CARLE, Giuseppe
Norberto Bobbio
Nacque a Chiusa di Pesio (Cuneo) il 21 giugno 1845 da Giuseppe e Maddalena Luciano, primo di tre figli, di cui il secondogenito Antonio ebbe fama come chirurgo. Compì [...] 1868, non ebbe animo di continuare e, come si legge nel verbale della commissione d'esame, "iniziata la lezione l'avv. Carle dopo verso dalla dissoluzione dell'unità imperiale, onde "a quel modo, che la città antica venne ad essere costrutta coi ...
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GOVONI, Corrado
Riccardo D'Anna
Nacque presso Ferrara, a Tamara, frazione di Copparo, il 29 ott. 1884 da Carlo e da Maria Albonetti. Discendente da una famiglia contadina, lasciò presto le terre del [...] il G., poeta dai toni accesi e dall'ostentazione verbale, ma al tempo stesso di una tristezza disincarnata ed è ammissibile nella dimensione del lirico, rischia di scoprirsi in modo imperdonabile nella dimensione scenica, quand'essa, com'è fatale, ...
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Lionardo Salviati (1539-1589) fu uno dei protagonisti della ➔ questione della lingua del Cinquecento. Appartenente a un’illustre famiglia fiorentina le cui vicende si intrecciano con quelle dei Medici [...] ma né da uno stesso, non si favelli sempre ad un modo». Ma non si trattenne da modernizzare il testo, inserendo l’interpunzione documento di mano di Piero de’ Bardi che fornisce il verbale (autunno 1582) della memorabile riunione di fondazione e il ...
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JANNACCONE, Pasquale
Simone Misiani
Nacque a Napoli, il 18 maggio 1872, da Nicola e da Elisa Winspeare.
Il padre, direttore del Banco di Napoli, fu inviato in Italia settentrionale per aprire le filiali [...] di arbitrato".
In questi anni lo J. collegò in modo particolare la sua attività di studio al riconoscimento della funzione J. P.; Torino, Arch. dell'Università degli studi, Verbali del consiglio della facoltà di giurisprudenza (anni 1915-43); per ...
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ANERIO, Giovanni Francesco
Liliana Pannella
Nacque a Roma nell'anno 1567 e, con il fratello maggiore Felice, fu uno dei musicisti più rappresentativi della scuola romana; pur trovando ancora, talvolta, [...] della loro cappella accompagnati dall'organo rammemorassero loro in qualche modo le melodie (le melodie, si badi bene !) della messa 'A. di adeguarsi al significato espressivo del testo verbale. Tappa decisiva nel cammino che dalla lauda drammatica ...
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Baldassarre Castiglione nacque a Casatico, presso Mantova, il 6 dicembre 1478. Dal 1504 al 1513 visse a Urbino, uno dei maggiori centri della cultura rinascimentale, e svolse numerose missioni diplomatiche [...] tematica dell’amor spirituale» (Ghinassi 1967: 160), di modo che l’opera assume una fisionomia radicalmente diversa rispetto alla sua grammaticale e uniformità grafica nell’ambito della morfologia verbale e dei pronomi.
Chiara è comunque la tendenza ...
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Francesco Guicciardini nacque a Firenze, il 6 marzo 1483, da importante famiglia fiorentina. Dottore in legge nel 1505, nel 1511 fu ambasciatore in Spagna. Tornato a Firenze all’inizio del 1514, nel 1516 [...] o può finire in I e E, come usa el latino») e varie forme verbali («Io amava, Faceva e simili, o Amavo, Facevo; cioè se finiscono in O problemi» (Pozzi 1975: 68). Allo stesso modo acquistano particolari funzioni costrutti quali il participio passato ...
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Nacque a Pescasseroli (L’Aquila) il 25 febbraio 1866. Compiuti gli studi medio-superiori a Napoli, scampò al terremoto di Casamicciola (luglio 1883), in cui perse i genitori e la sorella, e fu accolto [...] , parimente e del pari); e l’uso costante dei costrutti verbali vi ha e ci è.
Di maggior profondità e rivolti verso forma espositiva e letteraria ho […] preferito adottare […] un modo disinvolto, descrittivo e popolare quale usarono i filosofi inglesi ...
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Amnesia
Alberto Oliverio
Per amnesia si intende la mancanza o la perdita della memoria, soprattutto come incapacità a rievocare esperienze passate. Nel linguaggio della neuropsicologia si distinguono [...] esperimento durante il quale essi dovevano apprendere del materiale verbale composto di sillabe o numeri. Se veniva loro loro come due persone diverse. La coscienza risulta in tal modo frammentata e il suo carattere unitario può allora entrare in ...
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Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] linguisticamente italiana» (ibid.: XLVI); in tal modo arriva a delineare «uno spazio linguisticamente non municipale oggetto plurale di terza persona, il possessivo soi) e nel sistema verbale (dove si registrano, per es., forme come tenir «tenere», ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...