MALVEZZI, Virgilio
Clizia Carminati
Nacque a Bologna l'8 sett. 1595 da Piriteo, barone di Taranta e di Quadri, marchese di Castel Guelfo, senatore di Bologna, e da Beatrice Orsini, sua seconda moglie.
Compiuti [...] dello stile, a un laconismo quasi estremo e ai più tipici moduli del tacitismo (come le orationes fictae) fa da contraltare alla scelta ristampe e traduzioni europee. Costruito secondo il consueto modulo di commento aforistico a una fonte, il Davide ...
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COSTA, Orazio
Paolo Puppa
Nacque a Roma il 6 agosto 1911 da Giovanni, professore di lettere e studioso di storia, di origini dalmate, direttore della rivista protestante Bilychnis, e da Caterina Giovangigli [...] intellettualistiche: al massimo una scrupolosa lettura finalizzata a stanare il genere della scrittura, a individuarne il modulo recitativo adatto alla successione degli snodi drammaturgici nell’alternanza strutturale tra colpi di scena e pause ...
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DELLA CESA (Dalla Cesa, Della Chiesa), Pompeo
Lionello Giorgio Boccia
Fu figlio di un Vincenzo, del quale si ignora il mestiere.
Il padre P. Morigia (Nobiltà di Milano, Milano 1595) non cita il D. nel [...] dal basso verso l'alto su petto e schiena e adattandosi sugli altri pezzi a seconda dei loro andamenti plastici. Cambiava il modulo, perché le liste incise si componevano a loro volta secondo due temi (alcune a trofei e altre a girali, per esempio ...
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BERNETTI, Tommaso
Giuseppe Pignatelli
Nato a Fermo il 29 dic. 1779 dal conte Salvatore e da Giuditta Brancadoro, dopo aver compiuto nella città natale gli studi di giurisprudenza si recò nel 1800 a [...] si concesse soltanto il motu proprio del 5 luglio 1831,concernente la riorganizzazione degli enti locali, secondo un modulo di decentramento amministrativo che il B. guardava con favore. Il suo atteggiamento portò al fallimento della Conferenza e ...
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LANDOLFI, Tommaso
Luigi Matt
Nacque il 9 ag. 1908 a Pico (allora in provincia di Caserta) da Pasquale e Maria Gemma Nigro (chiamata comunemente Ida).
La famiglia paterna era tra le più antiche della [...] anche nel primo romanzo, La pietra lunare (ibid. 1939), il cui inizio costituisce l'esempio forse più riuscito di un modulo narrativo ricorrente nel L., l'insorgere in una situazione apparentemente comune di elementi propri di una realtà altra.
Nella ...
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LICINI, Osvaldo
Federico Pirani
Nacque il 22 marzo 1894 da Vincenzo e da Amedea Corazza a Monte Vidon Corrado, nelle Marche, dove trascorse l'infanzia con il nonno Filippo, essendosi la sua famiglia [...] trapela l'eccentricità del pensiero liciniano: più che aderire asetticamente al credo razionalista il L. sublima il modulo geometrico in architetture aeree e instabili; le sue immagini piuttosto che assumere un aspetto depurato e asettico sembrano ...
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GIOFFREDO, Mario
Mauro Venditti
Nacque a Napoli il 14 maggio 1718. Dopo aver frequentato l'atelier del pittore Francesco Solimena, ove "contrasse famigliarità" con Francesco De Mura, si formò nello [...] una vasta insula a tergo di quella dell'ospedale dei Pellegrini. L'esteso volume è caratterizzato dall'uniformità dei moduli alterni di finestre e balconi. E però si stagliano nel basamento a botteghe due portali in piperno di originale disegno ...
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MAIURI, Amedeo
Pier Giovanni Guzzo
Nacque a Veroli, in Ciociaria, il 7 genn. 1886 da Giuseppe e da Elvira Parsi. Si laureò presso l'Università di Roma in filologia bizantina, con una tesi, seguita da [...] .
Fin dalla giovinezza, il M. aveva coltivato una propria vena di scrittore, nella quale il realismo iniziale si modulò progressivamente nella rappresentazione di un mondo antico, in specie di quello su cui il M. svolgeva attività archeologiche, che ...
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BORGESE, Giuseppe Antonio
Enrico Ghidetti
Nato a Polizzi Generosa (Palermo) il 12 nov. 1882 da Antonio e da Rosa Di Martino, compì gli studi liceali a Palermo, sotto la guida di U. A. Amico, approfondendo [...] edizione, con una nuova prefazione, ibid. 1952) improntate a un fondamentale impegno antilirico e a un generale impassibile modulo ragionativo, dietro il quale pur si avverte l'intimo dissidio del colto e raffinato letterato e dello spirito inquieto ...
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FOGOLINO, Marcello
Caterina Furlan
Nacque a Vicenza tra il 1482-83 e il 1487-88 da Francesco, originario di San Vito al Tagliamento, e dalla vicentina Maddalena, figlia di Bartolomeo, calzolaio (Zorzi, [...] della sua lunga attività, gli affreschi si caratterizzano per F ampio spazio riservato ai paesaggi e per il modulo allungato delle figure, di evidente ispirazione manieristica. Non mancano nel contempo espliciti riferimenti alla classicità nella ...
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modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...
modulante
agg. [part. pres. di modulare2]. – Che modula: passaggio m., in musica, passaggio ad altra tonalità; segnale m., in elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni (anche, come s. f., la m.), l’onda che contiene l’informazione...