Fisica
Variazione temporale del valore o dell’intensità di una grandezza fisica.
In ottica, un raggio luminoso si dice modulato se la sua intensità varia nel tempo secondo una legge nota. La m. della luce [...] altro estremo su un’opportuna impedenza, d. M. di questo tipo possono avere una larghezza di banda dell’ordine di 10 MHz a frequenze modulanti fra 0,5 e 2 GHz; la potenza di m. è dell’ordine di qualche watt.
M. con ultrasuoni
Tale tipo di m. sfrutta ...
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Nella tecnica delle telecomunicazioni in alta frequenza, modulazione tra due canali distinti che dà luogo, sul canale disturbato, a segnali estranei; detta anche modulazione incrociata. I. possono essere [...] provocate da qualsiasi causa di generazione di armoniche (non linearità di un circuito magnetico portato in prossimità della saturazione, non linearità nelle curve caratteristiche dei componenti elettronici ...
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PWM (Pulse width modulation)
Paolo Tenti
Tipo di modulazione in cui l’informazione è rappresentata dalla durata di ogni impulso ricorrente regolarmente. Tutti i convertitori elettronici di potenza sono [...] da un comparatore che confronta un segnale portante triangolare w(t), di ampiezza Wmax e frequenza fm (frequenza di modulazione) con un segnale modulante m(t), che evolve a frequenza molto minore. Il segnale x(t) d’uscita del comparatore è a livello ...
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Dispositivo che effettua le operazioni di modulazione e demodulazione nella trasmissione a distanza di segnali digitali, in particolare nella trasmissione dei dati su linee telefoniche (fig.). ...
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Nei sistemi multiplex a divisione di frequenza, la modulazione con cui i diversi canali da trasmettere vengono inizialmente traslati in una banda di frequenze, per essere successivamente allocati nella [...] loro banda definitiva con una seconda modulazione. ...
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demodulazióne Nella tecnica delle telecomunicazioni, operazione inversa della modulazione e cioè estrazione del segnale modulante da una portante modulata. ...
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Sigla di pulse frequency modulation, che nelle telecomunicazioni designa la modulazione di frequenza con cui il segnale modulante fa variare la cadenza degli impulsi. ...
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Uno dei due terminali di un circuito di radiocomunicazione (l’altro è il radioricevitore), il cui compito è di generare una corrente a radiofrequenza, imprimere a essa, con i procedimenti della modulazione, [...] controfase in classe B, per il pilotaggio dell’ultimo stadio, che è in controfase in classe A o AB. Se il segnale modulante è un segnale complesso, non sinusoidale, come avviene nel caso di trasmissioni in fonia, in luogo di due segnali laterali si ...
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modulazione
modulazióne s. f. [dal lat. modulatio -onis]. – 1. a. In musica, passaggio della voce o del suono da una tonalità a un’altra: può essere stabile o passeggera, secondo che nella nuova tonalità si resti durevolmente (tanto da far...
modulante
agg. [part. pres. di modulare2]. – Che modula: passaggio m., in musica, passaggio ad altra tonalità; segnale m., in elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni (anche, come s. f., la m.), l’onda che contiene l’informazione...