televisivo
televisivo [agg. Tratto da televisione, secondo il rapporto visione -visivo] [LSF] [ELT] Della televisione, che riguarda la televisione, come particolare sistema di telecomunicazione. ◆ [ELT] [...] 'immagine e l'inizio dell'esplorazione della successiva, nonché all'inizio di ogni riga di analisi), il tipo di modulazione del segnale (positiva oppure negativa), il rapporto dimensionale (fra la larghezza e l'altezza dell'immagine), la frequenza di ...
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rivelatore
rivelatóre [agg. e s. (f. -trice) Der. di rivelare, dal lat. revelare "togliere il velo", comp. di re- con il signif. di azione contraria e velum "velo"] [LSF] Dispositivo, apparecchio o sostanza [...] C del gruppo di rivelazione si carica (fig. 2), attraverso il diodo, a una tensione vicina ai valori di picco del segnale modulato Vi, presente ai capi del circuito risonante d'ingresso; tra un picco e l'altro il diodo è interdetto e il condensatore ...
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radio
Nicola Nosengo
Un mezzo di comunicazione che non invecchia
La radio è un mezzo di comunicazione che permette di trasmettere informazione sonora a distanza sotto forma di onde elettromagnetiche. [...] di riprodurre entrambi i tipi di segnale e un apposito pulsante permette in genere di scegliere tra i segnali modulati in ampiezza e quelli modulati in frequenza.
La radio oggi
Oggi la radio è un mezzo di comunicazione quanto mai vitale e importante ...
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limitatore
limitatóre [s.m. e agg. (f. -trice) Der. del lat. limitator -oris, dal part. pass. limitatus di limitare (→ limitato)] [LSF] Dispositivo per limitare l'entità di un fenomeno, facendo in modo [...] a un valore costante l'ampiezza della tensione applicata al rivelatore stesso, eliminando o quanto meno riducendo fortemente la modulazione d'ampiezza dovuta a disturbi (allora si parla anche di l. di disturbi), interferenze, ecc. ◆ [FTC] [EMG] L. di ...
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profondita
profondità [Der. del lat. profunditas -atis, da profundus "profondo"] [LSF] (a) Generic., una delle dimensioni di un corpo, da precisare di volta in volta; così se, come spesso si fa, si chiama [...] fenomeni e l'ampiezza di certe grandezze, con riferimento alla forma di diagrammi rappresentativi (per es., la p. di modulazione: v. oltre). ◆ [OTT] P. di campo: per un obiettivo (di una macchina fotografica, di un microscopio, un telescopio, un ...
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rivelazione
rivelazióne [Atto ed effetto del rivelare, der. del lat. revelatio -onis dal part. pass. revelatus di revelare (→ rivelatore)] [LSF] Il rendere osservabili e misurabili enti fisici, mediante [...] , detta anche demodulazione, cui si sottopone un segnale modulato per estrarne il segnale modulante: v. modulazione di segnali e → rivelatore: R. di segnali modulati a impulsi, modulati d'ampiezza e modulati di frequenza. ◆ [ELT] R. eterodina e r ...
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telemisurazione Misurazione eseguita a distanza (in pratica, per distanze notevoli o che implichino problemi di trasmissione dei dati). Un sistema di t. si compone, in generale, di un sistema per la misurazione [...] semplici si usano dispositivi meccanici o, soprattutto, elettrici. In caso di grandi distanze i segnali sono trasmessi, con modulazione d’ampiezza o, più spesso, di frequenza o a impulsi, su linea elettrica o mediante radioonde. Se la misurazione ...
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trama
trama [Lat. trama "il filo della parte trasversale di un tessuto"] [LSF] Il termine è usato, oltre che nei signif. specifici ricordati nel seguito, anche come sinon. di struttura, tessitura e simili, [...] di segnali, la configurazione dei bit compresi in un periodo del segnale multiplo; nel sistema normalizzato europeo (CCIT) per la modulazione PCM è costituita da 256 bit (divisi in 32 gruppi di 8 bit ciascuno) con periodo di campionamento di 125 μs ...
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Linguistica
In riferimento ai sistemi di scrittura, si dice scrittura lineare ogni sistema grafico adoperante segni a sviluppo l. non interpretabili come pittogrammi; in particolare, in archeologia si [...] la forma della grandezza d’uscita, non introduce componenti armoniche non presenti nel segnale d’ingresso.
Modulazione lineare
Modulazione in cui il grado di modulazione è, istante per istante, direttamente proporzionale all’ampiezza del segnale ...
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neurotensina
Peptide attivo nel sistema nervoso isolato inizialmente dall’ipotalamo come fattore stimolante della secrezione salivare. La neurotensina è largamente presente in varie aree cerebrali e [...] della nocicezione, della temperatura, del comportamento alimentare e dello stress. È implicata nella modulazione dell’attività dopaminergica sul comportamento. Negli animali da laboratorio, infatti, stimola le attività di esplorazione dell’ambiente ...
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modulazione
modulazióne s. f. [dal lat. modulatio -onis]. – 1. a. In musica, passaggio della voce o del suono da una tonalità a un’altra: può essere stabile o passeggera, secondo che nella nuova tonalità si resti durevolmente (tanto da far...
modulante
agg. [part. pres. di modulare2]. – Che modula: passaggio m., in musica, passaggio ad altra tonalità; segnale m., in elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni (anche, come s. f., la m.), l’onda che contiene l’informazione...