Stoddart, Sir James Fraser. – Chimico britannico (n. Edimburgo 1942). Docente di Chimica all'Università di Birmingham, quindi presso l’Università della California a Los Angeles dove nel 1997 è subentrato [...] sistemi nanomeccanici. Nel 2016 è stato insignito, con J.-P. Sauvage e B.L. Feringa, del Premio Nobel per la chimica “per avere progettato e sviluppato molecole con movimenti controllabili, che possono svolgere un compito quando si aggiunge energia". ...
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Fisico svedese (Lund 1918 - Ängelholm 2007), figlio di Karl Manne, dal 1954 prof. presso l'univ. di Uppsala. Per il suo determinante contributo allo sviluppo della spettroscopia elettronica ad alta risoluzione, [...] for chemical analysis), divenuta rapidamente una procedura standard di analisi della materia, permette in particolare lo studio delle energie dei legami chimici, nonché delle alterazioni energetiche dovute al formarsi delle molecole dagli atomi. ...
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Chimico (La Folie, Langres, 1807 - Parigi 1853); prof. all'univ. di Bordeaux (1838-48) e chimico della zecca di Parigi. Fu uno dei protagonisti della nascita della chimica organica moderna nella prima [...] reazioni di sostituzione; L. giunse a formulare l'ipotesi che la reattività delle sostanze dipendesse dalla disposizione degli atomi nelle molecole. Le idee di L. furono alla base della successiva "teoria dei tipi" di F. Gerhardt, A. Dumas e dello ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Ottaviano Fabrizio Mossotti
Leo Liberti
Mossotti fu una figura scientifica di rilievo nell’ambito della fisica matematica di metà Ottocento. Oggi è noto soprattutto per la relazione di Clausius-Mossotti, [...] della formula di CM si riferisce a una massa molare M di una sostanza di densità d, costante dielettrica ε e polarizzabilità molecolare α nel vuoto (la cui permittività è ε0):
dove NA è il numero di Avogadro.
Anche di recente sono stati pubblicati ...
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Fisico tedesco naturalizzato canadese (Amburgo 1904 - Ottawa 1999). Dopo aver insegnato nell'univ. di Darmstadt, nel 1935 si trasferì nel Nord America, dapprima nell'univ. di Saskatchewan (1935-45), poi [...] di spettroscopia e di fisica atomica, nonché di astrofisica. Fondamentali furono le sue ricerche nel campo della spettroscopia molecolare e dei radicali liberi. Accademico pontificio (1964). Premio Nobel (1971) per la chimica, per i contributi da lui ...
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Matematico e chimico britannico (Burnham-on-Sea, Somerset, 1925 - Sarasota, Florida, 2004). Dopo aver conseguito il PhD in matematica presso la University of Cambridge (1951) e ricoperto vari incarichi [...] teorica. In partic., sviluppò vari metodi computazionali per il calcolo della struttura geometrica ed elettronica delle molecole. P. si impegnò inoltre a implementarli in softwares applicativi per elaboratori elettronici, contribuendo così a rendere ...
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Fisico (n. Detroit 1909) dei laboratori della soc. General Motors. Si è occupato di proprietà delle sostanze ferromagnetiche, nonché delle proprietà di trasporto dei portatori nei conduttori metallici. [...] , ma con campi magnetici circa 100 volte maggiori. Il momento torcente dipende linearmente dalla differenza di temperatura tra cilindro e gas, le cui molecole non debbono essere a simmetria sferica (infatti l'effetto non è osservabile in gas nobili). ...
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Chimico iugoslavo naturalizzato svizzero (Sarajevo 1906 - Zurigo 1998). Prof. all'univ. di Zagabria (1935-41), quindi (1947-76) al politecnico di Zurigo; socio straniero dei Lincei (1965). Le sue ricerche [...] , arrivando a interessanti conclusioni sull'interazione fra enzimi, coenzimi e substrati. Per le sue ricerche sulla stereochimica delle molecole e delle reazioni organiche, gli venne conferito nel 1975 il premio Nobel per la chimica insieme a J. W ...
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Immunologo svizzero (n. Riehen, Basilea, 1944). Ha svolto gran parte del suo fondamentale lavoro sulla risposta immunitaria insieme a P. C. Doherty presso la John Curtin school of medical research di Canberra; [...] al quale appartiene solo se l'antigene, adeguatamente elaborato, viene presentato al linfocita nel contesto di particolari molecole di istocompatibilità tessutale, note come MHC. Il concetto che un linfocita debba riconoscere il self simultaneamente ...
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Chimico italiano (Montereale Cellina, Udine, 1910 - Roma 1968); prof. univ. dal 1948, ha insegnato chimica farmaceutica e tossicologia all'univ. di Roma, ed è stato (1961-66) direttore dell'Istituto superiore [...] proteine (1955); Effetti chimici che accompagnano la nascita ed il decadimento di un atomo radioattivo in presenza di molecole organiche (1960); Reazioni di sintesi promosse da radiazioni ionizzanti in sistemi contenenti idrocarburi saturi (1961-62). ...
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molecola
molècola s. f. [dal lat. scient. molecula, dim. del lat. moles «mole»]. – Combinazione chimica di due o più atomi, tra loro uguali (negli elementi) o diversi (nei composti), che può esistere allo stato libero, e che rappresenta la...
molecolare
agg. [der. di molecola]. – 1. Della molecola, che è caratteristico di una molecola o ha comunque rapporto con le molecole: struttura m.; attrazione m.; fisica m., ecc. Associazione m., la formazione di specie molecolari relativamente...