MECHITARISTI
Giuseppe Frasson
. Congregazione monastica armena sussistente come un gruppo a parte dell'ordine benedettino. Mechitar (Mxithar) Pietro di Sïvas (v.), che le diede il nome, fu indotto [...] una fiorente colonia armena, con una propria chiesa dedicata alla S. Croce, a S. Giuliano. Pochi padri furono lasciati a Modone a custodia dei beni della comunità. Ma le sorti della guerra, sfavorevoli ai Veneziani, e la distruzione del convento da ...
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NAUPLIA (greco Ναυπλία; lat. Nauplĭa; A. T., 82-83)
Doro LEVI
Giuseppe PAVANELLO
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Importante città della Grecia, situata nel Peloponneso, capoluogo del dipartiniento dell'Argolide Corinzia. Sorge [...] che durante la seconda guerra messenica gli abitanti di Nauplia furono cacciati dagli Argivi, e furono trapiantati dagli Spartani a Modone (v.): da allora in poi essa divenne il porto e l'arsenale maggiore degli Argivi. Era già andata in rovina ...
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MECHITAR (arm. Mxithar "consolatore")
Almo Zanolli
Abate armeno, fondatore della congregazione dei mechitaristi. Nacque a Sïvas (Sebaste) il 7 febbraio 1676; il suo nome di battesimo era Manuk. Manifestò [...] parteggiare per i Latini, M. e la congregazione da lui fondata nel 1701 (v. mechitaristi) si rifugiarono prima in Morea, a Modone, e poi a Venezia, nell'isola di San Lazzaro, loro offerta dalla Serenissima (1717). Quivi M. passò il resto della vita ...
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CORRER, Antonio
François-Charles Uginet
Figlio di Filippo di Nicolò, del ramo dei Correr a Castello, e di Chiara Venier, nacque a Venezia il 14 gennaio del 1369. Ricevette la prima educazione letteraria [...] , che risulta indicato come gerente della Camera postolica, e a partire dal 15 ag. 1411, da Francesco Novelli, vescovo di Modone, che fu ancora confermato nella carica il 4 sett. 1414.
Il C. fu abbastanza moderato nell'accumulare benefici: oltre all ...
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ERIZZO, Antonio
Giuseppe Gullino
Ultimo dei tre figli maschi di Marco di Antonio e di Orsa Saraton di Raimondo, nacque a Venezia nella prima metà del 1421. La famiglia era di modeste condizioni, e le [...] .
Nel 1456-57 lasciò per la prima volta la patria, essendo stato eletto (31 dic. 1455) consigliere a Modone e Corone, le imponenti fortificazioni poste nell'estremo lembo del Peloponneso, il cui possesso consentiva alla Repubblica di controllare le ...
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FOSCARI, Urbano
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1423, secondo dei figli maschi di Filippo di Francesco (detto Franzi) e di Elisabetta Trevisan. La famiglia era cospicua per prestigio e ricchezze, [...] , da cui ebbe almeno cinque figli.
Soltanto il 16 ag. 1457 al F. fu affidato un altro incarico, quello di consigliere a Modone, nel Peloponneso. In Grecia il F. si trovò di fronte ad abusi e malversazioni che egli non seppe reprimere, o dei quali fu ...
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BASSOLA, Mosè
Angela Codazzi
Di famiglia originaria di Basilea (donde forse il cognome con le varianti: Basilea, Basla, Basola), il B., figlio di Mordechai, nacque a Pesaro nell'anno 1480. Fu rabbino [...] , per, il percorso marittirno, è quello seguito dalle galee veneziane m servizio per il Levante: Pola, Corfù, Cefalonia, Zante, Modone, Cerigo, Famagosta fino a Tripoli di Siria, donde il B. prosegui per Beirut, Sidone, Tiro, Safed. La seconda parte ...
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Maresciallo di Francia, nato a Tours nel 1366. Fu stimato come il tipo del perfetto cavaliere. Gli Italiani, o meglio i Genovesi, lo chiamarono il Bucicaldo. Ragazzo ancora, combatté in Normandia (1376), [...] contro il re di Cipro e la Repubblica veneta e ottenne buoni risultati; tuttavia in uno scontro navale coi Veneziani presso Modone (ottobre 1403) l'esito fu dubbio. Tornato a Genova domò con estremo vigore agitazioni contro il suo governo. Ospitò in ...
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La lingua
Alfredo Stussi
La proiezione marittima e commerciale della società veneziana durante il Duecento, per quanto assorbente, non basta da sola a spiegare il ritardo con cui il volgare si afferma [...] . /
Ecoti a vu comandemo p(er) nu e p(er) lo n(ost)ro (Con)seio che, siando vu çonti a Modon, tu Çane / debis remagnir ad Modon (e) ess(er) ali nostri castellani ala guardia de Mothon sì como / eli te ordenerà. Ali qual vu daré le nostre letere ...
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LEONARDO da Guarcino (Leonardo da Patrasso)
Sergio Ferdinandi
Figlio di Pietro, membro della famiglia dei Conti, imparentato con i Caetani e appartenente alla piccola nobiltà della Campagna, e di Perna, [...] per la diocesi di Aversa. In occasione dell'assunzione di tale incarico, L. rinunciò formalmente alla diocesi di Modone che rimise all'arcivescovo di Costantinopoli. Il 20 luglio 1299 divenne arcivescovo di Capua, conservando in commenda la diocesi ...
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violanteo
agg. Di Luciano Violante, esponente politico del centrosinistra. ◆ L’ironia violantea finisce in realtà per sfidare una politica che di Commissioni d’inchiesta – nominate, anche se spesso solo annunciate, minacciate, presentate e...
autoelogiarsi
v. intr. pron. Elogiarsi da sé stessi. ◆ Quando sei in un grave pericolo, quando stai affrontando una crisi, un amico non viene a dirti «dammi questo, dammi quest’altro». Non viene a esigere un suo diritto. Non viene ad autoelogiarsi,...