In grammatica, verbo p., che costituisce da solo (a differenza del verbo copulativo) il predicato (verbale); complemento p., aggettivo o sostantivo che si riferisce al soggetto (complemento p. del soggetto, [...] quando il collegamento tra l’aggettivo e il nome non avviene in modo diretto, ma per mezzo di un verbo (per es., il ci muoviamo?); in particolare, nella grammatica generativa, il sintagma verbale di una frase composta da un soggetto e un predicato ...
Leggi Tutto
SIGNIFICATO
Federica Casadei
Antonio Rainone
Linguistica. - Cardine della riflessione sul linguaggio, poiché questo serve innanzitutto a significare, e luogo della relazione mondo-pensiero-linguaggio, [...] ad accogliere nuovi, imprevedibili sensi, cosicché è impossibile determinare in modo sì/no i sensi cui un s. si estende e " in quanto non implicante una reazione manifesta per ogni emissione verbale. L'opera di Morris, che di solito è ricordata non ...
Leggi Tutto
Linguistica
Leonardo Savoia
Alberto Mancini
M. Rita Manzini
(XXI, p. 207; App. II, ii, p. 210; IV, ii, p. 344; V, iii, p. 229)
I temi legati all'evoluzione della l. e delle discipline a essa collegate [...] mostrare infatti che lo scambio d'informazione può avere componenti non verbali, come in un'interazione in cui il parlante chiede all'ascoltatore sembra naturale assumere il secondo approccio; in tal modo non solo i costrutti sintattici, ma anche la ...
Leggi Tutto
SINTASSI (XXX, p. 859; App. II, 11, p. 834)
Ugo Vignuzzi
Nel panorama della linguistica dello scorcio del secolo 19° e del principio del 20° non si può certo affermare che gli studi sintattici godessero [...] . (in questo caso, le categorie grosso modo di soggetto e predicato). A loro volta i "), dove X e Y sono categorie sintattiche come F[rase], SN [= Sintagma Nominale], SV [= Sintagma Verbale], N[ome], V[erbo], Art[icolo], ecc. (per es. F → SN + SV, SN ...
Leggi Tutto
Neologismo
Giovanni Adamo
Valeria Della Valle
Origine del termine
Formato sulla base dell'aggettivo greco néos ("nuovo") e del sostantivo lógos ("parola, espressione"), il termine neologismo designa [...] francese, allora dominante in Europa, l'intera costellazione verbale si è diffusa nelle altre lingue europee di cultura una cerchia ristretta di intellettuali e letterati, coinvolse in modo crescente tutti gli strati sociali.
Il Dizionario moderno e ...
Leggi Tutto
PROSSEMICA
Amedeo De Dominicis
Il termine ''prossemica'' (dall'ingl. proxemics, neol. da prox- del lat. proximus, ed −emics come in phonemics), coniato da E. T. Hall (1963), designa una branca della [...] vari tipi d'interazione sociale e indaga il modo in cui l'uomo usa attivamente gli elementi New York 1976; P. E. Ricci Bitti, S. Cortesi, Comportamento non verbale e comunicazione, Bologna 1977; P. Ekman, Facial signs: facts, fantasies and ...
Leggi Tutto
GRAMMATICA GENERATIVA
Giulio Lepschy
. La g. g. (di cui la g. trasformazionale è il tipo più importante) costituisce la maggiore novità nella linguistica teorica contemporanea. È stata ideata e costruita [...] va sviluppato nei simboli che la seguono; GN = Gruppo Nominale; GV = Gruppo Verbale; Art = Articolo; N = Nome) potremo avere la seguente grammatica: F (dove Aus sta per Ausiliare e specifica tempo e modo del verbo): se F è una frase grammaticale di ...
Leggi Tutto
PIDGIN E CREOLE, LINGUE
Maurizio Gnerre
(v. pidgin-english, XXVII, p. 164; creole, lingue, XI, p. 833)
Le lingue p. e c. parlate attualmente sono forse più di 200, presenti in tutti i continenti, con [...] Le caratteristiche condivise da molti p. e c., ma in particolare dai creoli, si concentrano in special modo nei sistemi verbali, di solito organizzati su un sistema prevalentemente o esclusivamente aspettuale, e non temporale. S'identificano così gli ...
Leggi Tutto
Scienza indiana: periodo vedico. L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
George Cardona
L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
'Śikṣā' ('fonetica')
Ai Veda sono [...] , i sostantivi sono da considerare derivati da verbi nei casi in cui siano palesemente riconducibili a radici verbali, in modo tale che sia possibile isolare un verbo e un affisso, nonché individuare le caratteristiche di accentazione di entrambi ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] Scolastica, raccomandando, invece di esaurirsi in questioni verbali, di volgersi all’esperienza reale.
Gli attacchi contro , la sensazione contraria di claustrofobia sembra più tipica del modo di procedere dell’artista, che con un processo di ...
Leggi Tutto
verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...