Poeta portoghese (Lisbona 1800 - ivi 1875). Rappresentò, agli inizî dell'epoca romantica, il sopravvivere di interessi culturali del sec. 18º. Dopo le poesie giovanili di gusto arcadico raccolte in Amor [...] poi nuovamente con Escavações poéticas (1844). Dopo alcuni anni dedicati esclusivamente ad attività pedagogiche e a numerose traduzioni di classici (Ovidio, Virgilio, Molière, Shakespeare, ecc.), pubblicò un ultimo libro di versi (O outono) nel 1863. ...
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Regista, attore e drammaturgo francese (Saint-Chamond 1931 - Parigi 2009). Fondatore nel 1951 del Théâtre de la comédie di Lione, ha diretto dal 1957 al 2002 il Théâtre de la cité di Villeurbanne, divenuto [...] teatro epico di Brecht, è regista di singolare eclettismo, in grado di passare con disinvoltura dai classici (Shakespeare, Molière) alla drammaturgia contemporanea (A. Adamov, E. Ionesco). Tra i suoi testi teatrali sono da ricordare: La remise (1968 ...
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I. La giovinezza. - Nacque il 25 febbraio 1707 a Venezia, nel palazzo dei Centani a S. Tomà, da Giulio e da Margherita Savioni. Il nonno Carlo Alessandro, notaio, si era trasferito a Venezia da Modena. [...] non rende lieti. Come l'Ariosto, come il Manzoni, il sorriso del G. ci riconcilia con la vita e con gli uomini. Molière lo seguiamo forse più col cervello che col cuore, Goldoni lo amiamo. Egli ha una sua particolare poesia che anima la sua festività ...
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Attore italiano (Roma 1919 - ivi 2011). Dopo una lunga attività in varie compagnie di prosa (A. G. Bragaglia, Gassmann, Gioi-Cimara) e di rivista (Paone, Tognazzi-Masiero), dove si mise in evidenza per [...] 1961; La barraca di F. García Lorca, 1962). Da allora ha affrontato con validi risultati i classici (Machiavelli, Molière, Goldoni), ma anche i moderni e i contemporanei (Petrolini, Dürrenmatt, Terron, Orton), senza trascurare un autore italiano del ...
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Critico letterario e romanziere italiano (Novara 1904 - Torino 1978); studioso di letteratura francese e italiana, è stato prof. di lingua e letteratura francese nelle univ. di Napoli e di Torino. Combatté, [...] del XVII secolo, 1955; Manzoni e il "realismo", 1956; Stendhal e il realismo, 1958. Da ricordare anche le sue traduzioni (Molière, Voltaire, Rabelais, Prévost, Saint-Simon, Stendhal, Baudelaire), e i romanzi (Un salto nel buio, 1959; La svolta, 1965 ...
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MESTICA, Enrico
Marco Severini
– Nacque il 17 giugno 1856 a Tolentino da Francesco, studioso di letteratura e patriota, e da Ermelinda Fabroni, camerinese.
Il M. trascorse l’adolescenza peregrinando [...] nel ginnasio di Jesi, dove il M. compì gli studi avendo come docenti, oltre allo zio, A. Moretti, traduttore di Molière, e A. Gianandrea, noto paleografo. Laureatosi in lettere e filosofia nel 1876, seguì la tradizione di famiglia dedicandosi alla ...
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Nato a Firenze il 24 giugno 1660, ivi morto il 12 luglio 1742. Ricco di buonumore, scrisse rime giocose, diciannove commedie, quattro drammi per musica, prologhi e altro. La leggenda popolare amò rappresentarlo [...] aveva inteso d'imitare. Nelle commedie, che furono frequentemente rappresentate e applaudite, pur subendo l'influenza del Molière, mosse in effetto dalla commedia improvvisa e dall'osservazione del costume contemporaneo. Da quella desunse i tipi che ...
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Critico e saggista italiano (Trani 1912 - Roma 2001). Ha curato edizioni di autori italiani e francesi, e ha pubblicato numerosi saggi di solida impostazione storica e di fine penetrazione critica e psicologica, [...] teatro francese del grande secolo (1960), Vita, avventure e morte di Don Giovanni (1966, ed. ampl. 1991), Il silenzio di Molière (1975), Pirandello o la stanza della tortura (1981), mentre Il principe di Palagonia (1978) esplora i confini tra arte e ...
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Scrittrice tedesca (Danzica 1713 - Lipsia 1762); moglie di J. C. Gottsched, collaborò alle sue iniziative culturali, in particolare alla riforma teatrale da lui promossa. Scrisse commedie di scarsa originalità [...] 1744; Das Testament, 1745). Per la Deutsche Schaubühne del marito tradusse, in parte anche elaborandole, commedie di Destouches e di Molière. Le sue poesie furono pubblicate postume (Gedichte, 1763), al pari delle lettere (Briefe, 3 voll., 1771-72). ...
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Commediografo spagnolo, nato a Madrid il 28 maggio 1731, morto ivi il 5 marzo 1794. Nel 1759 dovette troncare gli studî universitarî per assumere un modesto ufficio nella ragioneria di stato. Sotto la [...] , trascorse una vita tranquilla tutta dedita al teatro. Esordì con opere d'ispirazione francese, rimaneggiando L'Amour médecin di Molière (La enferma de mal de bota, 1757, ripreso più tardi nel 1768) e componendo una zarzuela (operetta) con musica ...
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molare1
molare1 agg. e s. m. [dal lat. molaris, agg. der. di mola «macina»; come s. m. (sottint. dens) «dente molare»]. – 1. agg. Relativo alla mola, nel senso di «macina di mulino»; quasi esclusivam. nella locuz. pietra m., la pietra con...
molare2
molare2 agg. [der. di mola2]. – Nel linguaggio medico, relativo a mola: gravidanza m., gravidanza patologica in cui i villi coriali si rigonfiano e vengono gradualmente trasformati in una massa informe perché coinvolti da un processo...