Proporzioni corporee e tipologie costituzionali: il somatotipo
William D. Ross
Gli esseri umani, nonostante le numerose somiglianze che li accomunano in quanto membri di una stessa specie, tanto più [...] concepì a tal proposito una sorta di regolo che, mediante un modulo, traduceva le proporzioni armoniche in rapporti variabilità interindividuale nella sua continuità. Questa teoria ebbe un'ulteriore evoluzione a opera di un allievo di De Giovanni, G. ...
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LUTI, Benedetto
Alessandro Serafini
Figlio di un artigiano fiorentino di nome Iacopo (Pascoli, p. 228), nacque a Firenze il 17 nov. 1666. Secondo Hugford (p. 61), il L. apprese l'arte del disegno e [...] tappa obbligata per ogni studioso o amatore di passaggio a Roma. In seno all'Accademia di S. Luca fu anche maestro di disegno, soprattutto a partire dal 1710, quando la sua attività didattica si fece sistematica e continua. Fra i suoi allievi diretti ...
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NOORDA, Bob
Fiorella Bulegato
– Tra i principali artefici del rinnovamento della grafica italiana, nacque ad Amsterdam il 15 luglio 1927, secondogenito di Gerbrand e di Catharine Thrump. Il fratello [...] in base a criteri di leggibilità in movimento, sull’invenzione di una fascia continua superiore che ripetendo il Ginori, Lema, fino a spingersi nel 1968 a progettare Modulo 3, sistema di mobili per ufficio distribuito anche negli Stati Uniti (con ...
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Vedi MAGDALENSBERG dell'anno: 1961 - 1995
MAGDALENSBERG (v. vol. IV, p. 772)
G. Piccottini
La prosecuzione delle ricerche in quest'area posta nelle Alpi sud-orientali (dove si sviluppò un insediamento [...] della basilica e dall'impiego di uno stesso modulo per la suddivisione interna di tutti gli edifici.
È dalle in relazione con il santuario ivi situato, si può affermare una continuità fino alla tarda antichità; tutte le altre zone furono abbandonate ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province danubiano-balcaniche. Noricum: Magdalensberg
Gernot Piccottini
Magdalensberg
Il M. è, per quanto riguarda la sua altezza (1058 m), il secondo fra [...] della basilica e dall’impiego di uno stesso modulo per la suddivisione interna di tutti gli edifici.
È dalle in relazione con il santuario ivi situato, si può affermare una continuità fino alla Tarda Antichità; tutte le altre zone furono abbandonate ...
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ORDELAFFI, Pino
Alma Poloni
ORDELAFFI, Pino (III). – Nacque a Forlì nel 1436, secondogenito di Antonio Ordelaffi signore di Forlì e di Caterina figlia di Gherardo Rangoni, signore di Spilamberto.
Pochi [...] entrambe, secondo un modulo tipico delle corti rinascimentali, si parlò di avvelenamento e la scomparsa di Barbara allontanò da , l’azione di Pino si pone in sostanziale continuità con la fase della cosignoria tra i due figli di Antonio Ordelaffi.
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Vedi NIPPUR dell'anno: 1963 - 1996
NIPPUR (v. vol. V, p. 526)
R. Dolce
Dal 1948 a oggi lo scavo di questa città mesopotamica è stato condotto, talvolta in collaborazione con altre istituzioni, dall'Oriental [...] doveva sostenere, sparsi dati archeologici consentono tuttavia di rilevare una continuità d'uso dell'area fino al periodo , con il modulo del cortile centrale intorno al quale si sviluppano più serie parallele e spesso non comunicanti di vani. Nel ...
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PASCOLETTI, Cesare
Alessandra Capanna
PASCOLETTI, Cesare. – Nacque a Povoletto, in provincia di Udine, il 1° dicembre 1898, da Francesco, veterinario, e da Ida Dreossi, maestra elementare.
Si trasferì [...] grande portale di ordine gigante, e alleggerita in sommità da tre piani di profonde logge che svelano, sul fronte, il modulo quadrato sul , alla sapienza del mestiere, si associava la continuitàdi rapporti con l’imprenditoria edile romana: villini e ...
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CAVALLINO
F. D'Andria
Insediamento indigeno di età arcaica, di cui è ignoto il nome antico; i notevoli resti si trovano nella vasta pianura di Lecce, a qualche chilometro di distanza dagli abitati messapici [...] Soltanto nella prima Età del Ferro è possibile riconoscere una continuità insediativa, mentre piuttosto rari sono i reperti della prima metà Si tratta di un modulo insediativo diffuso nell'area salentina, attestato anche da ritrovamenti di ceramica ...
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LANCIA, Emilio
Gianluca Ficorilli
Nacque a Milano il 20 luglio 1890 da Andrea e Costanza Adami. Dopo avere frequentato il liceo classico A. Manzoni, nell'ottobre del 1910 si iscrisse ad architettura [...] o in bassofondo, l'immagine del complesso è resa unitaria dall'iterazione di uno stesso modulo verticale e dalla continuità delle cornici. Gli elementi di distribuzione verticale, nell'edificio d'angolo, sono arretrati verso via Monte Napoleone ...
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modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...
modulazione
modulazióne s. f. [dal lat. modulatio -onis]. – 1. a. In musica, passaggio della voce o del suono da una tonalità a un’altra: può essere stabile o passeggera, secondo che nella nuova tonalità si resti durevolmente (tanto da far...