Poeta e letterato finlandese (Kangasniemi 1872 - Helsinki 1950); lettore (dal 1913) di lingua finnica a Helsinki, ne fu nominato nel 1925 professore. Eminente personalità del mondo letterario finlandese, [...] "Acque tranquille", 1925; Matkamies "Il viaggiatore", 1938), dense di pensiero e perfette nella forma, e numerose ottime traduzioni (l'Iliade, 1919; l'Odissea, 1924; commedie di Molière, canti popolari ungheresi; Heine, Ibsen, Runeberg, ecc.). ...
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Drammaturgo e librettista francese (Parigi 1635 - ivi 1688). Di origini assai modeste, fu valet di Tristan l'Hermite, che lo fece studiare. Fece una rapida carriera e raggiunse presto il successo: nel [...] del re, accademico di Francia (1670) e librettista ufficiale di Lulli (dal 1672), dopo aver collaborato con Corneille e Molière alla famosa "tragédie-ballet" Psyché (1671). Oltre ad alcune commedie (Les rivales, 1653; L'amant indiscret, 1654; La ...
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Autore televisivo, teatrale e radiofonico italiano (Perugia 1936 - Roma 2021). Laureato in giurisprudenza, è entrato in Rai nel 1960. In radio ha collaborato a centinaia di programmi e per decenni ha condotto [...] musical teatrali, soprattutto per la coppia Garinei e Giovannini, tra cui: Felicibumta, La vita comincia ogni mattina, Pardon Monsieur Molière, Una zingara m'ha detto, C'era una volta... Scugnizzi. Durante la sua carriera ha firmato circa duecento ...
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Celebre attore francese nato a Boulogne-sur-Mer nel 1841, morto a Couilly-Saint-Germain il 27 gennaio 1909. Fu allievo del Conservatorio di Parigi e a 23 anni fu accolto come sociétaire alla "Comédie française". [...] creazioni nelle commedie: L'amico Fritz, Il deputato di Bombignac, e anche nelle più classiche e tipiche commedie di Molière. Fu anche notevole come interprete di monologhi, molti dei quali erano scritti da lui stesso, e ha lasciato anche numerosi ...
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Pseudonimo del comico francese Armand Ménard, nato a Parigi nel 1869. Iniziò la sua carriera come dicitore di canzonette (1892); passò poi dai teatri di varietà a quelli di revues; finché nel 1910 fu chiamato [...] da Antoine all'odéon, dove interpretò Le médecin malgré lui di Molière. In seguito si è esibito nell'operetta, ottenendo grande popolarità, al Trianon-Lyrique. ...
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Gesuita, scrittore e commediografo polacco nato nel 1720, morto nel 1784. Fece i suoi studî a Roma e fu insegnante nel Collegium nobilium dei gesuiti a Varsavia. Scrisse per gli scolari commedie senza [...] pubblicate nel periodo 1755-1760. Queste commedie sono imitazioni e rifacimenti delle commedie francesi e italiane allora in voga, del Molière e del Goldoni in primo luogo. Altre commedie il B. scrisse per il teatro di corte anche con parti femminili ...
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Regista, attore e autore teatrale italiano di origine polacca (Łódź 1911 - Roma 2001). Vissuto in Italia fin dall'infanzia, si laureò in filosofia a Genova. Iniziò l'attività di regista (per la quale si [...] messa in scena di un suo testo, Lea Lebowitz, nel 1947; ad essa seguirono le regie di opere di Shake speare, Beaumarchais, Molière, Anouilh, ecc. e di altri suoi testi: Le diavolerie (1967), Golem (1969) e Leviathan (1974). Convinto assertore della ...
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Attore italiano (Rovigno d'Istria 1875 - Milano 1951); dilettante nella Filodrammatica Romana, entrò a far parte di compagnie regolari nel 1899. Dal 1918 capocomico, nel 1930-31 socio di D. Galli, poi [...] mimica a scatti e con esilaranti inflessioni di voce, lo portò al successo sia nel repertorio classico (Goldoni, Molière), sia nella commedia brillante francese e poi nei grotteschi di L. Chiarelli, L. Antonelli, C. Veneziani. Come attore ...
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Uomo d'armi e letterato (n. quasi sicuramente a Montichiari - m. Roma 1560). Giunse ad altissimi uffici, come quello di capitano di giustizia a Milano: come tale liberò Vercelli dai Francesi nel 1553. [...] pace con Solimano; verso il 1555 si ritirò nella villa paterna di Montichiari. Lasciò versi e prose in italiano e in latino, e quattro commedie (Gli inganni; L'interesse, che Molière prese a modello per il suo Dépit amoureux; La cameriera; Il beffa). ...
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Pittore (Parigi 1703 - ivi 1770). Studiò con F. Lemoine; in Italia (1725-37) si accostò ai maestri veneti e bolognesi, ammiratore di A. Watteau, ne incise varie opere. Protetto dalla Pompadour, ebbe la [...] paesaggio, temi mitologici e galanti; fu estroso e acuto ritrattista, disegnatore, incisore e illustratore (famosa l'edizione di Molière, 1734). Per le manifatture di arazzi di Beauvais e dei Gobelins ideò grandi composizioni (serie della Storia di ...
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molare1
molare1 agg. e s. m. [dal lat. molaris, agg. der. di mola «macina»; come s. m. (sottint. dens) «dente molare»]. – 1. agg. Relativo alla mola, nel senso di «macina di mulino»; quasi esclusivam. nella locuz. pietra m., la pietra con...
molare2
molare2 agg. [der. di mola2]. – Nel linguaggio medico, relativo a mola: gravidanza m., gravidanza patologica in cui i villi coriali si rigonfiano e vengono gradualmente trasformati in una massa informe perché coinvolti da un processo...