Scrittrice francese, nata a Parigi il 9 gennaio 1908; conseguì (1929) l'aggregazione in filosofia alla Sorbona, dove ebbe compagni di studio Sartre, P. Nizan, M. de Gandillac, e si accostò all'esistenzialismo, [...] tuttavia distinto da una nota più positiva. Insegnò a Marsiglia (1931-32), a Rouen (1933-1937) e a Parigi, nei licei Molière e Camille Sée (1938-43); lasciata la scuola, viaggiò a lungo in Europa e in America.
Frutto delle impressioni di un soggiorno ...
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Scrittore romeno, nato a TârgoviŞte nel 1802, morto a Bucarest nel 1871. I suoi primi maestri furono greci, e il romeno lo apprese da sé leggendo l'Alexandria, libro popolare sulle gesta di Alessandro. [...] il Curierul de ambe sexe (1836-1847) che furono tra i primi giornali letterarî romeni. Con la riduzione dell'Amphytrion del Molière e della Zaïre del Voltaire, promosse la creazione di un teatro romeno.
È notevole la sua teoria dell'italianismo (che ...
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Scrittore francese (Parigi 1619 - Sannois 1655). Nato da una famiglia di piccola nobiltà, condusse vita dissipata, di autentico libertino. Intrapresa la carriera delle armi, si distinse come formidabile [...] quelle teatrali: una tragedia, La mort d'Agrippine (1654), e una commedia, Le pédant joué (1654), ammirata e imitata da Molière, pièces molto vivaci e ingegnose; quindi due romanzi fantastici, L'autre Monde ou Histoire comique des états et empires de ...
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Critico e storico danese (Copenaghen 1865 - ivi 1942). Prof. universitario di storia della letteratura, uno dei propugnatori del realismo sulle orme di G. M. C. Brandes, maestro entusiasta del "liberalismo [...] lui nota anche per i suoi lunghi viaggi in Italia, Fra Italien ("Dall'Italia", 1892: impressioni di viaggio); Dante (1892); Renaissances Frembrud ("Il trionfo del Rinascimento", 1922); infine lavori su Corneille (1927), Molière (1929), Racine (1932). ...
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PETITOT, Claude-Bernard
Georges Bourgin
Poligrafo francese, nato a Digione nel 1772, morto ivi nel 1825. Dopo avere scritto mediocri lavori teatrali, divenne capo ufficio alla Pubblica Istruzione della [...] , curò la pubblicazi0ne della Grammaire de Port-Royal (1803), delle opere del La Harpe (1801), del Racine (1813), e del Molière (1813); ma è noto specialmente per avere iniziato, nel 1819, in collaborazione con il fratello Alessandro e poi (1822) con ...
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Nacque a Parigi il 1° n0vembre 1636 e vi morì il 13 marzo 1711. Usciva da una famiglia schiettamente borghese, illustratasi però con l'avvocatura e con le alte cariche giudiziarie, fornita di parentele [...] poétique è in ritardo sui tempi: è inferiore ai capolavori di cui fu creduto la giustificazione teorica. Non per nulla il genio di Molière vi è in parte negato e frainteso e non v'è fatta parola del La Fontaine. L'opera piacque alla massa non perché ...
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RICCOBONI, Luigi Andrea
Beatrice Alfonzetti
RICCOBONI, Luigi Andrea. – Nacque a Modena il 1° aprile 1676 da Antonio Riccoboni o Riccobuono, detto Pantalone, capocomico della compagnia al servizio del [...] in fumo.
L’esperienza del teatro lo guidò a un graduale affrancamento dalla cultura alta e al recupero del vituperato Molière, considerato esempio di vizi. Prima di lasciare definitivamente le scene nel 1729, era andato due volte a Londra, la seconda ...
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VARESE, Carlo
Aldo Morace
VARESE, Carlo . – Nacque a Tortona il 30 gennaio 1792 da Vincenzo, commerciante di grani, e da Maria Antonia Schiavi, cultrice di letteratura nel modesto ambito culturale della [...] lui un costante polo di riferimento culturale. In questi anni lesse, in prevalenza, opere francesi (Pierre Corneille, Jean Racine, Molière), ma anche Carlo Goldoni, Vittorio Alfieri e Ossian. Questi autori, insieme con l’influsso materno, lo spinsero ...
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Regista teatrale inglese (Londra 1924 - ivi 1990). Si affermò nel 1959 con la regia di Roots di Wesker, cui seguirono altre e interessanti regie di opere per lo più dal repertorio inglese contemporaneo [...] di J. Arden, 1965; Wise child di S. Gray, 1967; The good natured man, di Goldsmith, 1971; Le Misanthrope di Molière, 1973; As you like it di Shakespeare, 1979). Negli ultimi tempi si era dedicato anche, riscuotendo un notevole successo, alla regia ...
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MIGNARD, Pierre, detto M. le Romain
Andrée R. Schneider
Fratello minore e più celebre di N.; nato a Troyes il 17 novembre 1612, morto a Parigi il 30 maggio 1695. Uscito dallo studio di S. Vouet, P. [...] ; a imitazione del Lanfranco e dei Bolognesi, coprì la cupola del Val-deGrâce con un'immensa composizione lodata dal Molière. Pittore religioso, trovò nell'Ecce Homo e nella S. Cecilia il senso patetico proprio alla Controriforma italiana, e nelle ...
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molare1
molare1 agg. e s. m. [dal lat. molaris, agg. der. di mola «macina»; come s. m. (sottint. dens) «dente molare»]. – 1. agg. Relativo alla mola, nel senso di «macina di mulino»; quasi esclusivam. nella locuz. pietra m., la pietra con...
molare2
molare2 agg. [der. di mola2]. – Nel linguaggio medico, relativo a mola: gravidanza m., gravidanza patologica in cui i villi coriali si rigonfiano e vengono gradualmente trasformati in una massa informe perché coinvolti da un processo...