Circuito, utilizzato nella tecnica delle telecomunicazioni, che effettua l’operazione inversa della modulazione (➔) e cioè provvede a estrarre il segnale utile, o segnale modulante (o in banda base), dal [...] vi è una affinità fra i circuiti per la demodulazione e quelli impiegati per la modulazione. Due casi particolarmente interessanti sono quelli dei d. per segnali modulati in ampiezza (doppia banda laterale e portante trasmessa) e quelli dei d. per ...
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Sigla di pulse amplitude modulation, che nella tecnica delle telecomunicazioni indica una modulazione a impulsi in cui, restando fissa la successione nel tempo degli impulsi e la loro durata, si fa variare [...] l’ampiezza di essi in dipendenza dell’intensità del segnale modulante. ...
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Particolare sistema di radiodiffusione radiofonica a onde metriche e a modulazione di frequenza che consente, in ricezione, la resa dei suoni con effetto stereofonico. Quest’ultimo effetto si basa sulla [...] S, che hanno i seguenti rapporti con quelli originali: M=K+L, S=K−L. Con il segnale M viene modulata di frequenza la frequenza portante fp dell’impianto emittente; alla ricezione, dopo la demodulazione, questo segnale costituisce la cosiddetta parte ...
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Circuito radioricevente a supereterodina nel quale la conversione di frequenza viene effettuata per modulazione tra il segnale dell’oscillatore locale e il segnale ricevuto. ...
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Sigla di pulse-code modulation, usata nella tecnica delle telecomunicazioni per designare la modulazione a codice di impulsi, nella quale l’informazione è codificata per mezzo di gruppi di impulsi susseguentisi. ...
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Sigla di pulse position modulation, usata nelle telecomunicazioni per indicare un tipo di modulazione (➔) a impulsi nella quale l’informazione è espressa come variazione della posizione relativa degli [...] impulsi modulanti. ...
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RADIOCOMUNICAZIONI (XXVIII, p. 703; App. I, p. 956)
Ascanio NIUTTA
Il progredire delle cognizioni scientifiche e i perfezionamenti avvenuti nel campo della tecnica radio e elettronica nell'ultimo decennio [...] a 625 kHz. Vengono in tal modo a prodursi due nuove bande di cui l'inferiore è soppressa dal filtro che segue il modulatore; quella superiore che ha l'ampiezza da 2620 a 2628 kHz, contiene entrambi i canali e l'onda portante. La reintroduzione di ...
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telecomunicazione Nome generico di ogni procedimento che permette di far pervenire a uno o più corrispondenti informazioni di varia natura (documenti scritti o stampati, immagini fisse o mobili, parole, [...] che costituiscono la cosiddetta gerarchia numerica sincrona. Il livello della gerarchia viene individuato dalla sigla STM (synchronous transport module) e dal corrispondente numero di flussi base (cioè operanti alla velocità di cifra più bassa STM-1 ...
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Sigla di radio data system, che nelle telecomunicazioni indica un sistema di trasmissione di sequenze di dati numerici su canali radio a modulazione di frequenza. Tale trasmissione, che è associata a un [...] normale canale audio e può trasmettere contemporaneamente a esso, permette di trasferire un certo numero di informazioni riguardanti la trasmissione stessa, quali la frequenza della portante, le frequenze ...
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modulazione
modulazióne s. f. [dal lat. modulatio -onis]. – 1. a. In musica, passaggio della voce o del suono da una tonalità a un’altra: può essere stabile o passeggera, secondo che nella nuova tonalità si resti durevolmente (tanto da far...
modulante
agg. [part. pres. di modulare2]. – Che modula: passaggio m., in musica, passaggio ad altra tonalità; segnale m., in elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni (anche, come s. f., la m.), l’onda che contiene l’informazione...