posizione
posizióne [Der. del lat. positio -onis, dal part. pass. positus di ponere "porre"] [LSF] (a) Il luogo dove una cosa è posta, in relazione a punti di riferimento. (b) Il porre qualcosa, sia [...] cifra nel numero. ◆ [ALG] Vettoredi p.: per un generico punto P, il vettore coincidente con il segmento orientato che va da un punto di riferimento O (di norma, l'origine del sistema di riferimento) a P, il cui modulo (la lunghezza del segmento) dà ...
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periodo
perìodo [Der. del lat. periodus, dal gr. períodos "circuito, giro", comp. di peri- "intorno" e hodós "strada"] [LSF] Per certi fenomeni, detti fenomeni periodici, il minimo intervallo di tempo, [...] prodotto di t o x per la pulsazione temporale ω=2π/T o per la pulsazione spaziale (il modulo del vettore d distanza alla quale si succedono, lungo una data direzione, gli elementi diun reticolo cristallino, come dire il p. spaziale del cristallo. ◆ [ ...
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coppia
còppia [Der. del lat. copula] [LSF] Insieme di due cose di specie identica o simile, messe insieme o collegate da speciali relazioni. ◆ [MCC] Nella meccanica applicata: (a) l'insieme di due corpi [...] dalle due forze; infine, momento della c. è il vettore M=r╳F, essendo r la distanza orientata dal punto di applicazione di una qualunque delle due forze al punto di applicazione dell'altra; il modulodi M vale comunque ±bF (positivo se M, r e ...
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pulsazione
pulsazióne [Der. del lat. pulsatio -onis, da pulsare (→ pulsante)] [LSF] Variazione a carattere quasi impulsivo di una grandezza fisica, spec. se ripetentesi (periodicamente o no). ◆ [MCC] [...] p. temporale che quella spaziale; la p. spaziale, detta anche modulo del vettore d'onda, vale k=2π/λ, espressa in rad/m se [EMG] [MCC] P. propria: quella delle oscillazioni libere diun sistema oscillante. ◆ [MCF] P. ridotta: v. aerodinamica ...
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scalare
scalare [agg. e s.m. Der. del lat. scalaris, nel signif. figurato "che varia secondo una scala graduata", da scala "scala"] [ALG] In contrapp. a vettoriale e tensoriale, di grandezza che è univocamente [...] ., il prodotto del modulodi uno dei vettori per la componente dell'altro vettore secondo il primo o, infine, la somma dei prodotti delle componenti omologhe dei due vettori (per es., nello spazio riferito a un ordinario riferimento cartesiano (O ...
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quantita
quantità [Der. del lat. quantitas -atis, da quantus "quanto grande"] [LSF] (a) La proprietà e la condizione per cui un ente, concreto o astratto, può essere misurato, per esso può essere definita [...] classica: III 680 e. ◆ [EMG] [MCC] Q. di moto diun'onda elettromagnetica: il vettore, diretto come il vettore d'onda, che ha per modulo la q. (che ha le dimensioni di una q. di moto) hν/c, con h costante di Planck, ν frequenza dell'onda e c velocità ...
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Poynting John Henry
Poynting 〈pòintin〉 John Henry [STF] (Monton 1852 - Birmingham 1914) Prof. di fisica nell'univ. di Birmingham (1880) e poi di Cambridge (1900); socio straniero dei Lincei (1910). ◆ [...] la superficie del volumetto. ◆ [EMG] Vettoredi P.: il vettore E╳H, i cui elementi vettoriali danno la direzione e il verso di propagazione diun campo elettromagnetico di intensità elettrica E e magnetica H e il cui modulo dà, in opportune unità, l ...
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Ewald Paul Peter
Ewald 〈évalt〉 Paul Peter [STF] (Berlino 1888 - Ithaca, New York, 1985) Prof. di fisica nel politecnico di Stoccarda (1922) e poi nel politecnico di Brooklyn, New York (1940). ◆ [FSD] [...] costruzione geometrica per la riflessione di raggi X da parte diun reticolo cristallino. Dato un reticolo, si consideri il reticolo reciproco di origine O (v. fig.) e in esso il vettore d'onda incidente ki, dimodulo AO=2š/λ, dove λ è la lunghezza ...
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meno
méno [Der. del lat. minus, comparativo di parvus "piccolo"] [ALG] Segno con vari signif.: (a) simb. dell'operazione di sottrazione, anche nel signif. che tale operazione ha nell'algebra astratta; [...] uguale valore assoluto e segno opposto: per es., -a "m. a" è l'opposto di a); (d) per unvettore v, il vettore -v è quello che ha uguale modulo e uguale direzione rispetto a v, ma verso opposto; (e) nella teoria degli insiemi, la scrittura A-B ("A m ...
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zona di Brillouin
Giuseppe La Rocca
Cella elementare del reticolo reciproco caratterizzata dal fatto che due suoi vettori differiscono al più per unvettore del reticolo reciproco. Generalmente si considera [...] centrata nell’origine, che si ottiene sezionando lo spazio reciproco con i piani mediani dei vettori del reticolo reciproco dimodulo via via crescente, fino a quando tali piani non delimitano un poliedro di volume minimo, che è appunto la prima zona ...
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vettore
vettóre s. m. [dal lat. vector -oris «conducente, portatore», der. di vehĕre «condurre, portare», part. pass. vectus]. – 1. Nel contratto di trasporto, colui che si obbliga, verso corrispettivo, a trasferire persone o cose da un luogo...
modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...