Biologia
In biologia molecolare, la produzione, mediata dai ribosomi, di un polipeptide la cui sequenza di amminoacidi è derivata dalla sequenza di codoni di una molecola di RNAm (➔ proteine).
Informatica
Conversione [...] un’ormai classica tripartizione: la t. fra due lingue verbali umane (interlingual translation), o t. propriamente detta; la pubblico, inserito in un sistema di riferimenti in qualche modo comunque dissimile da quello del pubblico cui era destinato il ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] cubismo, coinvolto nella sua realtà fisica (integralmente o in modo frammentario) nei collages cubisti e dadaisti, l’o. a spazio-immagini.
Linguistica
S’intende per o. dell’azione verbale la persona o la cosa, concreta o astratta, su cui si ...
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Il complesso dei vocaboli e delle locuzioni che costituiscono una lingua, o una parte di essa, o la lingua di uno scrittore, di una scuola, o di un qualsiasi parlante. Anche, l’insieme dei vocaboli comuni [...] per lo meno, all’improvviso, d’un tratto, le locuzioni congiuntive in modo da, per il fatto che, i sostantivi fuorigioco, caffellatte, i nessi quando una forma della flessione nominale o verbale si rende semanticamente autonoma e costituisce una ...
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sillaba La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole.
La s. è costituita da un punto vocalico o centro o apice, formato [...] (per es., nes-sun - a-mi-co); c) non si divide mai una parola in modo che la s. a inizio di riga cominci per vocale (per es., buo-no, chie-sa, aumento sillabico, l’aumento ottenuto prefiggendo alla forma verbale una s., costituita dalla vocale ε: per ...
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Economia
Si dice di prezzi, tassi, valori, convenzionali o di comodo, che esistono soltanto di nome e che non necessariamente corrispondono alla realtà: corso n., il prezzo attribuito in borsa ai titoli [...] una forza (o di un insieme di forze) si definisce in modo formalmente identico al lavoro (➔) elementare di una forza, ma, poiché presente e passato); frase n., frase in cui manca il predicato verbale (es., tutti a casa!) o in cui il predicato n. è ...
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Espressione con cui si nega, contrario di affermazione.
Filosofia
Il latino negatio corrisponde all’ἀπόϕασις della logica aristotelica, designante il giudizio che connette il soggetto e il predicato in [...] un pronome o una locuzione avverbiale, che nega l’essere o un modo di essere di una cosa. La n. può essere assoluta (per verbo può essere espressa da un affisso aggiunto alla radice o al tema verbale (per es., in turco, sevmek «amare», sev-me-mek «non ...
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Botanica
È detto ovario m. l’ovario quando sta in fondo alla coppa del ricettacolo fiorale, senza aderire alle pareti di questa; si ha nei fiori perigini.
Linguistica
Diatesi o forma verbale considerata, [...] nella forma lat. vox media). Vocabolo che non ha per sé significato positivo o negativo o che in genere annuncia un modo d’essere senza implicare la determinazione di esso (come per es., in lat., fortuna, ars ecc.).
Matematica
Termini m., e più ...
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botanica Forma perfetta (o stato p. o stadio p.) In certi funghi, la fase del ciclo di sviluppo che si riproduce per mezzo di spore aploidi, sessuali, originatesi, per es., nell’asco dei Funghi Ascomiceti; [...] è contrapposta alla forma imperfetta, che si riproduce per conidi o in altro modo asessuale.
Linguistica
Categoria verbale (lat. perfectum «compiuto») caratteristica delle lingue indoeuropee nella loro fase più antica, che esprime uno stato presente ...
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Informatica
Si definisce c. (o, anche, in alcuni casi, interattivo) il modo di operare di un sistema di elaborazione caratterizzato da un’elevata interazione con l’utente e tra i suoi componenti (per [...] stati sviluppati diversi linguaggi tipici per la gestione dei calcolatori in modo c., il più semplice dei quali è il BASIC. Esistono c. Metodo di analisi che ha per oggetto lo scambio verbale tra due o più interlocutori e mira a elaborare un ...
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In linguistica, tempo del verbo (detto anche preterito) che indica la precedenza dell’azione o avvenimento rispetto al punto di vista di chi parla. A seconda del fatto che l’avvenimento si consideri come [...] è una specie di p. nel futuro. Di un passato come forma verbale a sé si può parlare dove non esiste che un solo paradigma designante .
Il p. prossimo è uno dei tempi del verbo, nel modo indicativo; si contrappone a p. remoto, e serve a indicare ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...