Sonno e sogno
Antonio Giuditta
Nella maggioranza delle lingue occidentali sonno e sogno sono indicati con parole diverse; non così nella lingua spagnola, dove esiste un medesimo termine, sueño, per [...] le eventuali interazioni di questi composti sono note solo in parte.
Le influenze circadiane non sono le sole a modulare il sonno. Un rilevante condizionamento è esercitato dalla durata, dall'intensità, dalla rilevanza e dalla novità delle percezioni ...
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BRICCIALDI, Giulio
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Nacque a Temi il 2 marzo 1818 da Giovanni Battista e Margherita Santori. Da bambino iniziò lo studio del flauto con suo padre e alla morte di questo, volendo la famiglia avviarlo [...] del vecchio flauto di antico sistema. Lo strumento del B. offriva, inoltre, maggiore uguaglianza dei suoni, facilità nella modulazione e intonazione superiore.
Compositore instancabile per il suo strumento, il B. volle dedicarsi anche al teatro e l ...
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FROJO, Giovanni
Angela Maria Rossano
Nato a Catanzaro il 1° apr. 1847 da Achille e Marianna Masciari, all'età di dieci anni si trasferì a Genova per studiare pianoforte e contrappunto con G. Bassi; [...] ai risultati tecnici, intendeva stimolare l'acquisizione del "sentimento della misura, quello della tonalità e della modulazione, infine, la varietà della sonorità e dell'accento", preparando "gli allievi pianisti a diventare musicisti" (Vismara ...
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LAMA, Giovan Battista
Rossella Faraglia
Nacque a Napoli intorno al 1673, come si deduce dalle Aggiunte all'Abecedario di Orlandi del 1733 (p. 457), che lo definiscono "in età d'anni sessanta". La sua [...] S. Giovanni Battista a Marianella presso Napoli, S. Giuseppe col Bambinoe i ss. Gennaro e Agostino, in cui la modulazione atmosferica del colore, aspetto tipico della maniera giordanesca, testimonia il momento di maggior vicinanza del L. al maestro ...
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IACOPO (Giacomo) da Campione
Maria Grazia Ercolino
Non si conosce la data di nascita di questo architetto, figlio di Zambonino da Campione, attivo a Milano negli ultimi due decenni del XIV secolo.
Il [...] procedettero con solerzia. Inoltre, se sembra ormai certo che Grassi fu l'artefice primario per quanto riguarda la modulazione e l'elaborazione plastica di questa architettura, è altrettanto probabile che a I. si debba attribuire la responsabilità ...
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GIOVANNI di Rigino
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo scultore, che si dichiara originario di Verona e che fu verosimilmente figlio del lapicida Rigino di Enrico. Tuttavia [...] l'esistenza di similarità iconografiche con il paliotto, ma ravvisò nelle sculture dell'edicola una nuova e originale "modulazione" stilistica degli elementi culturali toscani e lombardi di matrice gotica, presenti a Verona nelle imprese scaligere, e ...
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Cristaldi, Franco
Mario Sesti
Produttore cinematografico, nato a Torino il 3 ottobre 1924 e morto a Monte Carlo il 1° luglio 1992. A partire dalla produzione, nel 1954, del primo lungometraggio di finzione, [...] Il caso Mattei (1972), Lucky Luciano (1973), tutti di Rosi e Ogro (1978) di Gillo Pontecorvo. Progettò inoltre la modulazione del cinema di consumo intesa come ricercata alternativa alla sua ripetizione meccanica: da Rascel Fifi (1957) di Guido Leoni ...
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PASERO, Tancredi
Cesare Clerico
PASERO, Tancredi (Giacinto Tommaso). – Uno dei maggiori bassi del Novecento, nacque l’11 gennaio 1893 a Torino, nella centralissima via Barbaroux, da Pietro, ferroviere, [...] Sud America inclusa (dal 1924 in avanti). La sua voce «ampia, estesa magnifica, unita a una squisita dolcezza di modulazione» (Bruno Barilli, Il Tevere, 4 gennaio 1926), si adattava con eguale attitudine al melodramma italiano, al francese, a quello ...
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BIFFOLI, Benedetto
Riccardo Scrivano
Poeta e notaio fiorentino, come si dichiara egli stesso in un sonetto di risposta a Domenico di Tomaso Fagioli, visse nel sec. XV. Suo padre si chiamava Antonio; [...] la tematica amorosa viene illeggiadrita da qualche rapidissima visione di paesaggio e da qualche, anche più rara, nuova modulazione musicale.
Bibl.: F. Flamini,La lirica toscana del Rinascimento anteriore ai tempi del Magnifico, Pisa1891, pp. 292 ...
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DRUGMAN, Giuseppe
Pier Paolo Mendogni
Nacque a Parma il 27 apr. 1810 da Nicola di Jean-François, falegname e intagliatore al servizio della corte ducale, e da Amelia Bianchi. A sedici anni entrò nell'accademia [...] della descrizione viene immerso in un'atmosfera teneramente romantica, grazie al sapiente equilibrio compositivo e alla morbida modulazione tonale.
Nel 1844 ricevette l'incarico di dipingere, insieme con Luca Gandaglia e Giuseppe Giorgi, le scene ...
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modulazione
modulazióne s. f. [dal lat. modulatio -onis]. – 1. a. In musica, passaggio della voce o del suono da una tonalità a un’altra: può essere stabile o passeggera, secondo che nella nuova tonalità si resti durevolmente (tanto da far...
modulante
agg. [part. pres. di modulare2]. – Che modula: passaggio m., in musica, passaggio ad altra tonalità; segnale m., in elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni (anche, come s. f., la m.), l’onda che contiene l’informazione...