(o parallelogramma) Quadrilatero avente le coppie di lati opposti paralleli. In un p., lati opposti, ovvero angoli opposti, sono uguali, angoli adiacenti sono supplementari; le diagonali sono disuguali [...] anche essere collegati mediante una manovella. Regola del p. Il risultante di due vettori (O, v1) e (O, v2) è unvettore R (fig. 3) dimodulo pari alla diagonale OA del p. (p. dei vettori), avente per lati consecutivi v1 e v2, con origine in O ...
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I m. c. permettono di risolvere con calcolatori elettronici, all'interno delle scienze applicate, i problemi complessi che sono formulabili tramite il linguaggio della matematica. Tali problemi raramente [...] superiore. Conviene inoltre citare la cosiddetta decomposizione QR per la risoluzione di sistemi lineari sovradeterminati Ax=b, dove b è unvettoredi m componenti, x di n componenti, e A una matrice di m righe ed n colonne, con m>n. Non esistendo ...
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Finito
Antonio Machì
(XV, p. 399)
Matematica del finito
Diversi filoni della ricerca matematica che mostrano particolare vitalità si possono ricondurre all'interesse per i problemi del finito. L'analisi [...] problema è quello di prendere i coefficienti del polinomio moduloun numero primo p. Poiché su un campo finito esiste solo un numero finito di polinomi diun dato grado, è possibile stabilire in un numero finito di passi se un polinomio è riducibile ...
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(v. topologia, App:. III, 11, p. 960; algebra omologica, App. IV, I, p. 87)
Introduzione. - L'a.o. ha le sue origini nella teoria d'omologia di gruppi astratti che fu coinvolta nello studio di certi spazi [...] (v. App. III, ii, p. 960), risulta che un A-modulo (a sinistra) è proiettivo se e solo se esso è un sommando diretto diunmodulo libero. Inoltre unmodulo MεAℳ è detto essere stabilmente libero se esiste unmodulo libero L≅Ar tale che M⊕L sia libero ...
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VARIETÀ (App. II, 11, p. 1089)
Edoardo Vesentini
In geometria il termine v. è comunemente inteso in due differenti accezioni: v. algebrica (per la quale rinviamo alla voce geometria: Geometria algebrica, [...] amp;scr;T??? (X) il campo dei vettori nulli in ogni punto di X); b) è unmodulo sopra l'anello &scr;F(X) (per ogni coppia di elementi t di &scr;T??? (X) ed f di &scr;F (X), il campo divettori ft è definito dalla relazione
valida per ogni ...
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versore Nella scienza e nella tecnica, vettoredimodulo unitario, adimensionato, che caratterizza un orientamento (cioè una direzione e un verso): data una retta orientata e staccato su essa un segmento [...] orientato r, il v. della retta vale r/r. Il prodotto di uno scalare v per un v. u dà il vettore v=vu (che ha o no il verso di u a seconda che è v≷0); così, ogni vettore si può sempre scrivere come prodotto della sua grandezza per il suo versore. In ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1961-1970
1961-1970
1961
Famiglia universale. Il giapponese Masatake Kuranishi mostra che esiste sempre un certo tipo di famiglia olomorfa di strutture complesse [...] diun algoritmo efficace per la fattorizzazione dei polinomi a coefficienti interi, in grado di sostituire l'algoritmo di Kronecker che possiede uno scarsissimo valore pratico. L'idea è quella di ottenere una fattorizzazione modulo pm, dove p è un ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1991-2000
1991-2000
1991
Il sistema operativo Linux. Uno studente finlandese, Linus Torvalds, sviluppa il sistema operativo Linux. Il sistema può essere distribuito, [...] di km, il 23 marzo.
La missione Pathfinder esplora Marte. Il veicolo spaziale della NASA atterra sul pianeta liberando un piccolo modulo a causa di una forte reazione immunitaria causata dall'adenovirus, il vettore comunemente utilizzato ...
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Numeri, teoria dei
LLarry Joel Goldstein
di Larry Joel Goldstein
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) argomenti fondamentali; b) la teoria dei numeri nel XVII e XVIII secolo; c) Gauss. □ 2. Teoria algebrica [...] impossibili.
Un criterio, dovuto a É. Galois, per la costruibilità diun numero complesso β (visto come vettore nel piano the theory of numbers, New York 1966.
Gunning, R. C., Lectures on modular forms, Princeton 1962.
Hardy, G. H., Wright, E. M., The ...
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L'Ottocento: matematica. Le origini della teoria dei gruppi
Jeremy Gray
Le origini della teoria dei gruppi
La teoria di Galois e la soluzione algebrica delle equazioni algebriche
La teoria di Galois [...] al gruppo dei resti moduloun numero non primo. Nella terza edizione delle lezioni di Dirichlet sulla teoria dei numeri, Dedekind spiega in maniera dettagliata, per la prima volta, il concetto astratto di carattere diun gruppo abeliano finito G ...
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vettore
vettóre s. m. [dal lat. vector -oris «conducente, portatore», der. di vehĕre «condurre, portare», part. pass. vectus]. – 1. Nel contratto di trasporto, colui che si obbliga, verso corrispettivo, a trasferire persone o cose da un luogo...
modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...