Uomo di stato e letterato turco (Costantinopoli 1823 - Rumeli Hisar, Costantinopoli, 1891). Fu diplomatico, ambasciatore a Parigi e vali (prefetto) di Brussa. Delle sue opere scientifiche, la più importante [...] è un lessico ragionato del turco (Lahge-i othmani). Tradusse, adattandole all'ambiente turco, molte commedie di Molière. ...
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Letterato e filologo (Digione 1772 - Parigi 1825). Dopo aver composto alcune mediocri tragedie (Hécuba, 1792; La conjuration de Pison, 1796; Laurent de Médicis, 1799; ecc.), occupò alte cariche presso [...] 1802) e delle novelle di Cervantes, curò la pubblicazione della Grammaire de Port-Royal (1803) e delle opere di La Harpe, Racine, Molière. Gli si devono inoltre il Répertoire du théâtre français (1a ed. 1803-04; 2a, 33 voll., 1807-19) e la Collection ...
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Scrittore francese (Parigi 1740 - ivi 1814); di idee novatrici, fantastico e insieme curioso della realtà immediata, fu autore di un'opera assai originale (L'an 2440, rêve s'il en fut jamais, 1771; 1a [...] (2 voll., 1781) e Le nouveau Paris (6 voll., 1798). Per il teatro scrisse drammi borghesi (La brouette du vinagrier, 1775; Molière, 1776; Le campagnard, 1779; Le vieillard et ses trois filles, 1792; ecc.): seguace in questo di Diderot, di cui riprese ...
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Tra le caratteristiche principali della lingua dei media si rileva quella del riuso, ovvero della citazione (spesso non esplicita, la cosiddetta criptocitazione: Bazzanella 2004) di frasi, locuzioni, nomi [...] se vi pare (L. Pirandello); il piacere dell’onestà (Pirandello); madre coraggio (B. Brecht); malato immaginario (Molière); burbero benefico (Molière); opera da tre soldi (Brecht).
La maggior parte dei prelievi viene fatta dai titoli cinematografici ...
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Per lingua franca (o lingua franca mediterranea) s’intende una lingua veicolare a base italiana, documentata a partire dal tardo Cinquecento lungo le coste del Mediterraneo, in particolare nelle capitali [...] letteraria spagnola, portoghese e francese (Juan del Encina, Gil Vicente, Miguel de Cervantes, Lope de Vega, Molière, ecc.), e contribuisce a diffondere uno stereotipo linguistico dello straniero di duraturo successo (Minervini 1996).
Fra i ...
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CAIX, Napoleone
Tullio De Mauro
Nato a Bozzolo (Mantova) il 17 ag. 1845 da Giovanni e da Giovanna Azzolini, studiò presso il ginnasio di Cremona, ove ebbe tra gli insegnanti lo storico e latinista liberale [...] all'italiano, cui egli attendeva nel 1881, secondo P. Villari). Nel 1881 al Circolo filologico di Firenze lesse unamemoria sul Tartufe (Molière e il suo Tartufe, in Nuova Antologia, 1º apr. 1882, pp. 393-414).Proposto come professore ordinario, il C ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] un volgare tutto effeminato e molle (tout effeminé et molasse)».
Gli stessi termini sono ripresi dal gesuita Dominique Bouhours, Weinrich 1989).
Nel Ballet des nations, con il quale Molière conclude Le Bourgeois gentilhomme (1670), sono gli italiani ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] costumi [...] Vi confesso ch’io veggo con un piacere misto d’invidia il popolo di Parigi applaudire alle commedie di Moliere» (Botta 2000, p. 4). La progressiva scoperta del fiorentino vivo, alla base dell’edizione definitiva del romanzo (1840-1842 ...
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molare1
molare1 agg. e s. m. [dal lat. molaris, agg. der. di mola «macina»; come s. m. (sottint. dens) «dente molare»]. – 1. agg. Relativo alla mola, nel senso di «macina di mulino»; quasi esclusivam. nella locuz. pietra m., la pietra con...
molare2
molare2 agg. [der. di mola2]. – Nel linguaggio medico, relativo a mola: gravidanza m., gravidanza patologica in cui i villi coriali si rigonfiano e vengono gradualmente trasformati in una massa informe perché coinvolti da un processo...