profondita
profondità [Der. del lat. profunditas -atis, da profundus "profondo"] [LSF] (a) Generic., una delle dimensioni di un corpo, da precisare di volta in volta; così se, come spesso si fa, si chiama [...] fenomeni e l'ampiezza di certe grandezze, con riferimento alla forma di diagrammi rappresentativi (per es., la p. di modulazione: v. oltre). ◆ [OTT] P. di campo: per un obiettivo (di una macchina fotografica, di un microscopio, un telescopio, un ...
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Raggi cosmici
GGiampietro Puppi e Giancarlo Setti
di Giampietro Puppi e Giancarlo Setti
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. Tecniche d'osservazione. □ 3. La radiazione cosmica nell'atmosfera. □ 4. La radiazione [...] si ottengono sulla base dei modelli attuali è rappresentato nella fig. 5 per il flusso di protoni: mentre a 1 GeV l'effetto di modulazione è trascurabile, già a 100 MeV solo il 10% dei protoni riesce a raggiungere la Terra e a poche decine di MeV il ...
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diversità La condizione di chi è, o considera sé stesso, o è considerato da altri "diverso" (omosessuali, handicappati, emarginati, ecc.). In radiotecnica, sistema in d. (ingl. diversity system), sistema [...] di loro di almeno 100 Hz difficilmente presentano evanescenza contemporanea; si attua nelle trasmissioni radiotelegrafiche con modulazione sia di ampiezza sia di frequenza, irradiando simultaneamente radioonde di frequenza diversa. b) Sistema in d ...
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pregnenolone
Composto endogeno a struttura steroidea che funge da precursore di numerosi ormoni, tra cui il cortisolo, il testosterone, l’estradiolo e il progesterone. La biosintesi del p. avviene a [...] memoria, probabilmente attraverso un antagonismo funzionale dei recettori GABA, l’aumento del rilascio di acetilcolina, la modulazione dei recettori NMDA e un aumento del sonno paradosso. Negli Stati Uniti è anche commercializzato come integratore ...
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rivelazione
rivelazióne [Atto ed effetto del rivelare, der. del lat. revelatio -onis dal part. pass. revelatus di revelare (→ rivelatore)] [LSF] Il rendere osservabili e misurabili enti fisici, mediante [...] , detta anche demodulazione, cui si sottopone un segnale modulato per estrarne il segnale modulante: v. modulazione di segnali e → rivelatore: R. di segnali modulati a impulsi, modulati d'ampiezza e modulati di frequenza. ◆ [ELT] R. eterodina e r ...
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PONTE RADIO
Bruno PERONI
. Nell'ultimo decennio la tecnica dei radiocollegamenti a fascio (v. App. II, 11, p. 655) ha compiuto enormi progressi; di conseguenza i collegamenti stessi (che in italiano [...] .
Dal punto di vista tecnico i fatti più salienti si possono così riassumere: a) affermazione del sistema di modulazione di frequenza; b) generale aumento delle radiofrequenze di lavoro; c) utilizzazione di un nuovo modo di propagazione, quello ...
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radioripetitore
radioripetitóre [agg. e s.m. (f. -trice) Comp. di radio- nel signif. c e ripetitore] [ELT] Nella radiotecnica, apparato costituito da un'antenna ricevente direttiva e un radioricevitore [...] tutt'intorno (r. circolare) oppure verso una determinata stazione radioricevente (r. direttivo), con le stesse caratteristiche di modulazione dei segnali radio ricevuti ma con assai maggiore livello di potenza; i r. circolari servono come stazioni ...
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rafe
Formazione neuronale della parte inferiore del tronco dell’encefalo, che costituisce uno dei centri della formazione reticolare. I nuclei dorsali e mediali del r., situati sulla linea mediana del [...] principale sede da cui hanno origine le fibre serotoninergiche del sistema nervoso centrale. Il r. svolge una funzione di controllo nelle fasi di sonno REM (blocca gli stimoli che sollecitano il risveglio) ed è implicato nella modulazione del dolore. ...
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Musicista e teorico (Olot de Porrera, Gerona, 1729 - El Escorial 1783). Studiò alla scuola dell'abbazia di Montserrat, e nel 1752 entrò nell'ordine dei gerolamini, divenendo organista e maestro di cappella [...] , del quale assimilò la lezione stilistica, pur rimanendo fedele alla tradizione musicale spagnola (notevoli, in questo senso, le sue composizioni per organo e per clavicembalo). È autore di due trattati sulle chiavi di modulazione (1762 e 1765). ...
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TELEMETRIA
Luciano Surace
(v. telemetro, XXXIII, p. 431; telemetria elettronica, App. IV, III, p. 597)
Gli anni Settanta sono stati caratterizzati dall'affinamento del grado di precisione conseguibile [...] diverso nella ionosfera e nella troposfera). Vi è inoltre un limite ''intrinseco'' di precisione del metodo dovuto all'elevata lunghezza d'onda del segnale modulato su cui si va a operare:
codice C/A:1 MHz·300.000.000 m/s = 300 m
codice P:10 MHz·300 ...
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modulazione
modulazióne s. f. [dal lat. modulatio -onis]. – 1. a. In musica, passaggio della voce o del suono da una tonalità a un’altra: può essere stabile o passeggera, secondo che nella nuova tonalità si resti durevolmente (tanto da far...
modulante
agg. [part. pres. di modulare2]. – Che modula: passaggio m., in musica, passaggio ad altra tonalità; segnale m., in elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni (anche, come s. f., la m.), l’onda che contiene l’informazione...