Gli stranieri e la città
Donatella Calabi
Una "patria" ospitale
"Una stantia frequentata da molte genti d'ogni lingua e paese" e forse anche per questo "nobilissima et singolare": nel 1581 Francesco [...] , Le minoranze, pp. 151-152.
11. Salvatore Bongi, Della mercatura dei Lucchesi nei secoli XIII e XIV, Lucca 1859; Onorato Mola, L'arte serica a Lucca. La nazione lucchese a Venezia, Venezia 1980.
12. Michele Rosi, La scuola dei Lucchesi a Venezia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
De re metallica
Andrea Bernardoni
Il rinascimento dei metalli
Il basso Medioevo e l’epoca rinascimentale furono caratterizzati da un forte aumento della domanda di metalli, frutto di uno sviluppo dei [...] Milano 2006.
Il Rinascimento italiano e l’Europa, sotto la direzione di G.L. Fontana, L. Molà, 3° vol., Produzione e tecniche, a cura di Ph. Braunstein, L. Molà, Treviso 2007 (in partic. E. Baraldi, Una nuova età del ferro: macchine e processi della ...
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La lingua
Alfredo Stussi
La proiezione marittima e commerciale della società veneziana durante il Duecento, per quanto assorbente, non basta da sola a spiegare il ritardo con cui il volgare si afferma [...] . Lapo Gianni, "Giornale Storico della Letteratura Italiana", 66, 1915, pp. 342-346 (pp. 309-355).
13. Da ultimo Luca Mola, La comunità dei lucchesi a Venezia. Immigrazione e industria della seta nel tardo medioevo, Venezia 1994; su questo tema aveva ...
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sole
Antonietta Bufano
Giorgio Stabile
Emmanuel Poulle
Marcello Aurigemma
Il termine è di alta frequenza nelle opere dantesche, ove assume una vasta gamma di valori, da quelli strettamente naturali [...] 65; girati... tre volte, v. 77; ghirlanda, v. 92; beato serto, v. 102; gloriosa rota, v. 145; punto ... cerchio, XI 14; santa mola, XII 3; archi, v. 11; ghirlande, v. 20; rota, XIII 12; girarsi, v. 17; doppia danza / che circulava il punto, vv. 20-21 ...
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Architettura, Regno di Sicilia
CCorrado Bozzoni
Una trattazione, anche sintetica, dell'architettura fridericiana nel Regno di Sicilia implica la risposta ad alcune questioni preliminari, necessarie [...] Licinio, Castelli medievali. Puglia e Basilicata, dai Normanni a Federico II e Carlo I d'Angiò, Bari 1994; S. Mola, Itinerario federiciano in Puglia: sulle tracce dell'Imperatore, ivi 1994; A. Cadei, Federico II, Imperatore, in Enciclopedia dell'Arte ...
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parere (verbo)
Antonietta Bufano
Quanto alla morfologia, sono da notare le seguenti forme: par, indic. pres. II singol. (Pg XXIV 40) e spessissimo III singol.; all'imperf. indic. anche pariemi (Pg XXXI [...] dal pronome personale); cfr. inoltre i §§ 10 e 14, II II 1 (prima occorrenza); III V 14 [il sole sembra girare] come una mola de la quale non paia più che mezzo lo corpo suo.
Con altri riferimenti, concreti o astratti: tutta la pietà parea in lei ...
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Identità regionali e varietà linguistiche: Friuli Venezia Giulia e Sardegna
Paolo Segatti
Simona Guglielmi
Friuli Venezia Giulia e Sardegna, due regioni ai lembi estremi dell’Italia. Distanti geograficamente, [...] aspetto di cui però non abbiamo prove empiriche. Alcuni indizi possono però essere rintracciati nella web-survey prima citata (Demuro, Mola, Ruggiu 2013) in cui si evidenzia che una minoranza (30%) ritiene che si sia sardi solo per nascita, mentre la ...
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metafora
Francesco Tateo
Figura retorica consistente nell'usare in luogo del vocabolo proprio un vocabolo diverso attinto ad altro campo semantico. Il trasferimento del vocabolo da un campo a un altro [...] (m. cui già è ricorso il poeta con l'inconsueta forma verbale s'abbica, IX 78). Nel secondo caso si parla invece di santa mola (Pd XII 3), di nastro su cui sono incastonati gli spiriti come le gemme (XV 2 2), immagine sorretta dal rapporto metaforico ...
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Pena
Fabio Alonzi
Raffaella Bonsignori
In senso generale, il termine pena può indicare patimento, afflizione, dolore, dispiacere, anche quando non siano o non appaiano punizione di una colpa. Con riferimento [...] colpa: in alcune ipotesi (il ladro notturno di messi) il colpevole è 'immolato' (dall'antico uso di versare farina, mola, lavorata dalle Vestali, sulla vittima sacrificale) alla divinità (Deo necari: nel caso delle messi è suspensus cereri, su di ...
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come (com o com'; como; con)
Mario Medici
La forma ‛ como ' è usata da D. solo due volte, in rima, nella Commedia, precisamente in If XXIV 112 E qual è quel che cade, e non sa como, e Pg XXIII 36 Chi [...] a me; XXV 68; Pd XII 1 Sì tosto come l'ultima parola / la benedetta fiamma per dir tolse, / a rotar cominciò la santa mola; XXVIII 134; Fiore XLVIII 11 svegliò Castitate e Gelosia / sì tosto com'i' ebbi il fior basciato (cfr. anche Vn XV 2, e Rime ...
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mola1
mòla1 s. f. [lat. mŏla «macina, mulino», dalla radice di molĕre «macinare»]. – 1. ant. o region. Macina da mulino: chi sfugge la m., scansa la farina (prov.), chi si tiene lontano dai pericoli o da cattive compagnie, ne evita le dannose...
mola salsa
locuz. lat., usata in ital. al femm. – Nell’antica Roma, grano macinato e tostato che nei sacrifici veniva sparso, misto a sale, sulle vittime.