Sistemi di comunicazione wireless
Sergio Barbarossa
Una delle caratteristiche distintive della società odierna è l’enorme aumento del flusso di informazioni che vengono scambiate quotidianamente. È [...] tra una stazione base e un cellulare mobile, in un ambiente urbano, il tempo di coerenza assume l’espressione seguente
[9] formula
avendo indicato con λ la lunghezza d’onda della portante e con ν il modulo del vettore velocità. In modo simile, se ...
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La grande scienza. Neurofisiologia
Francesco Lacquaniti
Neurofisiologia
La neurofisiologia è una disciplina scientifica relativamente giovane dal punto di vista delle metodologie impiegate. Le tematiche [...] esemplificano anche alla perfezione il principio di analisi modularedi parametri spaziali diversi. Alla periferia, Ciascun neurone partecipa a questo codice di popolazione contribuendo con unvettore lungo la propria direzione preferita, la ...
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Bioinformatica
GGiovanni Paolella e Giuseppe Martini
di Giovanni Paolella e Giuseppe Martini
SOMMARIO: 1. Introduzione. ▭ 2. Acidi nucleici e proteine. ▭ 3. Metodi automatici di sequenziamento. ▭ 4. [...] un package che interessa diversi vettori. Si tratta di strumenti che coprono un'area molto ampia delle esigenze del ricercatore, in quanto sono costituiti da un gran numero di programmi sia di uso generale, sia didi riutilizzarli come modulidi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Abbandonati i preconcetti storiografici sul romanico che limitano a poche aree l’ideazione di nuovi moduli [...] in facciata un Westbau con tribuna superiore, modulata esternamente nella forma di una controabside, esempio, al monachesimo cluniacense come vettoredi novità, finendo forse per trascurare altre direttrici di scambi, segnatamente con l’area ...
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La grande scienza. Teoria dei numeri
Anatolij A. Karatsuba
Teoria dei numeri
La teoria dei numeri o, adottando una locuzione di Carl Friedrich Gauss (1777-1855), l'aritmetica superiore, è lo studio [...] diverso dal quadrato diun numero intero e da −1 (un numero intero a si definisce radice primitiva moduloun numero primo p 1)(σ+it)),
per σ∈(1/2;1], t→+∞, e divettori analoghi in uno spazio complesso N-dimensionale (Voronin 1988).
Molti ...
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Mente
Massimo Piattelli Palmarini
Dal latino mens, che può essere accostato al verbo meminisse e al greco μιμνήσκω, "ricordare", il termine indica il complesso delle facoltà umane che più specificamente [...] ha alcuna difficoltà ad ammettere che i principi sui quali si basa il funzionamento diunmodulo non assomiglino affatto a quelli sui quali si basa il funzionamento diun altro modulo. Anzi, si può far notare che, fino a ora, più si è approfondita la ...
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Geometria differenziale
SShoshichi Kobayashi
di Shoshichi Kobayashi
Geometria differenziale
sommario: 1. Cenno storico. 2. Varietà. 3. Geometria riemanniana. 4. Varietà complesse e varietà kähleriane. [...] accordo con la (7), le sue componenti obbediscono alla legge di trasformazione:
Un elemento di T*p è chiamato un covettore o unvettore covariante, mentre unvettore tangente è talvolta chiamato unvettore contravariante.
Da Tp(M) e T*p(M) si può ...
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Interazioni deboli
Carlo Rubbia e Giulia Pancheri
sommario: 1. Particelle e forze elementari. 2. Le forze e la meccanica quantistica. 3. Le interazioni deboli. 4. Le correnti neutre. 5. La produzione [...] elettromagnetismo rispetto a trasformazioni di gauge riflette il fatto familiare che i potenziali - il vettore A e lo scalare spazio bidimensionale, è determinato dal valore del modulodi T e dalla sua componente secondo un asse, T3. Si noti anche la ...
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Cristallografia
Ekhard K. H. Salje
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Concetti di simmetria: a) gruppi e reticoli; b) rappresentazioni irriducibili dei gruppi spaziali. 3. Diffrazione di radiazioni da [...] unmodulodi ripetizione tale che
b = ma = a + 2a cos α,
dove m è un numero intero; ne segue cos α = (m - 1)/2, per cui, al variare di alle coordinate spaziali del reticolo, cioè l'operatore trasforma unvettore r in t •p r attraverso una matrice t. ...
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La grande scienza. Automi e linguaggi formali
Dominique Perrin
Automi e linguaggi formali
La teoria degli automi e dei linguaggi formali ha lo scopo di descrivere le proprietà delle successioni di simboli. [...] uno spazio degli stati rappresentato da uno spazio vettoriale di dimensione finita sul campo dei numeri complessi; le transizioni sono trasformazioni unitarie di tale spazio. Uno stato quantistico è unvettoredi norma 1.
In tal modo le norme delle ...
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vettore
vettóre s. m. [dal lat. vector -oris «conducente, portatore», der. di vehĕre «condurre, portare», part. pass. vectus]. – 1. Nel contratto di trasporto, colui che si obbliga, verso corrispettivo, a trasferire persone o cose da un luogo...
modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...