FERRARI, Francesco
Anna Maria Fioravanti Baraldi
Nacque a Fratta Polesine (Rovigo) il 25 genn. 1634 e fu avviato precocemente alla pittura dal padre Giovan Rocco, di professione mercante, che lo sottopose [...] Santi benedettini per la chiesa esterna del monastero di S. Antonio in Polesine, terminato il 27 ott. 1677.
Analogo modulo stilistico caratterizzava le pitture nel soffitto della chiesa di S. Stefano (1682), del coro d'inverno della cattedrale (opere ...
Leggi Tutto
DALL'ARZERE, Stefano
Alessandro Bevilacqua
La prima notizia certa (Sartori, 1976) informa che nel 1540 il D. aveva dipinto o stava dipingendo un organo 9.1 Santo a Padova; ciò rende plausibile l'ipotesi [...] del Pallucchini (1969) d'una formulazione "in senso più romanista" della componente campagnolesca, d'una affinità "al modulo saiviatesco" degli affreschi alla Scuola dei Carmine, d'un tizianismo nella Padova del quarto decennio fondato non solo sulle ...
Leggi Tutto
DIOTALLEVI, Irenio
Maristella Casciato
Nacque a Voltri Ligure (prov. di Genova) il 10 genn. 1909 da Ariosto, ingegnere navale impiegato presso i Cantieri liguri, e da Irene Ventura. Studiò ingegneria [...] , pensata su uno schema ad "L" che cresce proporzionalmente al numero di abitanti di ciascun alloggio, è il modulo del progetto. L'ampliamento determina minimi accrescimenti dei singoli lotti, da cui scaturisce una differenziazione degli isolati del ...
Leggi Tutto
LISTA, Stanislao
Federico Trastulli
Nacque a Salerno l'8 dic. 1824 da Giuseppe, ingegnere, e da Anna Maria Mastrocinque.
Sin dall'infanzia fu minato da una grave infermità fisica che gli pregiudicò [...] del 1820. La belva, intenta a strappar via con la bocca una spada conficcata nel dorso, rompe definitivamente ogni modulo accademico ed è notevole per chiaroscuro, per l'incredibile carica di dinamismo e soprattutto per il senso di grande realismo ...
Leggi Tutto
CERVELLI, Federico
Francesca D'Arcais
Nato a Milano nel 1638, giunse giovane a Venezia, secondo quanto tramandano le fonti, alla scuola del pittore allora celebre Pietro Liberi, e fu attivo in quella [...] accademizzante e i volti delle donne si connotano di tipologie classicheggianti. Infine nella Allegoria di Firenze il modulo allungato della figura femminile in primo piano conferisce al dipinto una eleganza aristocratica.
Si potrebbe, concludendo ...
Leggi Tutto
GADDI, Taddeo
Ada Labriola
Figlio del pittore Gaddo di Zanobi, nacque probabilmente tra la fine del Duecento e i primi anni del secolo successivo. Fu operoso come pittore a Firenze e in Toscana tra [...] nuovi interessi emergenti a partire dalla metà degli anni Venti del Trecento, quale l'attenzione verso la pittura goticamente modulata dei senesi, rappresentata nella stessa chiesa dal polittico di Ugolino di Nerio già sull'altar maggiore. A un ...
Leggi Tutto
CAPODIFERRO (De Cotiferinis, Codiferri, Codeferini, Capi Di Ferro)
Piero Capuani
Famiglia di artefici, originaria di Lovere (lago d'Iseo); a Bergamo si dedicò, nei secoli XV e XVI, prevalentemente all'arte [...] per provvedersi di legname ed iniziare i lavori. Il 17 luglio 1523andò a Treviglio da Bernardino Zenale "a causa consulendi sub modulo chori" (Locatelli, p. 190) e nell'anno 1525, fuori dalla Lombardia, si recò a Venezia e Padova "in die 27octobris ...
Leggi Tutto
BORGIANNI (Borgiani, Burgiano, Borján), Orazio
Harold E. Wethey
Nacque a Roma intorno al 1578 da Giovanni, falegname fiorentino.
Dal testamento del B. risultano suoi "fratelli uterini" Giovanni Domenico [...] , dove lo sfondo architettonico richiama senza alcun dubbio edifici romani e le figure hanno per lo più il modulo allungato dei manieristi, come nella Circoncisione e nella Visitazione (una versione quasi identica della Visitazione, già in Spagna ...
Leggi Tutto
FERRO, Pietro Antonio
Sabino Iusco
Non si conoscono gli estremi anagrafici del F., che nacque probabilmente a Ferrandina (ora prov. di Matera; Barbone Pugliese, 1987, p. 257) verso l'anno 1570.
La ricostruzione [...] un orgoglio cittadino in memoriam.
La pala, ancorata al tormento espressionistico dell'ultima maniera romana di A. Lilio, ripete il modulo della teofania in luce in alto e dei primi piani sbalzati plasticamente su un fondo in penombra. E la scalatura ...
Leggi Tutto
DE MOTTIS
Caterina Pirina
Famiglia di pittori e istoriatori di vetro operosi in Lombardia nel sec. XV. Cristoforo figlio di Giacomo senior era, come il padre, milanese. Fu attivo nel duomo di Milano [...] dal Bramante con il celebre voltone in prospettiva nell'abside della milanese chiesa di S. Satiro (1481). Tale modulo infatti comincia ad apparire nell'arte padano-veneta proprio nel settimo decennio dei '400 e a divenire una inconfondibile ...
Leggi Tutto
modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...
modulante
agg. [part. pres. di modulare2]. – Che modula: passaggio m., in musica, passaggio ad altra tonalità; segnale m., in elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni (anche, come s. f., la m.), l’onda che contiene l’informazione...