Poeta e drammaturgo ungherese (Erdőd 1851 - Budapest 1902), si ricordano tra le sue raccolte di liriche: Költemények ("Poesie", 1881), Újabb költemények ("Nuove poesie", 1883), Kárpáti emlékek ("Ricordi [...] dei Carpazî", 1885), Erdőzúgás ("Sussurro del bosco", 1889), e dei suoi drammi: Erzsébet királyné ("La regina Elisabetta", 1892), Mohács (1898), János király ("Il re Giovanni", 1902). ...
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Sulaiman I detto il Magnifico o il Legislatore
Sulaiman I
detto il Magnifico o il Legislatore Sultano ottomano (n. 1495-m. Szigetvár, Ungheria, 1566). Figlio di Selim I, salì al trono nel 1520. Dopo [...] ripetute invasioni in Ungheria (conquista di Belgrado, 1520; vittoria sugli ungheresi a Mohács, 1526) contrastate dagli Asburgo, che però subirono da parte di S. l’assedio di Vienna (1529), nel 1541 riuscì ad annettere definitivamente parte del Paese ...
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Uomo politico e giurista ungherese (Verböc 1458 circa - Buda 1542); dopo essersi formato in Italia, occupò elevate cariche nella magistratura, ricevendo (1514) da Ladislao II di Boemia e Ungheria l'incarico [...] noto come Tripartitum; diresse varie missioni diplomatiche per sollecitare aiuti contro i Turchi. Conte palatino di Ungheria (1525), dopo la sconfitta di Mohács (1526) aiutò G. Szapolyai a salire al trono, diventando il suo consigliere. ...
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FRAKNÓI, Vilmos (Guglielmo)
Storico ungherese, nato a rmény il 23 febbraio 1843, morto a Budapest il 20 novembre 1924. Fondò l'Istituto storico ungherese di Roma. Pubblicò i Monumenta Vaticana historiam [...] paese, tutte in ungherese: Pietro Pázmány e il suo tempo (voll. 3, 1868-69); L'Ungheria prima della battaglia di Mohács (1884; trad. tedesca, 1886); La vita del re Mattia Corvino (1890; trad. tedesca, 1895); Le relazioni ecclesiastiche e diplomatiche ...
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Pittore, nato il 13 febbraio 1865 a Puszta-Egeres (Ungheria). Studiò a Budapest presso B. Székely, poi a Monaco e a Parigi, dove subì fortemente l'influsso di Bastien-Lepage, palese nelle vaste, realistiche [...] Nel 1900 lavorò a Nagybánya, il centro della scuola naturalistica ungherese, poi durante alcuni anni nell'Ungheria meridionale (Mohács), dove si sviluppò il suo stile impressionistico, denso e colorito, in cui dipinse soprattutto scene tratte dalla ...
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Maometto IV
Sultano ottomano (n. 1641-m. 1693). Salito al trono all’età di sette anni, dopo la deposizione del padre Ibrahim, regnò attraverso il capace vizir M. Koprulu, poi attraverso il figlio di [...] Creta (1669). In seguito riprese la guerra contro l’impero austriaco, ma il fallimento dell’assedio di Vienna (1683) aprì la strada alla perdita dell’Ungheria (battaglia di Mohács, 1687). Per questo M. fu alla fine deposto dalle sue truppe. ...
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Secondogenito (Vienna 1643 - Wels, Linz, 1690) di Francesco Nicola di Lorena, duca di Lorena dal 1675 solo nominalmente (il ducato era occupato da Luigi XIV), combatté nel 1676-77 contro il re di Francia, [...] degli Asburgo, nella lotta contro i Turchi: comandava l'esercito imperiale durante l'assedio di Vienna, e vinse, col Sobieski, la grande battaglia del 12 sett. 1683; né gli mancarono ulteriori successi (presa di Buda, 1686; vittoria di Mohács, 1687). ...
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Sultano ottomano (n. 1495 - m. Szigetvár, Ungheria, 1566), figlio di Selīm I; salì al trono nel 1520. Durante il suo lungo regno con numerosi interventi bellici portò all'apogeo la potenza turca in Asia, [...] trono in seguito alla morte del padre. Dopo ripetute invasioni in Ungheria (conquista di Belgrado, 1520; vittoria sugli Ungheresi a Mohács, 1526) contrastate dagli Asburgo, che però subirono da parte di S. l'assedio di Vienna (1529), nel 1541 riuscì ...
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PIETRO RAREŞ IV, voivoda di Moldavia
Carlo Tagliavini
Figlio naturale di Stefano il Grande, aspirava già al trono di Moldavia quando questo era occupato da Bogdan III il Cieco (1504-1517), ma l'ottenne [...] Moldavia in un momento particolarmente delicato, per la nuova situazione creatasi nella vicina Ungheria dopo la disfatta di Mohács. Per il trono d'Ungheria lottavano allora Ferdinando d'Asburgo, eletto dai magnati, e Giovanni Zápolya, sostenuto dal ...
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Insigne diplomatico della Santa Sede, nato a Mineo sullo scorcio del secolo XV, morto a Palermo fra il 1546 e il 1548. Recandosi in Spagna, di passaggio a Roma, il papa Adriano VI riconobbe in lui qualità [...] e l'amore di tutta la nazione ungherese, tanto da esservi stimato come un compatriotta. Dopo l'infelice giornata di Mohacs (1526), richiamato a Roma, fu nominato commissario generale delle milizie contro i Colonna. Nel 1527 fu di nuovo in Ungheria ...
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