle aldeidi alifatiche avente formula HCOH. È un gas incolore di odore pungente che condensa a −19°C, solubile in acqua, alcol ed etere. Provoca forti irritazioni [...] viene prodotta per ossidazione in fase gassosa del metanolo in presenza di catalizzatori solidi a base di ferro e molibdeno. Impiegata su larga scala per la preparazione di importanti categorie di resine, quali i fenoplasti, gli amminoplasti e le ...
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molibdeno
molibdèno s. m. [lat. scient. Molybdenum, dal lat. class. molybdaena «piombaggine», gr. μολύβδαινα, der. di μόλυβδος «piombo», così detto perché il suo principale minerale, la molibdenite, ha il potere, come il piombo, di segnare...
molibdenite
s. f. [der. di molibdeno, col suff. mineralogico -ite]. – Minerale esagonale, solfuro di molibdeno, a lucentezza metallica e color grigio piombo con riflessi azzurri, tenero e untuoso al tatto (per cui viene usato anche come lubrificante...